Cambiare il nome ai peccati. Così la Parola di Dio viene manipolata / 2

Cari amici di Duc in altum, l’Investigatore Biblico (un bravo sacerdote che, emarginato dal suo vescovo, ha scelto la vita eremitica) prosegue nella sua opera di svelamento degli errori di traduzione nella Bibbia. Errori evidentemente voluti per annacquare il messaggio delle Scritture. Dopo il precedente contributo, eccone un secondo sulla stessa linea.

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di Investigatore Biblico

Ecco un altro errore di traduzione che nasconde l’ideologia. Stesso identico a quello della lettera di Giuda descritto nell’articolo precedente.

In questo caso l’errore si trova nella Lettera ai Colossesi 3,5. Analizziamolo.

Cei 1974: “Mortificate, dunque, quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni…”.

Cei 2008: “Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni…”.

Lo stesso termine che la Cei 1974 traduce con “fornicazione” nella versione del 2008 viene tradotto con “immoralità”.

Come nella lettera di Giuda, il termine in questione, nel testo originale, è πορνείαν, porneian, ovvero porneia, “prostituzione”, intesa come “prostituzione maschile”.

Viene spontaneo, oltre a ciò che ho già scritto, fare un’altra riflessione, e non a caso alla vigilia della votazione del ddl Zan, un disegno di legge che contraddice la Legge di Dio.

Analizzando i fatti, abbiamo assistito a un flebile e diplomatico tentativo della Segreteria di Stato presso l’ambasciata italiana, attraverso una semplice richiesta di “revisione” del disegno di legge. Una mossa che a mio modesto parere è equiparabile all’utilizzo di una pistola ad acqua contro un mitragliatore.

 

A parte questo, non mi risulta che ci sia stata alcuna voce autorevole da parte della gerarchia ecclesiastica contro questa legge, in modo schietto e chiaro, il che indebolisce nuovamente la credibilità della Chiesa agli occhi del mondo e agli occhi dei fedeli. Ma soprattutto agli occhi di Dio.

Senza riprendere l’argomento del fenomeno dell’omosessualità attiva nelle file ecclesiastiche, vorrei porre a me stesso e ai lettori alcune domande, seppure provocatorie.

  1. Le traduzioni della Cei 2008 sono state a suo tempo una “preparazione” allo sdoganamento della sodomia nella Chiesa?
  2. Se la traduzione della Parola di Dio è stata manipolata – cosa gravissima – secondo i “piaceri” e la moda del momento, il testo del lezionario liturgico in uso nelle celebrazioni eucaristiche (Cei 2008), è da considerarsi veramente Parola di Dio?
  3. Quanti sacerdoti dovranno passare il calvario dei processi penali e magari anche condanne, come già accade oggi a tanti confratelli che predicano la Verità del Vangelo senza compromessi?

Prendiamo come esempio padre Ariel del blog Isola di Patmos, un sacerdote teologicamente come pochi teologicamente e che personalmente stimo per la sua parresia evangelica.

Vi consiglio la lettura di questo suo articolo: Padre Ariel sotto processo. Come consiglio la lettura di un suo libro – E Satana si fece trino – in cui denuncia la presenza delle lobby omosessuali nella Chiesa. Di certo, il tutto non è frutto delle sue fantasie. Porta invece alla luce coperture, depistaggi e avanzamenti di carriera di chi riveste, fingendo, il ruolo di pastore di anime.

Come avrete letto, anche tra le file di quei partiti che solitamente sostengono posizioni rivoluzionarie e progressiste ci sono esponenti contrari a questa legge che introdurrebbe una vera e propria dittatura ideologica.

Per questo invito tutti a pregare perché il Signore ci risparmi da questa piaga.

Anche se fossero cinque minuti, stiamo davanti al Santissimo Sacramento a fare adorazione eucaristica, implorando al Signore la grazia dell’affondamento totale del ddl Zan.

Che Dio ci ascolti!

Fonte: investigatorebiblico.wordpress.com

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Cari amici di Duc in altum, è disponibile il mio nuovo libro:

Aldo Maria Valli, La trave e la pagliuzza. Essere cattolici “hic et nunc” (Chorabooks).

Uno sguardo sulla situazione della Chiesa cattolica e della fede. Senza evitare gli aspetti più controversi e tenendo conto dell’orizzonte dei nostri giorni, segnato dalla vicenda del Covid. Un diario di viaggio in una realtà caratterizzata da profonde divisioni, ma con la volontà di costruire, non di distruggere. E sapendo che il processo di conversione riguarda tutti, a partire da se stessi.

Il volume prende in esame questioni disparate (dal Concilio Vaticano II al pontificato di Francesco, dalla vita spirituale in regime di lockdown alle vicende vaticane, dal great reset alle questioni bioetiche) ma con un filo conduttore: l’amore per la Chiesa e la Tradizione, unito a una denuncia chiara sia delle derive moderniste sia delle nuove forme di dispotismo che limitano o negano le libertà fondamentali.

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