Cari amici di Duc in altum, sulla vicenda Covid, nei suoi risvolti politici, filosofici e antropologici, non si rifletterà mai a sufficienza. Massimo Viglione – che accogliamo con piacere tra i collaboratori del blog – lo fa qui con un’analisi a vasto raggio. Tutta da leggere.
A.M.V.
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Lo slogan adottato nel nostro Paese – che ci siamo sentiti ripetere quotidianamente per mesi un numero incalcolabile di volte, ovunque, a partire dai media di regime – è in sé assolutamente indovinato: “Niente sarà più come prima!”.
Ma in che senso è indovinato? E cosa nasconde realmente questa terroristica minaccia di massa fatta alla “massa” da parte dell’élite del “potere”, che ora chiameremo con l’appellativo – forse abusato ma certamente pienamente indovinato – di Leviatano?[1]
È proprio di questi giorni la notizia – che ha suscitato non poco sconcerto e rabbia anche in molti elettori del centrodestra – delle dichiarazioni dai toni estremisti di totalitarismo sanitario del governatore del Veneto Luca Zaia, uno dei maggiori esponenti dell’Opposizione all’attuale governo di Sinistra in Italia, riguardo il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) per coloro che si rifiutano di sottoporsi a verifiche e cure, con un sottofondo di minaccia di carcere per coloro che esprimono scetticismo sull’allarmismo per il pericolo del Covid-19. Detto più realisticamente: per chi dissente dal Leviatano.
E ancor più significativo è il fatto che questa sconcertante affermazione ha trovato il plauso dello stesso leader della Lega (e dell’Opposizione), Salvini, oltre quella del tutto inaspettata del più celebre giornalista nazionale, Bruno Vespa, incarnazione vivente del moderatismo nazionale.
Il tutto mentre sempre più persone vengono chiuse dentro casa in quarantena non perché infettate, ma solo perché accusate di essere entrate in contatto con presunti infettati; e mentre si paventano test sierologici e tamponi a tappeto obbligatori, specie per alcune categorie di lavoratori (cui farà seguito il vaccino obbligatorio per tutta la popolazione) e mentre sempre più persone vengono messe in quarantena – con casi di prelevamento forzato dentro casa – solo perché possibili portatori di virus.
Un popolo di malati o untori
In pratica il virus – al di là del discorso sulla sua origine (sulla quale pochi dubbi vi possono essere) e sulla sua effettiva maggiore o minore gravità – è divenuto lo strumento per trasformare in malati decine di milioni di sani (i famosi “asintomatici”: i nuovi untori) e per edificare su questa indegna strumentalizzazione uno spaventosamente invasivo totalitarismo, che pervade ogni campo dell’umana società e della vita delle singole persone. E che naturalmente si inquadra nel contesto mondiale del virus stesso. Una delle riprove più immediate di quanto appena affermato risiede nella pervicace volontà del Leviatano di far credere alla persistenza del virus ancora in estate con i 35 gradi, cosa dichiarata inverosimile da un numero sempre crescente di medici e virologi liberi, oltre che dalla realtà delle cose in sé, ovviamente, e dalla persistente minaccia di nuove pandemie terribili in autunno.
In poche parole, si è “pericolosi” perché si è infetti (rarissimi casi), e si è pericolosi perché si è sani: gli asintomatici, ovvero l’intera popolazione. Siamo diventati tutti un pericolo vivente per tutti, a prescindere dall’essere sani o malati.
Riassumere schematicamente gli snodi fondamentali di questa deriva totalitaria, per la quale si profila come sempre più concreto il pericolo del reato di opinione, può essere utile alla maggiore comprensione del meccanismo in corso di imposizione del Leviatano sanitario, anticamera evidente dell’ultima fase del Nuovo Ordine Mondiale.
Il primo passo: il “Confinamento”
1) Per tre mesi sessanta milioni di abitanti sono stati “confinati” (lockdown) dentro casa, in base a criteri di giacobinismo sanitario, secondo i quali tutto lo Stato doveva essere bloccato alla stessa identica maniera, anche se la stragrande maggioranza del suo territorio non ha quasi conosciuto morte per Covid, al massimo malattia o morte per cause remote e gravi, come peraltro sempre avvenuto con qualsiasi altra influenza del passato.
