L’accordo che il papa ha firmato con Pechino era già stato proposto a Benedetto XVI, e si era rifiutato di firmarlo. Ora mi dispiace dirlo, ma Francesco non ha rispetto per i suoi predecessori. Mette fine a tutto ciò che è stato fatto da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. E, ovviamente, dice che si trova “nella continuità”. Ma è un insulto! Un insulto! Non c’è continuità!
Io sono uno dei due cardinali cinesi, e il testo dell’accordo tra Pechino e il Vaticano non mi è mai stato presentato. È onesto? La spiegazione non è la fede, ma la vanagloria diplomatica.
I comunisti non si possono ingannare. Invece così si tradisce il mondo intero. Si sospingono i fedeli su una strada sbagliata. Per un prete, firmare il documento, non è semplicemente firmare una dichiarazione. Quando firmate, accettate di essere membro di questa chiesa sotto la direzione del partito comunista. È terribile, terribile. Di recente ho saputo che il Santo Padre, su un aereo, ha detto alla stampa: “Non ho paura di uno scisma”. E io gli rispondo: “State incoraggiando uno scisma. Voi incoraggiate la chiesa scismatica in Cina.” Incredibile.
I comunisti cinesi vogliono controllare tutto. Quando non possono distruggere, controllano. Vogliono controllare le chiese. Vogliono distruggerle dall’interno.
Non c’è più speranza. Nessuna.
Cardinale Joseph Zen
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