Storia di Edward, Dorothy e Carolyn. E di una vittoria sul male
Siamo negli Stati Uniti, North Carolina. Un uomo di ottantadue anni, Edward Wojciek, muore per un tumore al fegato. Gli sono accanto la figlia Carolyn e l’ex moglie, Dorothy.
Carolyn, madre di cinque figli ormai adulti, quando era una bambina di sei anni vide suo padre andarsene di casa e da allora lei, i due fratelli maggiori e la madre ebbero con lui contatti soltanto saltuari, una o due volte l’anno.
A causa del comportamento di Edward, Dorothy ottenne l’annullamento del matrimonio, ma non si risposò mai. Cattolica devota, specialmente di san Francesco di Sales, nonostante i problemi di una famiglia da portare avanti da sola, la donna è rimasta salda nella fede, pregando sempre per la conversione di Edward.
Così, quando il vecchio Edward, che non ha nessuno che si occupi di lui, si ammala e i medici dicono che non c’è più nulla da fare, chi è che lo accoglie e se ne prende cura? Proprio Dorothy.
“Non credo che tua madre lo farebbe” aveva detto Edward a Carolyn. E invece Dorothy l’ha fatto.
“Papà – cerca di spiegargli la figlia – non è solo la mamma che ti accoglie. Questo è l’amore di Cristo che opera attraverso di lei”.
Edward ascolta e resta pensieroso. Allora Carolyn si fa coraggio e gli dice: “Papà, non ne abbiamo mai parlato, ma sappiamo che morirai presto. Sei pronto? Sai che cosa succederà quando morirai?”.
“Sì, andrò all’inferno”.
“Papà, ti sta bene così?”
“No” risponde l’uomo con voce piena di tristezza.
Intanto Dorothy ha fatto mettere un letto accanto a quello di Edward e trascorre lì le sue giornate. “Una vera lezione di perdono e di misericordia” dirà Carolyn.
Un giorno la figlia riprende il discorso circa l’aldilà e dice a Edward: “Papà, ho trascorso praticamente la mia intera vita senza di te, e non voglio trascorrere anche l’eternità senza di te. Non ce n’è bisogno. Tutto quello che devi fare è chiedere a Dio di perdonarti. Sii umile, devi confessarti”.
A sorpresa, Edward risponde: “Va bene, tesoro, farò qualunque cosa tu voglia”.
Viene chiamato un prete. Entra nella camera da letto, chiude la porta e resta solo con Edward. In quei momenti Carolyn ha l’impressione di vedere l’anima di suo padre sospesa, in equilibro tra l’inferno e il paradiso. Pensa: “Non ho alcun potere. Devo sottomettermi completamente a Dio”. Si stende a faccia in giù sul pavimento della sala da pranzo, con le braccia aperte, a formare una croce. Prega. E in quel momento ha una visione dell’inferno: un luogo oscuro, terribile, senza speranza.
“Gesù, abbi pietà!” grida Carolyn. “Rivendico la sua anima per Cristo!”. Resta in preghiera così, stesa a terra. Poi il prete apre la porta della camera e invita lei e sua madre a entrare.
Racconta Carolyn: “Lì c’era un’altra persona rispetto all’Edward di prima. Il suo viso era bellissimo, lo sguardo luminoso, come di un bambino innocente”.
“Papà – dice Carolyn – per la prima volta sei veramente mio fratello in Cristo!”.
Poi Dorothy e Carolyn pregano con lui.
Nei giorni seguenti le due donne fanno in tempo a ricevere la santa comunione tre o quattro volte insieme a Edward. Poi la fine.
Racconta Carolyn: “La mamma, al fianco di mio padre, aveva appena finito di pregare la Coroncina della Divina Misericordia. Sapevamo che la battaglia era stata vinta e la lotta era finita. Fu allora che Edward morì. È stata l’esperienza più straordinaria della mia vita”.
A.M.V.
Fonte: National Catholic Register