CL / Prosperi presidente ad interim. I retroscena delle dimissioni improvvise di don Carrón
di Francesco Balducci
“Sabato 27 novembre 2021, la Diaconia Centrale della Fraternità di CL si è riunita a Milano per le comunicazioni del Vicepresidente circa il colloquio avuto nei giorni scorsi con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, presso il quale era stato convocato dopo le dimissioni del Presidente don Julián Carrón. Prosperi ha riferito che il Prefetto del Dicastero, cardinale Kevin Farrell, gli ha confermato che, ai sensi dell’art. 19 dello Statuto della Fraternità di CL, in caso di dimissioni del Presidente, il Vicepresidente gli subentra a pieno titolo. Di conseguenza, gli ha riconosciuto i pieni poteri in qualità di Presidente della Fraternità ad interim. La Diaconia Centrale ha perciò, all’unanimità, preso atto dell’incarico affidatogli esprimendogli piena disponibilità e collaborazione”.
Così, sul sito di Comunione e Liberazione e in una lettera ricevuta da tutti gli iscritti, la Fraternità di Comunione e Liberazione ha annunciato la nomina di Davide Prosperi a presidente ad interim della Fraternità di CL, al posto del dimissionario don Julián Carrón, primo successore di don Luigi Giussani e presidente della Fraternità dal 2005 al 2021.
In realtà, dietro le parole di circostanza del comunicato stampa, si nasconde una realtà tutto fuorché idilliaca nel movimento ecclesiale fondato dal sacerdote brianzolo nel 1954. Le dimissioni improvvise di don Carròn, comunicate il 15 giugno, sono arrivate al termine di una drammatica riunione nella Diaconia centrale di Comunione e Liberazione, svoltasi qualche giorno prima. Secondo quanto è in grado di ricostruire Duc in altum, durante questa riunione del massimo organo di governo di CL l’allora vicepresidente della Fraternità Davide Prosperi avrebbe difeso le ragioni dell’intervento vaticano e il decreto papale sui movimenti e le associazioni ecclesiali, scatenando una dura reazione di don Carrón e di tutti gli altri membri della Diaconia centrale; ne è nata una discussione particolarmente animata, al termine della quale Carrón è uscito dalla stanza sbattendo la porta. Qualche giorno dopo sono arrivate le dimissioni, date senza aver informato il suo vice.
L’ala pervicacemente carroniana di CL non riesce a rassegnarsi alla perdita di potere e alla forzosa uscita di scena del prelato spagnolo. Da Milano ad altre città si susseguono riunioni dei fedelissimi di don Carrón, per preparare le mosse in vista della tornata elettorale per l’elezione del prossimo presidente di CL e dei componenti del Consiglio di presidenza della Fraternità. Secondo fonti interne cielline, i responsabili del CLU (gli universitari di CL, un tempo gloria e vanto del movimento, ora ridotti a poco più di duemila, di cui oltre la metà concentrati a Milano) stanno spingendo gli universitari a iscriversi alla Fraternità di CL, per cercare di mutare gli equilibri elettorali quando ci sarà da votare i nuovi organismi dirigenti. Una mossa irrituale, visto che in CL ci si iscrive alla Fraternità solo al termine del percorso universitario, quando cioè si entra nella vita adulta e lavorativa.
I prossimi dodici mesi saranno decisivi per capire in che direzione andrà CL. Ora il governo del Movimento e della Fraternità è nelle mani del presidente ad interim Davide Prosperi, che appare intenzionato a recuperare la fedeltà al carisma originale, quasi scomparso durante il quindicennio carroniano. Prosperi sta iniziando a muovere i primi passi, che sono stati positivi, e improntati a un coinvolgimento della base. In una lettera scritta dopo l’incontro con il cardinal Farrell, ha annunciato che “il Prefetto ha chiarito in che modo dovremo procedere per preparare le elezioni del nuovo Presidente della Fraternità. Il primo atto – ha spiegato Prosperi – consisterà nell’approvazione di un nuovo Statuto. Il processo di revisione, che avverrà sotto la supervisione del Dicastero stesso, dovrà prevedere anche consultazioni interne alla Fraternità. Lo scopo di queste consultazioni è far sì che le nuove norme riflettano nel modo più adeguato possibile l’originalità del nostro carisma e quindi l’identità specifica della Fraternità di CL all’interno della Chiesa”.
Il neo presidente di CL ha concordato con il dicastero vaticano l’istituzione di una Commissione per gli statuti “che sia al contempo snella e sufficientemente rappresentativa, così che il lavoro possa procedere con efficacia. Renderò nota – ha spiegato Prosperi – la composizione di questa commissione appena possibile, in modo che chiunque lo desideri possa dare il proprio contributo tramite questi delegati”.
Nella foto, Davide Prosperi