Cari amici di Duc in altum, Peter Mitchell mi ha inviato, in inglese e italiano, uno suo contributo scritto prendendo spunto da un articolo di Richard Fitzgibbons per il Catholic Worl Report.
Prima di proporvi il testo di Mitchell, spendo due parole per dire di che cosa tratta quello di Fitzgibbons.
Nell’articolo, The McCarrick Report and the need for new protocols, Fitzgibbons, psichiatra con una vasta esperienza nel lavoro con sacerdoti e seminaristi, afferma: “Ho parlato alla Congregazione dei vescovi dei comportamenti inquietanti di Theodore McCarrick e alcuni dei miei racconti appaiono nel Rapporto del Vaticano. Ma c’è di più da dire”.
Che cosa?
Secondo Fitzgibbons, McCarrick ha sempre mostrato problemi psicologici, sessuali e spirituali che avrebbero dovuto essere identificati quando il futuro cardinale era ancora giovane, così da essere trattati adeguatamente. Ma non è avvenuto niente di simile. Quando poi le prime informazioni sui suoi comportamenti incominciarono ad arrivare in Vaticano “avrebbe dovuto essere indirizzato a un professionista” indipendente. Ma non fu fatto nulla di simile.
Il Rapporto del Vaticano “avrebbe dovuto criticare chiaramente questa negligenza e sottolineare la necessità di nuovi protocolli”, per esempio per consentire a un nunzio apostolico, in presenza di gravi comportamenti devianti, di ordinare una valutazione.
“Se il vescovo Theodore McCarrick fosse stato adeguatamente valutato mentre si trovava a Metuchen, la raccomandazione sarebbe stata un congedo dal suo ministero episcopale e diversi anni di trattamento psicologico e spirituale”. Un tale trattamento sarebbe andato alla radice dei problemi e avrebbe forse evitato tanti drammi e tante sofferenze ulteriori.
Fin qui Fitzgibbons. Al quale Mitchell risponde qui sotto.
Ricordo che Peter Mitchell, ordinato nel 1999 e ridotto allo stato laicale nel 2017, ha accettato la laicizzazione dopo aver ammesso i suoi fallimenti nel mantenere il voto di celibato. A proposito del seminario ha parlato di un ambiente di formazione totalmente inadeguato e segnato da profonde discriminazioni contro seminaristi e sacerdoti eterosessuali. Ha anche riferito di un clima caratterizzato da paura, protezione degli autori degli abusi e rappresaglie contro chi voleva parlare.
A.M.V.
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Grazie al dottor Fitzgibbons per aver condiviso la verità con noi, cosa che i vescovi non fanno mai.
Sono stato seminarista sulla costa orientale degli Stati Uniti dal 1993 al 1999, il periodo d’oro di McCarrick a Newark. Abbiamo tutti assistito alla Messa di Giovanni Paolo II sotto una pioggia battente allo stadio Meadowlands il 5 ottobre 1995: è stato il momento del trionfo di McCarrick. Avevo ventun anni ed ero il bersaglio perfetto per il “reclutamento” da parte dei miei superiori. Il messaggio rivolto ai giovani della mia generazione era: «Questa è per voi una grande istituzione, a cui dare la vita! Abbiate fiducia in noi e state vicini a Dio come noi!».
In realtà, venivamo manipolati da uomini che non si curavano di noi. Non possiamo dire con certezza fino a che punto Giovanni Paolo II sia stato manipolato da McCarrick; ma i vescovi che governavano e governano ancora oggi il sistema statunitense – gli uomini di McCarrick, i McCarrick’s men – semplicemente non si curavano di noi.
C’è da stupirsi se così tanti di noi sono caduti come sacerdoti in un comportamento incoerente e peccaminoso (comportamento che ha danneggiato molte altre persone, con nostra vergogna) e sono stati poi abbandonati dagli uomini che non si sono mai preoccupati anzitutto di loro?
L’unico motivo per cui McCarrick è stato “scoperto” è che è emersa una denuncia per un reato che coinvolgeva un minore. Ciò che emerge in modo chiaro dalle decine di fatti contenuti nel rapporto McCarrick appena pubblicato è che il comportamento omosessuale e una cultura omosessuale tra uomini adulti (seminaristi, preti, vescovi e cardinali) è dato per scontato, accettato, e considerato normale.
