Canada. Padre rischia il carcere perché si oppone al cambio di sesso della figlia minorenne
Giorni fa ho recensito il romanzo di Michael D. O’Brien Il diario della peste (Plague Journal il titolo originale), nel quale si immagina che in un Canada del futuro un padre sia costretto a fuggire con i suoi figli, inseguito dalla polizia, solo per aver pensato e scritto che il Nuovo Ordine Mondiale e l’ideologia LGBT stanno sovvertendo le regole del diritto naturale e del semplice buon senso, rendendo l’umanità schiava della più feroce delle dittature: quella che si impone sotto forma di liberazione.
Se nel 1999, quando fu scritto, Plague Journal poteva sembrare fortemente distopico, oggi fotografa una realtà che è sotto i nostri occhi. Lo conferma una vicenda che sta avvenendo proprio in Canada, dove un padre rischia la prigione per non aver collaborato alla “transizione” della figlia adolescente, spinta dalla scuola e dalla “clinica di genere”, da femmina a maschio.
Proprio così. Il governo del Canada ha stabilito che se un genitore non collabora con la decisione del figlio minorenne di sottoporsi a un’operazione di cambio di sesso dovrà essere sanzionato, fino a rischiare il carcere.
Il protagonista di questa vicenda dell’orrore è Rob Hoogland. Secondo il tribunale, alla figlia di Rob, una quattordicenne che, condizionata dalla propaganda scolastica, ritiene di essere “transgender”, possono essere applicate le procedure mediche per diventare un maschio, nonostante la netta opposizione del padre.
Le procedure includono l’assunzione sia di farmaci che bloccano la pubertà sia di ormoni del sesso opposto, senza escludere il ricorso alla chirurgia. Secondo il modulo di consenso dell’ospedale della “clinica di genere” (che il padre si è rifiutato di firmare), questi farmaci sono sperimentali e causeranno sterilità e altri pericolosi effetti collaterali, per esempio per quanto riguarda la crescita ossea. Gli effetti sono irreversibili, ma giudici e funzionari governativi stanno ignorando questi pericoli.
Inoltre, il tribunale ha ordinato che Rob non discuta pubblicamente alcun dettaglio su ciò che sta accadendo a sua figlia e non possa fare riferimento alla ragazza con il suo vero nome femminile; deve riferirsi a lei come “Quinn” o come “lui”.
Chiunque in Canada pubblichi articoli o video in contrasto con tali divieti o diffonda le opinioni di Rob è tenuto a rimuoverli sotto minaccia di arresto.
Il processo penale nei confronti di Rob è in programma il 13 aprile. Intanto l’uomo ha ricevuto un mandato d’arresto e c’è la possibilità che finisca in carcere in attesa del processo.
Intervistato da Arthur Schaper di MassResistance, Rob Hoogland ha spiegato le ragioni per cui si è rifiutato di firmare il modulo di consenso informato della Gender Clinic del British Columbia Children’s Hospital.
In un memorandum i medici dell’ospedale affermano che la figlia di Rob è, secondo la loro opinione professionale, abbastanza matura per prendere la decisione di sottoporsi a procedure mediche per il cambio di sesso, ma il padre è di avviso opposto.
Rob ha dichiarato: «I due medici che sono così orgogliosi del lavoro che svolgono per la transizione sessuale dei bambini sono in realtà dei codardi che si nascondono dietro i minori. Continuano a commettere quelli che considero crimini contro l’umanità, e stanno usando il governo per farmi tacere in modo che io non possa accusarli. Ma se ne sono così orgogliosi, perché si nascondono? Perché non vengono fuori e dicono a tutti quanto è fantastico quello che stanno facendo? Questo la dice lunga su ciò che stanno cercando di nascondere. Non vogliono che tu sappia che cosa stanno facendo ai tuoi figli. E mascherandola come una “politica” non devono dire ai genitori che cosa sta succedendo. Ti diranno che proteggono i bambini dai loro genitori. Una follia. Stanno sostenendo che i genitori sono di parte, e discriminano, perché non sono d’accordo sul fatto che la loro figlia, una ragazza, diventi un maschio. Portano i bambini durante il periodo scolastico a farsi iniezioni ormonali. E i genitori non sanno cosa sta succedendo finché non è troppo tardi. Ormai non informano nemmeno più i genitori che il loro bambino è in fase di “transizione”. Gli stupratori sono condannati a due anni di prigione, io ne rischio cinque. Ma questi nostri ragazzi saranno condannati all’ergastolo. È irreversibile. Saranno sterili. Non avranno famiglie. Molti di loro alla fine sceglieranno di suicidarsi, perché con queste scelte stanno solo aggravando i loro problemi di salute mentale. Gli è stato detto falsamente che possono cambiare sesso, il che è impossibile, e ora si trovano nel mezzo. Quindi i miei cinque anni non sono niente in confronto alla prigione in cui questi ragazzi saranno rinchiusi per il resto della loro vita. Molte persone ancora negano tutto questo. Ascolteranno la mia storia e diranno: “Rob sta esagerando. Non può essere così. Questo è il Canada. Non è possibile che accada”. Voi di MassResistance siete uno dei principali esempi di come dobbiamo combattere, perché su questo argomento non c’è diplomazia. Siamo in guerra. E le persone devono svegliarsi. Non vogliamo più “negoziare” con loro. È come negoziare con i terroristi che stanno sperimentando con i tuoi figli. Non puoi farlo. Quindi le persone devono smetterla di fingere che sia un percorso da seguire. Questa è una guerra per la vita dei nostri figli e delle generazioni future. Chi pensa che questa follia non arriverà mai negli Stati Uniti o in altri paesi si sta illudendo. Il movimento LGBT è insaziabile e l’infinita disponibilità dei funzionari pubblici a eseguire i suoi ordini ha già una lunga storia».
Il sito massresistence.org, dove si può vedere l’intervista di Arthur Schaper a Rob Hoogland, ha preso l’impegno di continuare a seguire la vicenda e di fornire tutte le informazioni sul caso.
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