di Diego Torre
È veramente interessante ascoltare una voce dal sen fuggita, quella di Jacques Attali, economista, scrittore e grande banchiere francese. Già consigliere speciale del presidente Mitterand (1973), collabora successivamente (2008) col presidente Sarkozy, a capo della Commissione per la liberazione della crescita nella quale inserisce come relatore il futuro presidente Macron. E quando quest’ultimo va in ballottaggio, con il suo neonato partito, alle elezioni presidenziali francesi, il 23 aprile 2017 Attali dichiara di essere soddisfatto: “Sono stato io a presentarlo a François Hollande nel 2010, e quando Hollande è diventato presidente lo ha chiamato come consigliere”. Un personaggio non da poco quindi, che ha fiancheggiato tre presidenti della repubblica francese, tutti di diverso orientamento politico.
Attali già nel 2009, riferendosi alla febbre suina in corso, scrisse su L’Express: “La Storia ci insegna che l’umanità non si evolve in modo significativo se non quando ha davvero paura: essa allora mette in campo anzitutto dei meccanismi di difesa; a volte intollerabili (i capri espiatori e i totalitarismi); a volte inutili (la distrazione); a volte efficaci (strategie terapeutiche, respingendo se necessario tutti i precedenti principi morali). Poi, una volta terminata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale e includerli in una politica sanitaria democratica. Questa iniziale pandemia potrebbe innescare una di queste paure strutturali”.
Egli previde “meccanismi di prevenzione e controllo” per “un’equa distribuzione di farmaci e vaccini”, e “verremo quindi, molto più velocemente di quanto avrebbe prodotto la sola ragione economica, a gettare le basi di un vero governo mondiale… La pandemia che inizia potrebbe far scattare una di queste paure strutturate”; “Si dovrà organizzare una polizia mondiale, uno stockage mondiale dei farmaci e quindi una fiscalità mondiale. Si arriverà allora, molto più rapidamente di quanto non l’abbia consentito la sola ragione economica, a gettare le basi di un effettivo Governo mondiale”. Più esplicito di così!
Allora l’occasione fu mancata perché la febbre suina non diede i risultati sperati, e si esaurì ben presto, ma il meccanismo ipotizzato, grazie all’epidemia del Covid 19, ha oggi più possibilità di successo.
Fonte: vocecontrocorrente.it