2) Il confinamento è stato imposto – per la prima volta nella storia – con uso di droni ed elicotteri, con multe a tappeto anche per chi correva da solo su una spiaggia deserta o in un bosco o portava il genitore a operarsi all’ospedale, con Messe interrotte, creando di fatto una situazione generale che è stata percepita come una sorta di Stato di Polizia.
3) Sono state istituite task force di virologi, medici e operatori dell’alta finanza internazionale, nominate senza consultare il Parlamento, senza spiegare a quale titolo i membri venissero nominati, che hanno operato in deroga a ogni regola di trasparenza ed economicità, mettendo l’economia in mano a un funzionario dell’alta Finanza che vive a Londra, creando di fatto una situazione di sospensione della democrazia e della libertà in Italia.
4) È oggi assodato che i numeri quotidianamente forniti dei morti per Covid sono stati (e sono) di gran lunga errati per eccesso, anche perché si faceva passare per Covid ogni tipo di morte (al punto che sembra che per mesi in Italia non vi siano stati più morti di tumore, infarto, incidenti, ecc.); inoltre, molti esperti oggi dichiarano che il Covid-19 in sé non è più grave di altre epidemie del passato per le quali niente del genere è stato mai fatto; è inoltre assodato che le suddette task force di virologi hanno sbagliato la cura e continuano a errare, volendosi a tutti i costi affidare a un vaccino che ancora non arriva e che soprattutto quando arriverà non servirà: tale denuncia gravissima è portata avanti da molti virologi e medici di fama, anche internazionale. Infine, è anche certo che fin da marzo molti esperti, vari ospedali ed enti di ricerca, avevano proposto cure mediche che poi, almeno in alcuni casi, si sono rivelate efficaci, ma che mai sono state minimamente prese in considerazione dal governo e dalle task force governative varie. E questo è una ragione di profonda inquietudine per le persone ancora libere e razionali.
5) In questo contesto, è avvenuta una costante violazione ripetuta del dettato costituzionale (come anche alcuni costituzionalisti hanno denunciato), con una sospensione o almeno una pericolosa riduzione dei diritti garantiti: libertà di movimento, di impresa, di cura, di educazione, di istruzione, di raduno, tanto pubblico quanto privato, e, con la sospensione del culto pubblico (e quindi del Concordato), al punto che è impossibile non porsi seriamente il problema della violazione dei diritti umani personali[2] e civili garantiti dalla Costituzione italiana a da tutti i trattati internazionali, oltre che dei cardini ideali dell’ideologia liberal-democratica su sui si fonda la Repubblica stessa e con essa l’intero Occidente[3].
Il secondo passo consequenziale: la paura, nuova “lotta di classe”
Uno dei principali segni dello sconvolgimento in corso, è proprio quello della profondissima divisione tra persone che si è venuta a creare in questi mesi proprio in rapporto a questi fatti. Una divisione non più ideologica, sociale, politica, razziale, religiosa, o tra uomini e donne, come sempre avvenuto da quando esiste il potere della Rivoluzione liberale ed egualitaria nella società un tempo cristiana, ma assolutamente al di sopra di tutte le possibili sempre presenti categorizzazioni della storia e delle società degli uomini. Ci si è divisi dinanzi alla paura. E questa è un fattore assolutamente individuale e in quanto tale non catalogabile.
È una divisione asimmetrica, come la Rivoluzione odierna.
Abbiamo in effetti due tipi di paura indotta (che introduce poi infallibilmente al futuro “Terrore”, di cui abbiamo già avuto sintomi a marzo e aprile), che ha provocato una sorta di guerra civile totale in tutti i settori e in tutte le strutture umane e civili: potremmo definirla la nuova “lotta di classe”, per classi asimmetriche, come detto. Da un lato, gli impauriti del virus, obbedienti quindi al cambiamento e in quanto tali avversari dei denunciatori della realtà e delle conseguenze in corso e sostenitori ad oltranza di mascherine, guanti, visiere, braccialetti sonanti, distanziamento sociale, plexiglas, App, vaccini e quant’altro; dall’altro, gli impauriti del cambiamento della realtà, ma che sono anche gli unici a voler reagire per la libertà e la salvezza di tutti.