Il Rapporto sconfessa inesorabilmente la versione secondo la quale si tratterebbe di «solo pochi preti traviati». Ho pensato anch’io la stessa cosa per anni, difendendo l’istituzione che ho servito lealmente; ma era una pia illusione. La rete omosessuale è il modello predominante. È il presupposto predefinito. Seminaristi e preti sono il vivaio degli uomini di McCarrick, che ancora governano l’istituzione. I vescovi non amano i giovani che rinunciano alla loro vita per servirli: essi li considerano semplicemente pedine utili, da scartare in modo sommario non appena la loro utilità viene meno.
Il male è ancora nascosto agli occhi della maggior parte dei credenti, perché gli uomini di McCarrick presumono – correttamente – che i credenti non vogliano confrontarsi con la gravità della situazione. Lasciatemi dire che essa è molto, molto peggiore anche rispetto a ciò che alcuni credono di sapere.
Un’ultima domanda importante. Sappiamo tutti che Bergoglio è uno degli uomini di McCarrick. Quindi, ogni volta che andiamo alla Messa, e il sacerdote dice «in unione con Francesco, il nostro Papa», è come se dicesse: «In unione con gli uomini di McCarrick». Fino a quando i buoni cattolici e i buoni sacerdoti non avranno il coraggio di affrontare i nostri vescovi sul motivo per cui la nostra Chiesa è ancora oggi guidata dagli uomini di McCarrick che non si preoccupano di noi, la Chiesa cattolica rimarrà una setta di menzogne ossia – senza esagerazione – un’organizzazione criminale.
Peter Mitchell
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McCarrick’s Men Still Run the Church
Thank you, Dr. Fitzgibbons, for sharing the truth with us, something bishops never do.
I was a seminarian on the East Coast from 1993-1999, McCarrick’s heyday in Newark. We all attended John Paul II’s Mass in the pouring rain at the Meadowlands on October 5, 1995. It was McCarrick’s great moment of triumph. I was 21 and the perfect target for “recruitment” by my superiors. The message to the young men of my generation was: “This is a great institution for you to give your life to! Trust us and be close to God like we are!”
But in fact, we were being manipulated by men who did not care about us. It is debatable to what extent John Paul II was manipulated by McCarrick. But the bishops who ran and still run the US system – McCarrick’s men – simply did not care about us. Is it any wonder that so many of us fell into dys-functional, sinful behavior as priests (behavior that harmed many other people, to our shame) and were then discarded by the men who never cared about us in the first place?
The only reason McCarrick ever got “caught” was that an ac-cusation against a minor surfaced. What dozens of anec-dotes contained in the newly-released McCarrick report make overwhelmingly clear is that homosexual behavior and a homosexual culture among the adult men who are seminari-ans/priests/bishops/cardinals is presumed, accepted, and normal. The Report lays to rest any lingering wishful think-ing that it’s “only a few bad priests.” I used to argue that way for years, defending the institution I served loyally. But it’s wishful thinking. The homosexual network is the predomi-nant model. It’s the default assumption. Seminarians and priests are the “playground” for McCarrick’s men, who still run the joint. Bishops do not love the young men who give up their lives to serve them. They are simply useful pawns, who, once they are no longer useful in one way or another, are summarily discarded.
The evil is still being hidden from the eyes of most believers, because McCarrick’s men presume – correctly – that believ-ers don’t want to confront how bad it really is. Let me assure you that it is far, far worse even than what those who think they know how bad it is.
A final, important question: We all know that Bergoglio is one of McCarrick’s men. So, as often as you or I go to Mass and the priest says “In union with Francis our Pope” he is saying “In union with McCarrick’s men.” Until good Catho-lics and good clergy have the courage to confront our bish-ops as to why our Church is still being run by McCarrick’s men, who do not care about us, the Catholic Church remains a church of lies that is, unexaggeratedly, a criminal organiza-tion.
Peter Mitchell
Ordained 1999, Laicized 2017
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