«Una volta un gesuita, un grande gesuita, mi disse di stare attento nel dare l’assoluzione, perché i peccati più gravi sono quelli che hanno una maggiore “angelicità”: orgoglio, arroganza, dominio… E i meno gravi sono quelli che hanno minore angelicità, quali la gola e la lussuria. Ci si concentra sul sesso e poi non si dà peso all’ingiustizia sociale, alla calunnia, ai pettegolezzi, alle menzogne. La Chiesa oggi ha bisogno di una profonda conversione su questo punto».
Papa Francesco, dialogo con i gesuiti in Africa, La civiltà cattolica, 26 settembre 2019
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«L’incontinenza è chiamata da san Basilio peste viva, da san Bernardino da Siena vizio il più nocivo di tutti: Vermis quo nullus nocentior; perché, secondo quanto dice san Bonaventura, l’impudicizia distrugge i germogli di tutte le virtù: Luxuria omnium virtutum eradicat germina. Perciò ella è da sant’ Ambrogio chiamata il seminario e la madre di tutti i vizj: Luxuria seminarium est, et origo omnium vitiorum; mentre questo vizio tira seco anche gli altri, odj, furti, sacrilegj e simili. E quindi giustamente disse san Remigio che exceptis parvulis, maior pars hominum ob hoc vitium damnatur [eccetto i pargoli, la maggior parte degli uomini si danna per questo vizio]. E il padre Segneri disse che siccome l’inferno per la superbia è pieno d’angeli, così per la disonestà è pieno d’uomini. Negli altri vizj il demonio pesca coll’amo, in questo pesca colla rete; sicché fa più guadagno per l’inferno con questo vizio che con tutti gli altri. E Dio all’incontro per l’incontinenza ha mandati i maggiori castighi nel mondo, punendola dal cielo con diluvj d’acque e di fuoco»
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Selva di materie predicabili ed istruttive per dare gli esercizi a’ preti, Capo VI: Del peccato d’incontinenza
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«L’impurità è un peccato gravissimo ed abominevole innanzi a Dio ed agli uomini; avvilisce l’uomo alla condizione dei bruti, lo trascina a molti altri peccati e vizi, e provoca i più terribili castighi in questa vita e nell’altra».
San Pio X, Catechismo Maggiore, n. 425
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«Dio seppellì sotto una pioggia di fuoco gli abitanti di Sodoma e Gomorra per i loro vizi innominabili. La gravità del castigo indica la gravità del peccato. Il peccato impuro contamina anche il corpo che è il tempio dello Spirito Santo, membro del corpo mistico di Cristo e rende vano il fine per cui Dio ha creato i due sessi».
Padre Carlo Tommaso Dragone, Spiegazione del Catechismo di San Pio X
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«O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio…».
San Paolo, 1 Cor 6,9-11