Una parola al giorno / Rosario
Cari amici di Duc in altum, con Una parola al giorno vi propongo di riflettere quotidianamente, in modo semplice, su una parola significatriva in questo momento così difficile per la nostra Italia e il mondo intero. Parto con la parola rosario.
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Ho visto che il santo rosario trasmesso da TV 2000 la sera del 19 marzo, nel giorno di san Giuseppe, ha fatto il record di ascolti. L’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale italiana, e aperta da una preghiera del papa, ha ottenuto quasi il 13 per cento di share, con più di quattro milioni di persone riunite davanti ai teleschermi. Ma bisogna calcolare anche i fedeli che hanno pregato utilizzando il segnale ritrasmesso dalle tv diocesane e quelli che si sono collegati con le dirette streaming sui siti e sui social. Nell’intera giornata la tv dei vescovi ha ottenuto il miglior dato della sua storia, con il 2,42 % di share. Molto buoni anche gli ascolti relativi alla Messa del papa da Santa Marta, alla coroncina della divina misericordia e alla Messa dal santuario del Divino Amore.
Sono contento per il mio vecchio amico Vincenzo Morgante, direttore di TV 2000, ma soprattutto sono contento di vedere che l’Italia, in fondo, non è così secolarizzata come solitamente si dice. C’è tanta gente che prega e che lo vuol fare secondo tradizione.
Ricordo di aver letto, tempo fa, uno studio secondo il quale recitare il rosario ha effetti benefici sul ritmo cardiaco e la pressione. Se non ricordo male, lo studio diceva che gli effetti sono migliori se si recita il rosario in latino. Non mi stupisce. Noi siamo unità di anima e corpo.
A Lourdes, a Fatima e in tutte le altre apparizioni la Madonna chiede sempre di recitare il rosario.
“A questa preghiera la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua recita corale, alla sua pratica costante, le cause più difficili. In momenti in cui la cristianità stessa era minacciata, fu alla forza di questa preghiera che si attribuì lo scampato pericolo e la Vergine del Rosario fu salutata come propiziatrice della salvezza”.
Sapete di chi sono queste parole? Di san Giovanni Paolo II, che così scrisse nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae (2002) dedicata proprio al rosario. Un testo da rileggere.
Disse santa Teresa di Lisieux: “Il rosario è una lunga catena che lega il cielo alla terra… con il rosario si può ottenere tutto”.
A.M.V.