Cari amici di Duc in altum, quando in questo blog diciamo che il papa si è ormai ridotto a essere il cappellano dell’Onu veniamo accusati da alcuni di essere troppo duri e ingenerosi. Ma come si fa a non restare sbalorditi di fronte a un messaggio come quello che il papa ha voluto mandare alla Fao (l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura) in occasione della Giornata mondiale dei legumi?
Se il messaggio non fosse apparso nel sito del Vaticano, avremmo potuto pensare a uno scherzo. Purtroppo, invece, è vero.
Il papa, che ha ormai rinunciato a parlare del destino eterno delle anime, si occupa di lenticchie, fagioli, piselli e ceci. Dopo il papa virologo, ecco il papa dietologo.
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Ecco alcuni stralci del messaggio che il papa ha inviato alla Fao per la Giornata mondiale dei legumi, a firma di monsignor Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati.
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Accolgo con favore l’opportunità di partecipare a questo evento che commemora un nuovo anniversario della Giornata Internazionale dei Legumi […].
I legumi sono un alimento nobile con un enorme potenziale per migliorare la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Mancano di superbia e non riflettono il lusso, mentre sono una componente essenziale di diete sane. Si tratta di cibi semplici e nutrienti che superano barriere geografiche, appartenenze sociali e culture. Lenticchie, fagioli, piselli o ceci si trovano sulle tavole di molte famiglie, poiché riescono a soddisfare svariati fabbisogni proteici della nostra dieta quotidiana […].
In questo momento, è vista come urgenza il compito di coltivare la terra senza danneggiarla, in modo da poter condividere i suoi frutti pensando non solo a noi stessi, ma anche alle generazioni che ci succederanno.
Nello specifico, le donne rurali e indigene hanno molto da insegnarci su come lo sforzo e il sacrificio ci permettono di costruire, insieme all’altro e non grazie all’altro, tessuti che assicurino l’accesso al cibo, l’equa distribuzione dei beni e la possibilità per ogni essere umano per soddisfare le proprie aspirazioni
Mangiare diete sane dovrebbe essere un diritto universale. Pertanto, il ruolo degli Stati per rendere questo possibile è fondamentale e per incoraggiare politiche di educazione pubblica che promuovano l’incorporazione di alimenti nutrienti secondo ogni realtà particolare, e dove sicuramente i legumi dovrebbero far parte di quelle diete con altri alimenti che li completano.
Camminiamo insieme nella speranza. Imitiamo i gesti belli e buoni di quelle contadine che non rinunciano alla loro missione di nutrire i loro figli e quelli di altre famiglie. Apprezziamo l’impegno a sentirsi parte della casa comune dove dovrebbe esserci spazio per tutti, senza escludere nessuno. Diamo da mangiare a tutti e in modo sano, in modo che tutti abbiano le stesse opportunità e possiamo costruire un mondo inclusivo e giusto […].
Ebbene, vi invito a sviluppare la nostra arte, ad essere vigorosi e resistenti come i legumi e ad unirvi per porre fine alla fame una volta per tutte.
Fonte: vatican.va