La storia dirà infallibilmente quale delle due parti ha capito la situazione e, quindi, cosa temere veramente e come reagire al male.
Questa paura è indotta, come la storia della Rivoluzione insegna[4], e ha prodotto una divisione perenne. Una nuova divisione, che possiamo definire antropologica, in quanto determina la vita e lo stesso modo essere di ogni uomo: la Rivoluzione antropologica è in realtà già iniziata negli anni Sessanta (Quarta Rivoluzione), ma ora appare aver compiuto un salto di qualità impressionante, al punto tale da apparire come preludio a una svolta epocale.
In tal senso, come dicevamo, la minaccia del TSO assume il contorno di un ulteriore passo avanti verso il Terrore di massa, specie se avanzata da politici di maggioranza (ministro Speranza) e al contempo di opposizione, da giornalisti notoriamente “moderati”, oltre che da medici di regime.
Ma perché occorre creare questa paura, anzi, questo terrore?
L’obbiettivo antropologico: la monadizzazione
Per poter ottenere una nuova dimensione umana – antropologica, formativa (scuola), lavorativa, economica, spirituale, mentale – occorre creare le condizioni che permettano l’accettazione passiva di massa di questa nuova condizione e la punizione (condivisa) dei refrattari al cambiamento, come accaduto in ogni Rivoluzione della storia.
Invitiamo chi avesse dubbi sulla volontà della creazione di questa nuova condizione da parte di chi governa il mondo – e l’Italia, pezzi dell’opposizione compresa – oggi, a riflettere su questi elementi.
1) Si è stabilito “sine die” il “divieto di assembramento”, forse l’aspetto più inquietante del dramma in corso, in quanto si è tradotto nella sospensione dei diritti democratici e costituzionali, facendo assumere alle forze di polizia un ruolo di sentinelle del popolo, in base a norme restrittive e repressive del tutto generiche e, in quanto tali, viziate di arbitrarietà e quindi fortemente interpretabili[5]. E non è certo un caso che già da tempo le forze del Leviatano in Italia parlano di schierare l’esercito nelle strade in autunno per prevenire rivolte sociali. Questo divieto è in qualche modo attivo ancora oggi, e ha condizionato in maniera determinante la psicologia di milioni di italiani e la loro vita quotidiana. Oltre a provocare rovina economica a molti imprenditori e commercianti.
2) Il culto idolatrico del vaccino, un vaccino che una qualificata (a volte qualificatissima, anche a livello di fama mondiale) parte degli esperti del settore dichiara inutile o addirittura dannoso, direttamente o indirettamente prodotto sotto l’egida dell’ex patron della Microsoft Bill Gates[6], ormai riconvertito a paladino della “salute” (ma anche della riduzione della popolazione mondiale: in pratica il vaccino viene prodotto da chi vuole ridurre la popolazione mondiale), figura in grado di determinare le politiche dell’OMS, di cui appare come una sorta di “azionista di maggioranza”, e da molti visto come il grande architetto di tutto quanto sta accadendo. E, nonostante questo, il governo italiano continua a sostenere e anche a pagare con cifre astronomiche i piani di Gates e dell’OMS, senza nemmeno aver prima preso visione del vaccino stesso.
3) I bambini sono stati chiusi dentro casa per mesi, ed è stato loro proibito di uscire con i genitori, di correre nei parchi, di usufruire dei giochi pubblici, di ricevere la luce del sole, che tanto bene fa alla loro salute (e non solo a quella dei bambini), anche proprio come risposta al virus in questione. E l’aspetto peggiore rimane la prospettiva della scuola futura, sostenuta ancora una volta dalla paura indotta di un ritorno del virus in autunno: si dovrà stare a scuola in piccoli gruppi e quindi a turno, mentre gli altri dovranno continuare a seguire i docenti da casa. I bambini dovranno stare separati gli uni dagli altri dal plexiglas, con mascherina tutto il tempo (pazzesco!), magari pure i guanti, e si paventa un braccialetto sonoro che avvisa quando un bambino si avvicina troppo. Non potranno in pratica più correre e giocare insieme, non potranno più parlare tra loro, divertirsi, litigare, conoscersi e in tal mondo imparare la vita stessa, ma solo temersi (e magari sanno educati alla delazione, tendenza già tanto presente a quella età) gli uni con gli altri. L’altro diviene così un nemico da temere fin dalla più tenera infanzia. Ovvio che tutto questo creerà paura innata nella psiche dei minori, determinando per sempre in negativo la loro personalità e creando uomini deboli e proni al potere più di quanto già non lo siamo ora noi adulti.
