I giovani americani si identificano sempre più come LGBTQ
Il 5,6% degli adulti statunitensi si identifica come LGBTQ, percentuale aumentata sensibilmente rispetto al 4,5% del precedente sondaggio basato sui dati del 2017. Tra i giovani millennials (nati nel periodo 1981-1996) la percentuale di coloro che si identificano come gay, lesbiche, bisessuali e transgender sale al 9,1%. E nella cosiddetta generazione Z (ovvero i nati tra il 1997-2002) raggiunge il 15,9%.
È quanto rileva Gallup, la nota società di sondaggi.
In base ai dati del 2020, Gallup mette in luce la costante crescita della quota di americani che si identificano come LGBTQ. La percentuale era infatti del 3,9% nel 2013 e del 4,1 nel 2016.
Più della metà degli adulti che si identificano come LGBTQ (54,6%) si ritengono bisessuali. Circa un quarto (24,5%) afferma di essere gay, l’11,7% lesbica e l’11,3% transgender. Un ulteriore 3,3% indica un altro orientamento sessuale, come queer.
Oltre all’età, un altro elemento che determina forti differenze nella percezione della propria identità di genere è l’orientamento politico.
Se tra i liberal la quota di chi si ritiene LGBTQ è del 13%, tra i moderati è del 4,4% e tra i conservatori del 2,3%. La percentuale di chi si identifica come LGBTQ è dell’8,8% fra chi vota per il partito democratico, del 6,5% fra coloro che votano per gli indipendenti e dell’1,7% tra chi vota per i repubblicani.
Non ci sono invece differenze significative in merito al titolo di studio.
“Le pronunciate differenze generazionali – scrive Gallup nel commentare i risultati del sondaggio – sollevano interrogativi: una maggiore identificazione LGBTQ negli americani più giovani rispetto a quelli più anziani riflette un vero cambiamento nell’orientamento sessuale o una maggiore volontà dei giovani di identificarsi come LGBTQ?”.
Certamente il clima culturale complessivo (scuola, mass media) ha un ruolo importante nel favorire la percezione di se stessi come LGBTQ.
Gallup fa anche sapere che circa un adulto LGBTQ su dieci (9,6%) negli Stati Uniti è sposato con un coniuge dello stesso sesso. La metà degli adulti LGBTQ non è mai stata sposata, mentre l’11,4% è sposato con un coniuge di sesso opposto e il 9,5% è divorziato o separato.
Nel complesso, meno dell’1% degli adulti statunitensi è sposato con un coniuge dello stesso sesso, mentre circa il 47,7% degli americani è sposato con un coniuge di sesso diverso.
La percentuale di adulti LGBTQ sposati con persone dello stesso sesso sembra essersi stabilizzata dopo essere aumentata in seguito alla sentenza con cui nel 2015 la Corte Suprema ha legalizzato i matrimoni omosessuali a livello nazionale. Se nei sei mesi precedenti la sentenza la percentuale di matrimoni tra persone dello stesso sesso era del 7,9%, dopo la sentenza è passata al 9,6% ed è rimasta invariata fino a oggi.
Fonte: news.gallup.com
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