Pensavo: forse li abbiamo un po’ trascurati. Parlo dei nostri angeli custodi. Tutti presi, giustamente, dalle misure per contrastare la diffusione del virus, non ci siamo ricordati di chiedere l’aiuto di coloro che hanno proprio il compito di difenderci.
La preghiera più semplice, quella che ci è stata insegnata da bambini (parlo della mia generazione, poi non so), mi sembra anche la più indicata in questi frangenti: “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”.
Anzi, mettiamola al plurale: “Angeli di Dio, che siete i nostri custodi, illuminate, custodite, reggete e governate noi, che vi fummo affidati dalla pietà celeste. Amen”.
Abbiamo veramente bisogno di essere illuminati, custoditi, retti e governati!
“La Chiesa venera gli angeli che la aiutano nel suo pellegrinaggio terreno e che proteggono ogni essere umano” (Catechismo della Chiesa cattolica, 352).
Dell’angelo custode san Giovanni Bosco diceva: “Lui vuole aiutare voi più di quanto voi vogliate essere aiutati”.
A.M.V.