Il sonno della ragione genera mostri. E anche malattie. Il commento viene spontaneo dopo aver appreso che sia negli Stati Uniti sia in Gran Bretagna, dove in alcune scuole è stato sancito il “diritto” per gli studenti di utilizzare i bagni che essi avvertono più consoni alla loro condizione sessuale, sono in aumento i casi di studenti, ma soprattutto studentesse, che a causa di questa situazione si rifiutano di utilizzare i bagni, con una serie di conseguenze negative.
Come scrive LifeSiteNews, numerose segnalazioni da parte di insegnanti e genitori di scuole primarie e secondarie dicono che l’adozione di bagni “neutrali”, fortemente voluti dagli attivisti pro-transgender, ha determinato notevoli disagi, specie per le ragazze, e anche rischi per la salute.
Dopo che sono stati introdotti i bagni “neutrali”, le ragazze durante il ciclo mestruale evitano di utilizzare le toilette, perché si sentono a disagio. In aumento sono anche i casi di studenti e studentesse che, pur di non andare nei bagni della scuola, evitano di bere, andando incontro al rischio di infezioni.
“Trattenere le urine per periodi prolungati su base regolare – afferma un medico – aumenta il rischio di infezioni urinarie e della vescica”. Ma le ragazze sono disposte a correre questo pericolo pur di evitare di entrare in servizi igienici nei quali potrebbero incontrare studenti di sesso maschile.
“Anche gli effetti psicologici sulle ragazze che non si sentono abbastanza sicure – aggiunge il medico – sono preoccupanti”. Molti genitori sono comprensibilmente indignati, soprattutto perché nella maggior parte dei casi non sono stati informati del cambiamento e l’hanno scoperto dai racconti dei figli.
I genitori degli studenti della Deanesfield Primary School di South Ruislip, nella zona ovest di Londra, per esempio, hanno lanciato una petizione. Una madre di due figlie, di quattro e otto anni, che frequentano la stessa scuola ha riferito al Daily Mail che, oltre tutto, i nuovi bagni sono fatti in modo che “gli alunni più grandi possono facilmente arrampicarsi e sbirciare“.
Sembra incredibile che si sia arrivati a questa situazione, risultato della follia ideologica. Molte scuole sono state indotte in errore perché sotto pressione da parte degli attivisti transgender, i quali sostengono che sia illegale non adottare bagni “neutrali” rispetto al genere.
David Davies, parlamentare Tory, ha invitato le scuole a prendersi cura delle necessità e delle preoccupazioni delle studentesse: “Se le ragazze non si sentono a proprio agio nel condividere i servizi igienici con i ragazzi, le scuole dovrebbero provvedere a loro, piuttosto che limitarsi a dire che le ragazze hanno un problema”.
L’ideologia gender fluid sta già provocando disastri in tanti minori, maschi e femmine, indotti a credere di essere nati in corpi sbagliati, e ora la questione di bagni “neutrali” aggiunge altri elementi di preoccupazione. Commenta Johnaton Van Maren: “Adulti deliranti possono aver completamente dimenticato l’ordine naturale delle cose, ma i bambini vivono nella realtà del mondo così com’è, non come una manciata di attivisti incredibilmente potenti e influenti vorrebbero che fosse. Come sempre, sono le cavie a uscire spesso danneggiate o distrutte dall’esperimento”.
A.M.V.