Cari amici di Duc in altum, come forse ricorderete, il 9 aprile scorso ho dato notizia nel blog di un’iniziativa di monsignor Carlo Maria Viganò: l’invito, rivolto a sacerdoti e vescovi di tutto il mondo, di recitare, nel Sabato Santo, l’esorcismo composto da Leone XIII, allo scopo di fermare l’assalto alla Chiesa delle potenze infernali. Nell’invito, monsignor Viganò scriveva fra l’altro: “Chiedo a tutti i miei Confratelli nell’Episcopato e ai Sacerdoti di unirsi nella preghiera dell’Esorcismo, consapevoli che questo potente Sacramentale – soprattutto se recitato in comunione con tutti gli altri Pastori – aiuterà la Chiesa e il mondo nella lotta contro Satana. Raccomando di utilizzare inoltre la stola, segno della potestà sacerdotale, e l’acqua benedetta”.
Nel tam tam seguito all’iniziativa di monsignor Viganò si è diffusa l’idea che l’esorcismo potesse essere recitato non solo da sacerdoti e vescovi, ma anche da laici, con l’avvertenza di non pronunciare le parti espressamente riservate ai consacrati.
L’11 marzo, sotto il titolo Le bugie (anche quelle degli esorcisti) hanno le gambe corte, ho dato notizia di un comunicato con il quale l’Associazione internazionale degli esorcisti precisava che “l’utilizzo di questo sacramentale è, fin dall’inizio, riservato ai singoli Vescovi e ai soli sacerdoti che abbiano ricevuto il permesso di usarlo” e che, “per le ragioni sopra esposte e salvo diverso giudizio dato dall’Autorità competente, riteniamo perciò che i sacerdoti possano usare l’esorcismo di Leone XIII solo dietro autorizzazione dell’Ordinario del luogo”.
A commento della nota dell’associazione, pubblicavo un intervento di don Alfredo Morselli, il quale fin dal titolo (Reverendi esorcisti, da che parte state questa volta? Perché volete boicottare monsignor Viganò?) si mostrava polemico nei confronti dell’AIE e diceva: “Purtroppo per gli estensori della lettera, le preghiere di esorcismo sono riservate al vescovo solo quando sono ‘sugli ossessi’, quindi non quando si vuole ridurre l’azione del demonio sul mondo… Peraltro, è comprensibile che in Vaticano, specialmente dopo il culto alla pachamama, i demoni abbiano trovato confortevoli alloggi; e che quindi qualche loro servo abbia suggerito questo scherzetto a Viganò. Ma le bugie hanno le gambe corte!”.
Questi, in sintesi, i fatti, rispetto ai quali ricevo ora una lettera di padre Francesco Bamonte, presidente dell’AIE, che volentieri vi propongo, scusandomi con il presidente e l’intera associazione per non aver proposto ai lettori, dopo il commento di don Morselli, anche la loro voce.
A.M.V.
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Egregio dottor Aldo Maria Valli, le scrivo in merito a quanto da lei pubblicato sul suo blog in questa pagina.
Non è mia intenzione entrare in polemiche né sul contenuto, né sulla forma usata, che obiettivamente risulta offensiva, non perché si discorda nelle opinioni, ma perché si taccia l’Associazione Internazionale Esorcisti, o quanto meno la sua Presidenza, di avere mentito!
Anche se in altre circostanze ho ammirato la sua professionalità, in questa mi permetto di suggerirle una più conveniente correttezza. Il minimo da farsi, prima di pubblicare quanto lei ha postato e chiosato, sarebbe stato, infatti, quello di informarsi, sentendo anche noi o, quanto meno, di pubblicare per intero la “lettera” in questione, in modo che il lettore potesse da sé farsi un giudizio.
Le chiedo perciò la cortesia di pubblicare per intero questa mia comunicazione, in cui rimando il lettore a quanto scritto sul blog della nostra Associazione Internazionale Esorcisti in questa pagina.
Sullo stesso argomento, martedì 14 aprile 2020, abbiamo postato un altro comunicato, più approfondito del precedente, dal titolo: Chiarimenti sull’esorcismo di Leone XIII in questa pagina.
Rendo poi noto, a lei e ai suoi lettori, che da diversi anni la Presidenza dell’Associazione Internazionale Esorcisti è impegnata nell’illustrare la natura, il fine e le condizioni dell’impiego del cosiddetto esorcismo di Leone XIII, sia nei corsi di formazione per esorcisti che teniamo in tutto il mondo, sia nel rispondere ai numerosi quesiti che su questa materia ci vengono rivolti e che in quest’ultimo periodo di emergenza dovuto alla pandemia si sono intensificati, sì da rendere necessario un comunicato sul blog della nostra Associazione.
Infine, faccio presente che quanto viene espresso nel suddetto comunicato corrisponde, alla sostanza di ciò che da anni noi insegniamo sull’esorcismo di Leone XIII e che le Linee Guida per il ministero dell’esorcismo (pubblicate dalla nostra Associazione in prima edizione per i Vescovi e i Sacerdoti nel settembre del 2019) riportano, in particolare al n. 166.
Nel ringraziarla per la cortese attenzione, colgo l’occasione per augurare a lei e ai suoi cari una Ottava di Pasqua santa e colma di grazia.
Roma, 15 aprile 2020
Padre Francesco Bamonte, icms
Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti