Ben ritrovati con Strano dunque vero, la rubrica della Chiesa in uscita.
Che ne dite? Partiamo con il prete che in Brasile ha “sposato” due uomini? No? Non ne volete sapere? Guardate che è divertente, specie là dove il celebrante alla fine dice “puoi baciare la sposa” e i due si guardano e c’è un momento di incertezza.
Sto scherzando.
Volete allora partire con papa Francesco, secondo il quale la Madonna è “meticcia” e “discepola” e i dogmi della Chiesa sono “sciocchezze”?
No? D’accordo, ma la rubrica in qualche maniera la devo scrivere.
Allora venite con me. Andiamo a Londra, dove, nella parrocchia di San Matteo, West Norwood, per la terza domenica di Avvento si è svolta una celebrazione appositamente pensata “per combinare Natale, Milad e Gurpurab” e onorare così “le nascite di Gesù Cristo, Muhammad e Guru Nanak”, il fondatore del sikhismo.
Durante l’evento, apprendiamo, ci sono stati discorsi interreligiosi.
Come dite? Perché, già che c’erano, non hanno onorato anche Yoda; Obi-Wan Kenobi; Darth Bane, signore oscuro dei Sith; Armitage Hux, capo militare del Primo Ordine; Darth Maul, figlio di Talzin; Boss Nass, capo dei Gungan; Grand Moff Tarkin, governatore dei territori dell’Orlo Esterno e la scimmia-lucertola Salacious Crumb? E che ne so? Forse non ci hanno pensato. Ma possono sempre organizzarsi per il Natale 2020.
Parlavamo poco fa del Brasile. Ci torniamo ora per segnalare un’altra bella pensata: l’uscita su Netflix di un film in cui Gesù Cristo è un omosessuale, il quale presenta il proprio fidanzato a Giuseppe e Maria. Intitolata A primeira tentačao de Cristo (che fantasia!), la pellicola non sembra destinata a qualche Oscar, se non a quello della blasfemia. Alcuni cristiani, che si sono sentiti offesi, hanno lanciato una petizione contro il film, per vilipendio della religione. Ma forse in questo modo gli si fa solo pubblicità.
Quindi procediamo rapidi. Restiamo oltre Oceano, ma andiamo più a Nord, dove il gesuita Thomas Reese, già direttore di America, la rivista dei gesuiti statunitensi, rilancia sui social un’immagine in cui si vede la Madonna di Guadalupe ammanettata e scortata da due poliziotti, come un’immigrata clandestina.
Come dite? Che sarebbe ora di smetterla. Sono d’accordo, ma credo che sotto Natale dovremo fare il callo a questa storia della sacra famiglia assimilata ai migranti. Pensate che il sito Vatican News, addirittura, parla della Morenita, patrona di tutti i popoli di lingua spagnola e delle Americhe, come della “protettrice dei migranti che cercano di attraversare il confine messicano per raggiungere gli Stati Uniti”.
Come dite? Che è tutto molto strano? Certo. Strano dunque vero.
E terminiamo il giro con la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, dove il corso di Morale speciale, tenuto dal professor Aristide Fumagalli, è dedicato ad Amore omosessuale e fede cristiana. Proprio così. D’altra parte, trattasi di Morale spciale, mica bazzeccole. E quale la base di detto corso? Ma l’ascolto, naturalmente. Infatti, l’attività didattica partirà “dall’ascolto dell’esperienza omosessuale” per arrivare alle “variegate interpretazioni delle scienze umane al fine di pervenire ad una comprensione il più possibile accorta e complessiva”. E l’insegnamento tradizionale della Chiesa? Sarà preso in considerazione, certamente, ma solo per “chiarire quanto esso intercetti effettivamente e quanto invece non colga adeguatamente l’attuale esperienza omosessuale di persone credenti”. Così, “sulla scorta di una rinnovata interpretazione e valutazione cristiana dell’amore omosessuale, si provvederà a indicare i criteri morali che devono orientare la vita amorosa di persone omosessuali affinché anch’essa corrisponda al comandamento nuovo dell’amore di Cristo”.
Insomma, non saranno le relazioni omosessuali a essere studiate per vedere se sono in linea con l’insegnamento della Chiesa, ma sarà l’insegnamento della Chiesa a essere messo in discussione per vedere se è in linea con l’amore omosessuale.
Alla Chiesa in uscita piace ribaltare tutto.
Strano? Certo, dunque vero!
A.M.V.