Vescovi dell’Ucraina ai colleghi tedeschi: “Siate fedeli a Scrittura e Tradizione!”
“Ci fa male vedere come la propaganda Lgbt utilizzi le vostre stesse parole”. Scrivono così i vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina in una correzione fraterna destinata ai vescovi tedeschi impegnati nel loro percorso sinodale.
Nel testo si afferma che la posizione dei vescovi tedeschi sulle questioni Lgbt e il loro atteggiamento nei confronti della legge naturale costituiscono “una minaccia per i fedeli in Ucraina”.
La correzione fraterna, sottoscritta dai membri della Commissione episcopale per la famiglia guidata dal vescovo ausiliare Radoslaw Zmitrowicz di Kamyanets- Podilskyi, invita l’episcopato tedesco a essere fedele alla Sacra Scrittura e alla Tradizione.
Il percorso sinodale dei vescovi tedeschi, che è iniziato il 30 gennaio con un’assemblea plenaria e durerà due anni, vuole affrontare le questioni derivanti dalla crisi degli abusi sessuali e ha messo a tema quattro temi principali: l’esercizio del potere nel Chiesa, la vita sacerdotale oggi, la moralità sessuale e ruolo delle donne nella Chiesa.
Ispirato a un modello parlamentare di tipo protestante, il sinodo ha già condotto a dichiarazioni in conflitto con l’insegnamento della Chiesa, come quando, in contrasto con il Catechismo della Chiesa cattolica, ha sostenuto che l’omosessualità è una “forma normale di predisposizione sessuale”.
Di qui la presa di posizione dei vescovi ucraini che, rivolgendosi ai “nostri vicini occidentali”, mettono in luce i pericoli derivanti dalla linea assunta dai confratelli tedeschi.
I cattolici di rito latino in Ucraina appartengono sostanzialmente alla minoranza polacca della nazione e i loro vescovi scrivono: “Ci fa male vedere come la propaganda Lgbt utilizzi le vostre stesse formulazioni per combattere sia il cristianesimo sia chiunque riconosca la vera antropologia basata sulla Bibbia e sulla legge naturale”.
“Alcuni dei nostri fedeli, che portano il peso dell’omosessualità e di altre ferite nella sfera sessuale, venuti a conoscenza delle dichiarazioni della vostra Commissione, si sentono impotenti nella loro lotta per condurre una vita casta”. Inoltre, “profondi dubbi” nascono “dopo aver letto le vostre opinioni sulla contraccezione”. Una risposta di gran lunga migliore sulle questioni sessuali, affermano i vescovi dell’Ucraina, viene dalla riaffermazione dell’insegnamento della Chiesa, non da cedimenti alle proposte Lgbt.
Secondo i vescovi ucraini, la via sinodale tedesca mette la Chiesa in una posizione che “distrugge la vita umana” e “chiude all’amore portato da Gesù Cristo”, senza il quale “l’uomo non può essere felice”.
“Certamente, ci sono sempre difficoltà e cadute ma la direzione è importante”, si legge nella correzione fraterna. E la direzione dovrebbe essere quella che porta le persone a vivere la sessualità come un “dono meraviglioso per un uomo e una donna”, all’interno di “un rapporto che è anche un sacramento, una comunione di persone e un dono di nuova vita”. Diversamente, si segue “un percorso di vita in cui l’uomo è soggetto al potere dell’eros”, il che significa “vivere senza Cristo, ma sotto il potere del proprio ego e della propria passione”.
A.M.V.
Fonte: PCh24.pl
*********
Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:
IT65V0200805261000400192457
BIC/SWIFT UNCRITM1B80
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum
Grazie!
*********
Leggi il mio ultimo libro!
Chorabooks, 2020
Con contributi di: Nicola Bux, Giulio Meiattini, Alberto Strumia, Silvio Brachetta.