E qualora uno scolaro dovesse avere la febbre, la classe sarà messa in quarantena, docente compresa, e il bambino portato via dal 118 e quindi sottratto ai genitori. Vi sono Comuni che hanno fatto sapere che intendono predisporre periodici (anche mensili) test sierologici sui bambini e sui docenti. Siamo al limite del più terrificante totalitarismo di massa.
4) E non dimentichiamo anche la solitudine a cui sono stati condannati milioni di persone, chiuse di colpo dentro casa, la cui vita è stata spezzata da molti punti di vista. Anche quella lavorativa, con l’istituzione forzata, prolungata e totalitaria del “lavoro agile” (smartworking) da casa, che separa per mesi, forse per anni, i lavoratori gli uni dagli altri, chiudendoli in casa separati dalla realtà e pertanto enormemente indeboliti socialmente ed economicamente parlando.
5) In tal senso, come non farsi venire il sospetto che il famoso “reddito di cittadinanza”, tanto voluto da quella forza politica che è il partito di maggioranza dell’attuale governo, non sia stato propedeutico alla volontà di chiudere i lavoratori e anche i non-lavoratori, i bambini e gli studenti, dentro casa, in modo da creare un’umanità di nullafacenti, riprogrammati mentalmente e psicologicamente al mantenimento senza lavoro a livelli di povertà e miseria, e abbrutiti su internet e da internet “educati” all’accettazione passiva della loro nuova condizione? Stiamo insomma sostenendo che troviamo essere bella coincidenza il fatto che due personaggi sicuramente legati al Leviatano come Casaleggio e Grillo abbiano voluto a tutti i costi il reddito di cittadinanza proprio alla vigilia del confinamento e dell’abolizione del contante, elementi devastanti che favoriscono enormemente la formazione di un popolo di isolati, poveri, senza più moneta liquida, incapaci a produrre lavoro e ricchezza, controllati, ricattati socialmente e inebetiti obbedienti, che per un piatto di lenticchie vendono la propria libertà personale e lavorativa e quindi la propria dignità umana.
Si tratta di una vera e propria “monadizzazione” dell’essere umano e una “riprogrammazione” del fanciullo, di cui, ancora una volta, l’avvento del virus appare geniale sdoganamento.
Una catastrofe umanitaria sottile, invisibile, ma crudelmente reale, come mai era accaduta prima.
Verso il transumanesimo
Tutto quanto finora ricordato, valutato nel suo insieme, non può esimerci dal sospetto che i veri intenti di questa immensa opera sovversiva in atto da fine febbraio, a livello mondiale e particolarmente, come sempre, italiano, siano quelli di una riprogrammazione della vita delle persone secondo schemi ideologici che aprono la via al transumanesimo, fase necessaria per l’accettazione completa del Nuovo Ordine Mondiale e del suo padrone che arriva, di cui già si parla in varie sedi, finanziarie, politiche, editoriali.
È impossibile, ovvero, non percepire, in tutto questo, una reale volontà di modificazione antropologica della vita quotidiana dell’uomo e dell’uomo stesso in quanto uomo. La questione è enorme e importantissima, e merita ovviamente studi appositi. In poche righe, possiamo solo ricordare alcuni fattori e le inevitabili conseguenze.
