Davvero la Fondazione (di diritto pontificio) Scholas occurrentes promuove l’ideologia di genere e omosessuale in almeno una dozzina di paesi dell’America Latina?
Domanda legittima, se si pensa ai fascicoli distribuiti in Argentina, Messico, Spagna, Colombia, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Perù, Nicaragua e Bolivia in allegato ad alcuni quotidiani (El País, El Mundo, El Tiempo, Free Press).
Il materiale fa parte di una serie di libri, pubblicata dal 2015 e intitolata Con Francesco al mio fianco, in cui il papa è utilizzato in pratica come sponsor.
Tra i libri ce n’è uno, intitolato ¡Soy un perro! (Sono un cane!), nel quale si racconta la storia di un “gattino bianco, piccolo ma coraggioso” che voleva essere riconosciuto come cane. Alcuni cani lo accettano, e un asino che si crede un cavallo difende la causa del gatto.
Un’altra storia è intitolata Chiquillería (“Roba da bimbi”) e spiega come un fatto ovvio che ci siano “bambini che hanno un padre e una madre”, mentre “altri hanno due padri e due madri, altri un padre e due madri, o due padri e una madre”.
Scholas occurrentes afferma che “la diversità va oltre il gruppo sociale o la cultura a cui apparteniamo”, ma il concetto di “diversità” non è mai definito pienamente. Promuovendo questo tipo di formazione l’organizzazione sostiene di voler contribuire a una “nuova visione” dell’istruzione infantile.
CatholicNewsAgency.com ha avuto accesso ai registri economici che mostrano come Scholas occurrentes, pur ricevendo milioni di dollari in donazioni, non avrebbe mai costruito una sola scuola per i bambini poveri. Un importo ingente di denaro è stato invece usato per pagare commissioni, stipendi, viaggi e altri uffici.
Scholas occurrentes è una rete globale di 400 mila scuole di tutto il mondo, eretta come fondazione della legge del 15 agosto 2015 emanata da papa Francesco.
Bergoglio ha elogiato lo scopo dell’associazione definendola “coerente con la missione della Chiesa”. Ma non risulta che l’ideologia gender faccia (ancora) parte del magistero ordinario universale.
Già nell’aprile 2016, sulla rivista online Christian Order, la giornalista cattolica Maike Hickson aveva lanciato l’allarme, evocando la nocività della collana di libri intitolata Con Francisco a mi lado.
Un segnale di avvertimento che tuttavia non sembra aver suonato tra le mura di Casa Santa Marta, visto che nel marzo 2019 il pontefice è andato in piazza San Calisto, nei palazzi vaticani del rione Trastevere, dove c’è la sede della fondazione pontificia, per dare il via al progetto internazionale denominato Programma per la pace, in compagnia di giovani esperti informatici.
In una mail inviata il 12 gennaio 2021 a Virginia Priano, direttrice della comunicazione di Scholas occurrentes, l’agenzia cattolica Aci Prensa ha chiesto se i libri in questione avessero effettivamente ricevuto l’approvazione di papa Francesco e della Santa Sede: finora non è stata data alcuna risposta.
Ci sarebbe poi da chiedersi perché tra i relatori del ciclo di conferenze della Universidad del Sentido, l’Università del Senso lanciata dalla fondazione per aderire alle richieste del papa in campo educativo, ci sono promotori dell’aborto come il filosofo Darío Sztajnszrajber e la scrittrice Luisa Valenzuela.
Fonti: Actualités, Tempi
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Cari amici di Duc in altum, è disponibile il libro L’altro Vaticano II. Voci da un Concilio che non vuole finire (Chorabooks 2021), nel quale è proposto un modo alternativo e controcorrente di guardare al Concilio Vaticano II, tema imprescindibile se si vuole affrontare la questione della crisi della Chiesa e della fede stessa.
Con contributi di Enrico Maria Radaelli, padre Serafino Maria Lanzetta, padre Giovanni Cavalcoli, Fabio Scaffardi, Alessandro Martinetti, Roberto de Mattei, cardinale Joseph Zen Ze-kiun, Eric Sammons, monsignor Carlo Maria Viganò, monsignor Guido Pozzo, Giovanni Formicola, don Alberto Strumia, monsignor Athanasius Schneider, Aldo Maria Valli.