Cari amici di Duc in altum, sono lieto di annunciare l’uscita del mio nuovo libro: L’ultima battaglia (casa editrice Fede & Cultura, 240 pagine, 19 euro), già ora disponibile presso l’editore mentre nelle librerie lo sarà dal 3 ottobre.
È un romanzo, ambientato in un futuro imprecisato, ma non troppo lontano, nel quale gli umani convivono con i cyborg, si viaggia con l’hyperloop e la Chiesa cattolica è cambiata, trasformata da una riforma interreligiosa e umanitaria che, in nome dell’ecumenismo, della tolleranza e della fratellanza universale, ha vietato il segno della croce, le benedizioni pubbliche e le preghiere. La teologia è smart, proliferano i papi emeriti (che vivono in un apposito albergo), la basilica vaticana è diventata il Tempio Numero Uno, piazza San Pietro la piazza del Dialogo e i preti, si sono visti riconosciuto canonicamente il diritto ad avere figli, possono sposarsi anche con altri uomini.
Il nuovo corso di questa Chiesa tutta misericordia, dialogo e simpatia nei confronti del mondo nasconde però un volto spietato e crudele. Da qui nasce l’alleanza tra un monsignore, un giornalista e il comandante della guardia svizzera per rovesciare una situazione ormai intollerabile.
Riuscirà questo “piccolo gregge” di superstiti fedeli, alle soglie di un nuovo conclave, a combattere la buona battaglia e a salvare la vera fede sulla terra?
Il libro si può ordinare qui, rivolgendosi direttamente all’editore.
Buona lettura!
Aldo Maria Valli
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Ed ecco un piccolo assaggio
“Ma perché, don Martin, siamo arrivati a tutto questo?”
“Me lo chiedo anch’io, mi creda. Me lo chiedo ogni giorno. Un tempo pensavo che la situazione fosse semplicemente sfuggita di mano, che si fosse andati un po’ troppo in là con l’umanitarismo e che fosse possibile correggere la rotta, ma lentamente ho dovuto prendere coscienza di un’altra realtà: esiste un progetto. Alcune forze, alcune potenze, si sono impossessate della Chiesa per snaturarla e piegarla ai loro voleri. Molte persone buone collaborano al progetto, perché non si rendono conto di ciò che comporta e perché ritengono che sia loro dovere fidarsi in ogni caso dei pastori. Ma i fili sono tirati da chi buono non è, da chi non vuole bene alla Chiesa.”
Capitolo 27, pagina 114
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