1) L’imposizione del lavoro telematico di massa sta di fatto sovvertendo il sistema lavorativo mondiale e umano, creando le condizioni per una mutazione perenne del lavoro stesso, che prelude a quella dell’uomo stesso in quanto uomo. In particolare, tale situazione renderà inutile una immensità di lavori e lavoratori, che diverranno inevitabilmente disoccupati e quindi proni a ogni ricatto pur di avere di che sfamarsi. Si va in pratica verso una popolazione di automi isolati dentro casa e controllati continuamente sul lavoro e nella vita personale e sotto perenne ricatto economico.
2) Può essere considerato del tutto casuale che proprio mentre si impone ovunque il “lavoro agile” solitario a casa si dichiari la volontà della progressiva abolizione del contante? Ovvero, la più sconvolgente rivoluzione mai concepita da mente umana, seconda solo a quelle antropologiche sulla sessualità poliforme?
3) E si parla già dell’arrivo del “passaporto sanitario” e del “tatuaggio quantico” anti-Covid, chiaro preludio al microchip inserito nel corpo umano, senza il quale non sarà possibile comprare, vendere, agire, viaggiare, ecc.
4) Inoltre, al di là della App immuni (che forse è già in via di declino, perché più avanzate prospettive si avvicinano), si sta materializzando tutto il discorso del 5G, che permetterà il dominio assoluto su di noi da remoto, perfino il riconoscimento facciale e la direzione dei nostri spostamenti in auto, oltre, a quanto pare, alla “cura” a distanza delle nostre presunte “patologie”. Altro che complottismo! È un quadro da terrore scientista, un tempo fantascientista. Al punto tale che vi è da chiedersi se il complottista non sia che nega la realtà per quella che è.
5) Ma non basta ancora, per chi non fosse ancora convinto. Per la prima volta, abbiamo potuto vedere all’opera, in alcune zone asiatiche ipertecnologiche, l’uso della robotica per controllare gli esseri umani. Sempre con la scusante del virus, in Indonesia e altrove sono stati messi in circolazione mostruosi robot a forma di animale che si aggiravano velocemente nelle vie e nei giardini pubblici per evitare “assembramenti”, terrorizzando mamme e bambini. Superfluo ricordare che ciò che oggi è nelle vie pubbliche, domani potrà essere imposto nelle case private. Ciò che oggi si limita a spiare, domani potrebbe anche “punire”.
Come non pensare che ci troviamo dinanzi alla più radicale e mostruosa sovversione antropologica mai concepita, soprattutto se teniamo conto anche dei contemporanei aspetti totalitari legati all’ambito morale (genderismo e omofobia)? E veniamo ora a quest’altro spaventoso aspetto.
6) Mentre accade tutto questo, il governo italiano vuole far passare, a tambur battente, una legge liberticida e dai risvolti pazzescamente totalitari come quella Zan-Scalfarotto, che, con la solita scusante di voler combattere l’inesistente e inventata omofobia, prevede il carcere per chi si ostini ad affermare che i bambini nascono da padre e madre, che nascano maschi o femmine, o parli ancora di famiglia naturale.
7) Non è certo un caso che si inizi anche a parlare di nuova “educazione sessuale” nell’era del Covid… Anche il sesso – che ovviamente si fa nel privato – insomma dovrà essere spiato e riprogrammato, magari con l’uso di droni-insetto nelle case (già esistono).
8) Come se non bastasse, i Cinquestelle hanno proposto anche la liberalizzazione della Cannabis. Superfluo ricordare come la droga obnubili la mente e schiacci la volontà: renda insomma schiavi perfetti del potere.
Come chiunque può valutare, tutti questi provvedimenti dissolutivi, di ordine morale, non hanno alcuna connessione con il Covid-19, eppure vengono presentati come assolutamente necessari in questo momento, e quindi imposti proprio grazie alla situazione generale creata dal Covid-19.
Impossibile non vedere, senza colpa, che ci troviamo insomma all’inizio dell’attuazione di una vera e propria “riprogrammazione” antropologica, portata avanti con molti strumenti: legali, polizieschi, economici, a-morali, educazionali, medico-sanitari, informatici, militari, robotici. Tutti sostenuti dalla “paura” di un virus che più provvidenziale non poteva essere, al punto tale che sembra proprio che i nostri governanti sperino non finisca mai. E infatti non lo fanno finire mai: è di questi giorni la scontata notizia della volontà del governo di prorogare fino a fine anno lo stato di emergenza. Scontata per l’ovvia ragione che è proprio su e per il virus che questo governo sta realizzando la prospettiva finora descritta.
