Stati Uniti / Messaggio di monsignor Viganò ai preti perseguitati
Cari amici di Duc in altum, Si è svolto ieri nella diocesi di Chicago un importante evento – organizzato dall’avvocato Elyzabeth Yore – a favore dei sempre più numerosi sacerdoti perseguitati dagli stessi superiori gerarchici. Per l’occasione monsignor Carlo Maria Viganò ha inviato loro un messaggio di pieno sostegno, che qui potete leggere.
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Carissimi Sacerdoti, carissimi fedeli Laici, è con estremo compiacimento che apprendo la notizia della lodevole iniziativa che ti vede impegnata assieme al reverendo padre James Altman nella difesa dei sacerdoti perseguitati dai loro Superiori a causa della loro fedeltà al Magistero immutabile della Chiesa ed alla veneranda Liturgia apostolica.
Non posso che incoraggiare di tutto cuore te e i tuoi collaboratori per questo progetto, che spero incontri l’appoggio generoso di tanti fedeli laici e forse di alcuni buoni Confratelli. In quest’ora di gravi deviazioni nella Gerarchia, l’impegno dei laici è essenziale e importantissimo: esso concretizza le profetiche parole del venerabile Arcivescovo Fulton Sheen, che parlando degli Ultimi Tempi ricordò come la salvezza della Santa Chiesa sarebbe stata conseguita – oltre ben inteso che per l’intercessione della Mater Ecclesiae al trono del Suo divin Figlio – dal contributo coraggioso dei laici.
In questi tempi di apostasia, in cui lo scisma de facto dei Pastori ribelli tedeschi e di tanti altri nel mondo non solo non viene punito, ma anzi pare quasi essere incoraggiato dai mercenari che occupano i vertici della Chiesa, è di grande consolazione assistere a questo risveglio dei buoni, pronti a sovvenire alle necessità materiali dei sacerdoti perseguitati e a sostenerli con la preghiera e con gesti tangibili di quella Carità che sempre, nel corso della Storia, ha dato prova inequivocabile della novità del Vangelo.
Non dimentichiamo che, se vi fu un tempo in cui i Sacri Ministri erano rispettati per la loro condotta di vita e per l’esempio che essi offrivano al mondo, Satana non rinunciò mai a scatenare il proprio odio contro coloro che teme maggiormente tra gli uomini, perché grazie ai sacerdoti si rinnova in forma incruenta sui nostri altari quel divino Sacrificio che decretò la sconfitta del Nemico del genere umano.
Nostro Signore, Sommo ed Eterno Sacerdote, chiamò beati i Suoi Ministri, quando disse: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi» (Mt 5, 1-12). La persecuzione è quindi una manifestazione dell’indole sacrificale del Sacerdozio, sull’esempio di Cristo: chi offre il sacrificio deve essere allo stesso tempo anche vittima, oblazione alla Maestà Divina. Addolora che oggi dobbiamo annoverare tra i persecutori non solo i nemici di Dio che sono lontani dalla Chiesa, ma addirittura coloro che il Signore ha posto come Pastori a custodia del Suo Gregge. Possiamo tremare al pensiero della punizione che li attende, che sarà tanto più severa quanto maggiore è la responsabilità di chi, costituito in autorità nel nome di Cristo, infierisce con crudeltà sugli innocenti e mostra scandalosa connivenza con i colpevoli.
Mi permetto di esortare voi tutti, cari fedeli laici, non solo ad impegnarvi con rinnovato zelo in quest’opera di vera misericordia corporale e spirituale verso i buoni sacerdoti, ma anche a pregare e ad offrire penitenze e sacrifici per la conversione dei cattivi Pastori e di quanti, abusando della propria autorità, perseguitano coloro che compiono il bene e predicano la Verità cattolica opportune importune. Il ritorno di tanti traviati all’Ovile di Cristo, la loro resipiscenza e la consapevolezza del tradimento consumato contro il Signore e la Sua Santa Chiesa, sarà la maggior vittoria che possiamo augurarci, e che con fiducia imploriamo alla Vergine Santissima, Madre dei Sacerdoti, di concederci.
Su voi tutti, e in particolar modo sugli amati sacerdoti ostracizzati, derisi, allontanati dalle loro comunità, colpiti da sanzioni illegittime e feriti nella loro onorabilità, invoco la più larga Benedizione. Sappiate che avete un posto speciale nella mia preghiera e nel mio cuore sacerdotale.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
24 giugno 2021
In Nativitate S. Joannis Baptistae