Cari amici di Duc in altum, poiché da più parti gli è stato chiesto un chiarimento circa l’espressione “pregare secondo le intenzioni del sommo pontefice”, monsignor Nicola Bux ha scritto un breve pro memoria proponendomi di diffonderlo tramite il blog. Lo faccio molto volentieri.
A.M.V.
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Un cattolico sa che deve pregare “secondo le intenzioni del sommo pontefice”, specialmente per ottenere le indulgenze, come avviene in questi giorni dedicati ai defunti.
Ma che cosa vuol dire, ovvero quali devono essere le “intenzioni del papa” secondo la tradizione apostolica e il magistero perenne della Chiesa? Eccole.
1 – L’esaltazione della Chiesa cattolica: perché il Signore l’ha fondata e l’ha posta quale segno e strumento di salvezza per il mondo, come ha riaffermato in Lumen gentium il concilio ecumenico Vaticano II e si professa nel Credo.
2 – La propagazione della fede: perché il Signore ha comandato agli apostoli e ai loro successori di insegnare il Vangelo e di fare discepole tutte le nazioni.
3 – L’eliminazione dell’eresia: perché il Signore ha chiesto ai suoi discepoli e a quanti avrebbero creduto in lui di seguire la verità tutta intera e non di scegliere parti di essa, assolutizzandole e facendole impazzire. Quelle “verità” che i fratelli separati dicono di aver conservato già si trovano nella verità cattolica.
4 – La conversione dei peccatori: perché il Signore è venuto a salvare tutte le anime mediante la sua parola divina e l’istituzione dei sacramenti.
5 – La vera concordia tra le nazioni: perché il Signore ha fatto cadere con la sua croce il muro di inimicizia che si frappone tra esse. Si ricorda che i papi hanno ritenuto tutti i popoli, specie quelli cristianizzati, loro figli e, specie in caso di guerra, non hanno parteggiato, né tanto meno affermato di ritenersi onorati se qualcuno di essi lo avesse criticato.
in Domino Iesu
Nicola Bux