Il “Ministero della verità”, come in ogni totalitarismo che si rispetti
Per concludere questo quadro, accenniamo in ultimo all’aspetto più sottile ma più velenoso e quindi preoccupante, ulteriore conferma a tutto quanto detto. Quello del tipico lavaggio del cervello di massa attuato per mesi dai mezzi di comunicazione.
Per mesi il popolo italiano è stato bombardato, decine di volte al giorno, da tutte le emittenti televisive, e in particolare da quelle Mediaset, dall’invito estenuante a fidarsi solo dei “professionisti dell’informazione”, ovvero di loro stessi: dei loro telegiornali, dei loro talk-show, dei loro giornalisti e commentatori, che ogni sera ripetevano in massa gli stessi slogan da inculcare in testa a sessanta milioni di italiani, che hanno creato – come sempre – parole “talismano” da ripetere ossessivamente per modificare la maniera di pensare del popolo (vedi: “focolaio”, “asintomatico”, ecc.), senza peritarsi di far vedere delle ambulanze fatte girare a sirene spiegate per spaventare (insieme a immagini strumentalizzate di bare vuote e camion ricolmi di morti, poi rivelatesi “taroccate”), per creare paura, solitudine, odio reciproco, “lotta di classe” sanitaria.
In pratica, chi ha governato in questi mesi ha di fatto istituito una sorta di virtuale “Ministero della Verità”, tipico organo delle dittature del XX secolo, fondato sulla paura di massa indotta.
Ulteriore indubbia conferma a quanto detto finora.
Ulteriori questioni da approfondire
Ora, dovremmo aprire ulteriori scenari basilari di questa vicenda. Basti pensare:
– a tutto il discorso della rovina economica – tanto a livello imprenditoriale che familiare e personale – degli italiani;
– alla assoluta incapacità di questo governo, schiavo della UE – istituzione che si è dimostrata ancora una volta e in maniera incontrovertibile assoluta nemica dell’Italia – e della finanza internazionale, a fare fronte a tali esigenze;
– al contesto internazionale in cui la crisi mondiale del Covid-19 ci è piovuta addosso: ovvero, le elezioni presidenziali statunitensi in primis, con il ruolo del tutto speciale di difensore della libertà umana e dei popoli che sta assumendo Donald Trump con la sua guerra epocale al Deep State americano e internazionale, per la quale i poteri forti hanno suscitato strumentalmente rivolte di carattere razziale prima e il movimento dei distruttori di statue poi (e chissà cosa altro faranno fino a novembre…);
– alla questione del movimento internazionalista che abbatte statue e monumenti, preludio per l’eliminazione fisica di chiese e cristiani, e al contempo alla distruzione della memoria, necessaria alla riprogrammazione transumana.
– a tutto il discorso della Chiesa Cattolica, alla rovinosa situazione di quella italiana, le cui gerarchie anche in questo contesto ha dato prova della loro assoluta incapacità di essere pastori; ma, al contempo, anche della speranza di nuova luce fondata su una seria presa di coscienza del fallimento epocale della Chiesa conciliare, come una figura come mons. Viganò sta a dimostrare.
– infine, dovremmo e vorremo dare alcune risposte anche a quelle che riteniamo erronee interpretazioni degli eventi in corso fornite – a volte in maniera sconcertante (e in certi casi preoccupante) – anche da alcuni esponenti del mondo cattolico legato alla Tradizione, più preoccupato del virus, o delle proprie interpretazioni del virus, o di non apparire “complottista”, che di capire la realtà delle cose come essa appare alla luce del sole.
– E senza dimenticare, al contempo, tutte le ragioni della Speranza, che ogni cristiano deve coltivare nel cuore. Perché c’è sempre speranza, quando ci si è schierati dalla parte del Bene e di Dio.
Ma di tutto questo parleremo eventualmente in un prossimo articolo.
