L’offensiva globalista di Francesco. Anche il Catechismo è complottista?
Cari amici di Duc in altum, vi propongo il mio più recente intervento per la rubrica La trave e la pagliuzza in Radio Roma Libera.
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L’offensiva globalista scatenata da Casa Santa Marta ha assunto toni tambureggianti. Il favore riservato dal papa al film Francesco, una celebrazione di Bergoglio in perfetto stile sovietico, ha lanciato un primo segnale. Poi è arrivato l’annuncio dei nuovi cardinali, tutti super-bergogliani.
Il film ha fatto sensazione per le parole del papa sugli omosessuali, ma, come giustamente osserva Antonio Socci, il docufilm va considerato per quello che è nel suo complesso: un’esaltazione del papa globalista ed ecologista, con un grande nemico sullo sfondo: Donald Trump.
Quanto ai nuovi cardinali, il nome che risalta è quello di Wilton Gregory, il primo cardinale afro-americano, settantadue anni, guida dell’arcidiocesi di Washington e ultra-progressista. E anche in questo caso qual è l’obiettivo? Donald Trump. Ricordiamo che di recente Gregory non ha mancato di attaccare duramente il presidente. Infatti, quando Trump è andato a pregare al santuario nazionale di Washington intitolato a Giovanni Paolo II, Gregory lo ha accusato di “manipolare” la religione.
L’attivismo bergogliano a ridosso del voto statunitense indica che il papa teme la possibile rielezione di Trump e sta usando tutte le armi a sua disposizione per evitarla. Il pontificato di Bergoglio, marcato dall’adesione a globalismo, ecologismo e migrazionismo, è frutto dell’epoca obamaniana-clintoniana. Pertanto, vede nella riconferma di Trump una minaccia che va evitata a ogni costo.
Non a caso nel film Francesco il papa è mostrato accanto, fra gli altri, a Greta Thunberg, la profetessa dell’ecologismo, e a Joe Biden, il candidato democratico “cattolico”, abortista e filocinese, il campione del pensiero progressista che tanto piace ai pacifisti nonché ai paladini del genderismo e dell’omosessualismo.
Come ha già ampiamente spiegato monsignor Carlo Maria Viganò, il confronto a distanza tra il presidente Trump e papa Francesco si configura davvero come battaglia tra figli della luce e figli delle tenebre. In gioco non c’è solo la Casa Bianca: c’è la stessa civiltà occidentale.
Più volte monsignor Viganò ha fatto riferimento a un’alleanza tra deep State e deep Church, fra uno Stato profondo e una Chiesa profonda che giocano contro Trump per favorire l’agenda globalista. E nella deep Church un ruolo importante è giocato dalla lobby gay. Tutto si tiene.
In questa battaglia la vicenda coronavirus viene utilizzata per rafforzare la spinta verso il Nuovo Ordine Mondiale. Come afferma monsignor Viganò, siamo di fronte a una gigantesca operazione di ingegneria sociale con la quale i Padroni del Caos stanno agendo contro la volontà dei cittadini e contro la sovranità delle singole nazioni.
I critici di queste tesi liquidano il tutto con le parole “complottismo” e “sovranismo”, ma i fatti parlano chiaro. Aggiungo che anche la recente enciclica di Francesco, Fratelli tutti, ispirata a un’idea di fratellanza di matrice non cristiana né cattolica ma massonica e onusiana, fa parte della battaglia in corso.
Il cattolico assiste sgomento al ruolo interpretato dal papa. Ma occorre guardare in faccia la realtà, senza paura. Dall’Amoris laetitia al rifiuto di ricevere i cardinali dei dubia, dalla Laudato sì alla firma del documento di Abu Dhabi, dall’accordo segreto con il governo della Cina all’ultima enciclica Fratelli tutti, Francesco ha scelto non di confermare i fratelli nella fede, ma di ingannarli, confermando i lontani nella loro erranza e assecondando i progetti massonici-globalisti. Non a caso questo papa ha ricevuto, anche dopo Fratelli tutti, elogi e apprezzamenti a ripetizione da parte delle logge massoniche.
Ricordiamo le parole del Catechismo della Chiesa cattolica: «Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero di iniquità” sotto la forma di un’impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del Suo Messia venuto nella carne» (nn. 675-676).
Anche il Catechismo è complottista?
Aldo Maria Valli
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