“Tutto si sta compiendo. Sono incominciate le piaghe d’Egitto. Chi vivrà vedrà”
Cari amici di Duc in altum, l’omelia tenuta da Francesco nella Messa a Santa Marta venerdì 3 aprile, quando il papa è tornato a sostenere che Maria è “soltanto discepola e Madre”, che “non ha chiesto per sé di essere una quasi-redentrice o una co-redentrice” e che “nella maternità della Madonna vediamo la maternità della Chiesa che riceve tutti, buoni e cattivi”, ha indotto un amico del blog (costretto all’anonimato per non subire ritorsioni) a mandarmi un commento scritto di getto. Perché, da parte di Francesco, questo desiderio costante di sminuire il ruolo di Maria? Perché questa insistenza nel definirla solo “donna”, “discepola” e “meticcia”, come fece il 12 dicembre dell’anno scorso? Quale l’intento di questa predicazione che addolora tanti fedeli, feriti nel loro amore per la Vergine Maria?
A.M.V.
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Caro Aldo Maria, a differenza di molti, dopo l’omelia tenuta dal papa venerdì 3 aprile non ho provato sconcerto, perché ormai non mi meraviglio più di niente. Il fatto è, come ben sappiamo, che Bergoglio è cresciuto in un ambiente in cui protestantesimo e marxismo avevano sostituito ogni traccia dottrinale di cattolicesimo e anche molte tracce di cristianesimo. Questa formazione, insieme alla sua struttura mentale e psicologica disordinata, disfattista e ribelle, lo hanno condotto ad avere un rifiuto sistematico di tutto ciò che è il patrimonio dottrinale e spirituale della Tradizione. Von Baltahsar parlava, in altro contesto, di un “complesso antiromano” che affliggeva certi ambienti. E, verosimilmente, anche per questo lasciò i gesuiti.
Quindi la passione di Bergoglio per la demolizione degli elementi portanti della vita della Chiesa e della dottrina, per sostituirli con la sua soggettiva percezione della realtà e della fede, tende sempre a prevalere. Anche la decisione di mettere in grande il suo nome nell’Annuario pontificio e di declassare, come retaggio storico archeologico, il titolo di Vicario di Cristo, del quale liberarsi un po’ alla volta, è uno dei segnali ulteriori.
Solo Dio sa quanto in tutto questo c’è di suo limite umano, di condizionamento dovuto alla formazione e quanto di malizia e calcolo voluti. Al di là del suo destino davanti a Dio, che noi non possiamo conoscere, il risultato oggettivo e visibile è la demolizione progressiva degli elementi portanti della fede della Chiesa. Questo magari per far piacere ai protestanti in vista di un’unione che appiattisce tutto verso di loro che non amano certo la Madonna, e che per altro non sono affatto interessati a riunirsi con noi cattolici, né a vedere la Chiesa cattolica appiattita verso di loro, visto che stanno spegnendosi e diluendosi ormai del tutto nella logica del mondo.
Aggiungo una nota personale. Prima dell’elezione del nuovo papa dicevo a me stesso e agli amici più fidati: “Dobbiamo essere pronti a tutto, anche alla possibilità di un papa molto problematico”. Aggiungevo che una circostanza così drammatica non ci avrebbe dovuto far perdere la fede, bensì condurci all’accettazione di una prova estremamente pesante ma educativa. Lo dicevo come ipotesi teorica, ma non impossibile. Quando poi è stato eletto Bergoglio, e l’ho visto prendere il nome di Francesco con una motivazione espressamente ideologica e affacciarsi alla loggia di san Pietro inchinandosi per chiedere la benedizione del popolo, dopo il “buonasera” invece del “Sia lodato Gesù Cristo” (“buonasera” che, ovviamente, è tanto piaciuto ai nemici della Chiesa), mi sono detto: “Ecco, ci siamo!”. La previsione si era avverata. Dopo di che è stato tutto un susseguirsi di dolorose conferme, specie, per me, dopo Amoris laetitia.
Tutto si sta compiendo, anche secondo le profezie delle rivelazioni private più importanti e riconosciute dalla Chiesa. Non ci rimane altro che attendere l’intervento diretto del Signore. Per adesso, con la pandemia, sono incominciate le piaghe d’Egitto, poi, se sopravviveremo, vedremo il resto. Si farà piazza pulita di tutto e chi rimarrà dovrà prestarsi al Signore come un nuovo germoglio che farà rinascere la Chiesa, fino alla fine dei tempi.
Ti auguro ogni bene e una buona Settimana Santa. Sosteniamoci a vicenda, pregando a distanza.
Lettera firmata