Per ora, era nostro interesse la denuncia della sempre più evidente deriva totalitaria che sta avvenendo in Italia, che si accresce giorno dopo giorno nonostante siamo in estate e privi di alcuna seria presenza di pericolo mortale a causa del virus. L’Italia è di sicuro il Paese prescelto dalle forze della Rivoluzione gnostica, mondialista e sinarchica per l’iniziazione della fase di transizione al transumanesimo, preludio del Nuovo Ordine Mondiale. Il comportamento di tutto lo scenario politico italiano ne è la riprova concreta.
Il futuro degli italiani, come dell’intera umanità, risiede nelle mani di Dio e nell’azione dei pochi liberi che non si inginocchiano dinanzi al signore del Nuovo Ordine Mondiale. Denunciare può servire a far capire, e questa è la condizione prima perché le persone libere e razionali possano rimanere in piedi e reagire.
Il vero problema, la radice profonda della tragedia in corso, risiede nella grande massa indistinta – nella quale vi sono non pochi che si distinguono – del popolo che non vuole capire – per diverse ragioni: paura, disinteresse, ignavia, pseudofurbizia, egoismo, ragioni psicologiche di varia natura, errori intellettuali pervicaci, scrupoli spirituali, o altro ancora – la realtà di quanto sta accadendo.
Questo, per chi comprende, è la ferita più dolorosa.
Massimo Viglione
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[1] Utilizziamo questo termine di hobbesiana memoria perché particolarmente adatto a descrivere con un concetto l’immenso sistema di potere totalitario che si sta costituendo nel mondo, e soprattutto in Italia, un potere che va al di là delle divisioni ideologiche e partitiche classiche, come per l’appunto l’attuale situazione politiche nazionale conferma benissimo.
[2] Il tutto mentre avvenivano scarcerazioni di massa per scadenza di termini, fughe dalle prigioni (la cui coincidenza temporale rende lecito il sorgere di legittimi sospetti), continui sbarchi di immigrati sul territorio nazionale.
[3] Tutto questo è stato portato avanti con lo strumento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), atto amministrativo che, in quanto tale, non possiede alcuna forza di legge, adoperato da un Presidente del Consiglio dei Ministri politicamente molto debole, sia perché scaturito improvvisamente dal nulla solo due anni or sono e mai votato da nessuno, sia perché a capo di un governo frutto di una manovra di palazzo che ha rovesciato l’esito delle ultime democratiche elezioni politiche e che è chiaramente espressione della minoranza elettorale del Paese
[4] Basti pensare alla paura dei grandi feudatari tedeschi per la rivolta degli anabattisti, che li spinse nelle braccia di Lutero, che appariva come un “moderato” e “uomo forte”; alla “grande paura” del luglio 1789 in Francia, che creò le condizioni per l’abolizione del feudalesimo prima e aprì la strada della violenza che condusse al Terrore giacobino poi; alla paura della fame in Russia nel 1917, che spianò la strada ai bolscevichi; o a situazioni similari in Spagna negli anni Trenta e altrove. Il meccanismo è sempre lo stesso: si procura paura nel popolo (giustificata o ingiustificata che sia), o per spingerlo alla violenza di massa o per piegarlo alla violenza del potere. E poi arriva la nuova fase della Rivoluzione.
[5] Però, ciò che era proibito a tutti gli italiani, specialmente ai chi voleva manifestare contro tutto quanto stava accadendo, o a chi voleva andare a Messa e festeggiare la Pasqua con i riti tradizionali, è stato di contro consentito ai “partigiani” del 25 aprile o alle forze di sinistra in altre occasioni, come nella liberazione della ragazza presunta rapita dall’ISIS. Innegabilmente e scandalosamente, due pesi e due misure secondo criteri ideologici.
[6] Lo abbiamo definito, in altra sede, “Il signore dei virus”, in riferimento al fatto che, colui che per decenni ha creato i virus informatici per vendere gli antivirus (e non dimentichiamo inoltre il potere bellico che può avere un virus informatico!), ora, dinanzi a un virus vero, ci vuole imporre il suo nuovo antivirus, ovvero, il vaccino fatto da lui stesso… E questo stesso individuo ha il controllo dell’OMS.
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