Cari amici di Duc in altum, ricevo dalla casa editrice Chorabooks questa segnalazione che volentieri condivido. Riguarda l’ultimo libro di padre Giovanni Cavalcoli, Il progetto del demonio. La prospettiva di Satana e quella di Gesù Cristo.
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Ognuno di noi, come ci rivela la Bibbia e possiamo sperimentare in ogni momento, per tutta la vita è oggetto di attenzione e d’interesse da parte di due persone invisibili, la cui presenza viva e operante avvertiamo tuttavia nell’intimo della nostra coscienza.
L’intelletto e la coscienza sono in grado di riconoscere le due persone e valutarle. Esse a volte ci piacciono e a volte ci infastidiscono, a volte ci attirano e a volte ci ripugnano. A noi la scelta di ascoltarle o no. Di certo, si contendono senza sosta il nostro plauso e il nostro destino, assicurandoci di guidarci verso la felicità. Di qui la necessità di prendere posizione, vagliare, discernere, esaminare e valutare.
Chi sono queste due persone? Una è Gesù Cristo, l’altra è il demonio. E di questo continuo confronto parla l’ultimo libro di padre Giovanni Cavalcoli Il progetto del demonio. La prospettiva di Satana e quella di Gesù Cristo (Chorabooks).
La via del paradiso è la via accidentata, scomoda e stretta di Gesù Cristo: l’altra via, quella del demonio, è larga e piacevole, ma conduce dritta all’inferno. Coloro che scelgono Cristo sono i figli di Dio; gli altri sono i figli del diavolo.
Si potrebbe chiedere: ma non siamo tutti fratelli? E come mai queste differenze? È possibile? Sì, certo, siamo tutti fratelli, ma non tutti amano tutti gli altri e purtroppo esiste l’odio anche tra fratelli. La realtà è che Cristo stimola all’amore, Satana all’odio. In fin dei conti si tratta di scegliere: o Dio o contro Dio; o Cristo o contro Cristo. Tertium non datur.
“È dunque chiaro – spiega padre Cavalcoli – che tutto questo mio discorso presuppone l’esistenza del demonio come persona, con la quale posso interloquire. Il demonio, quindi, non è, come alcuni credono, un’immagine mitologica della potenza del male, ma, come tutte le religioni sanno, ed è confermato dal dogma cristiano (Concilio Lateranense IV del 1215), è un soggetto spirituale che spinge l’uomo al male o lo tormenta”.
E non dimentichiamo, raccomanda l’autore, che chi non crede all’esistenza del diavolo è proprio colui che maggiormente si trova esposto al suo influsso. Chi non si difende da Satana non si salva: è condotto all’inferno.