Preghiera di fine anno / Don Nicola Bux: “Signore, fa’ che il papa e i vescovi non seguano la chimera del mondo nuovo”
In vista delle festività di fine anno, don Nicola Bux ha inviato per tutti gli amici di Duc in altum una riflessione in forma di preghiera.
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O Signore Gesù, mio Salvatore, fa’ che la tua venuta, antica e sempre nuova, accresca nella Chiesa la fede in te e non nel progresso del mondo che mette da parte e persino sostituisce le cose ultime che ci aspettano: morte, giudizio, inferno o paradiso. Facci comprendere che la promessa di felicità è legata a quelle e non a questo mondo, perché il tuo regno non è di questo mondo.
Le scienze non hanno migliorato la condizione del mondo e non hanno portato in terra il paradiso; i sistemi totalitari, che lo promettevano con la loro ideologia, sono falliti. Anche i tentativi attuali di costruire il futuro sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale, espressi in modo sempre più evidente nell’Onu, sono un inganno, perché fissano i limiti del benessere raccontando che le risorse stanno esaurendosi e raccomandando di non preoccuparsi di coloro che non sono più produttivi o che non possono più sperare in una determinata qualità della vita. Tu che sei del mondo il Creatore e il Signore, potresti mai permetterlo?
Pertanto, ti supplico, apri gli occhi agli uomini di Chiesa, a cominciare dalla Gerarchia, affinché si accorgano che questa nuova ideologia, non propone agli uomini il sacrificio necessario per raggiungere un benessere generale, bensì una strategia per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, affinché non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto.
Ti prego ora per la donna, alla quale nei Vangeli ti sei rivolto con questo straordinario nome: falle comprendere che la sua autorealizzazione non è ostacolata dalla famiglia e dalla maternità, che anzi costituiscono la sua specificità femminile, che non si può annullare di fronte all’ideologia di un essere umano indistinto e uniforme. Aiutala, o Signore, a non aver paura di essere madre, come ha fatto la tua Madre Maria, perché il figlio che nasce non è una minaccia per il suo io e per il suo libero sviluppo, e comprenda che nel momento in cui le viene sconsigliato di amare, le viene impedito di essere donna.
Fa’ che il papa e i vescovi non seguano la chimera di un mondo nuovo, ma aiutino i cristiani prima di altri ad alzare la voce. Così saranno davvero profetici, perché parleranno in faccia al mondo. Come possono, infatti, essere rispettati e promossi i diritti dei più poveri quando l’uomo è in preda alla gelosia, all’angoscia, alla paura e persino all’odio? Come possono le pratiche abominevoli e contraddittorie, che da un lato pretendono e dall’altro rifiutano la vita (sterilizzazione, aborto, contraccezione sistematica, utero in affitto, eutanasia) restituire la gioia di vivere e di amare?
Dona, dunque, o Signore Gesù, ai laici cristiani di lottare in maniera risoluta contro questo pseudo-nuovo umanesimo, senza distogliere lo sguardo dalla vita eterna, che conferisce all’esistenza terrena la sua responsabilità, la sua grandezza e la sua dignità. Sono i tratti fondamentali da te fissati, dell’immagine cristiana dell’uomo, il contenuto concreto, politicamente realistico e realizzabile, spesso espresso dal papa Giovanni Paolo II, di una “civiltà della verità e dell’amore”.
Questo è l’antico e sempre nuovo ordine del mondo, in una parola, la pace, che tu, o Gesù Cristo mio Signore, porti con la tua venuta a tutti gli uomini di buona volontà, non senza l’ausilio di Maria tua Madre.
Amen.
Nicola Bux
Foto di Aldo Maria Valli ©