Anniversari / 1° dicembre 1970: il divorzio è legge. E Padre Pio diceva…

La legge italiana sul divorzio compie cinquantuno anni. Era infatti il 1° dicembre del 1970 quando veniva approvata la legge Fortuna-Baslini n. 898, “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. In proposito si potrebbero fare molte riflessioni e stilare numerosi bilanci. Qui ricordiamo come san Pio da Pietrelcina definiva il divorzio. Dagli scritti di padre Marcellino Iasenza Niro.

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Molte testimonianze ci dicono la premura di san Pio da Pietrelcina di illuminare, attraverso consigli e richiami, i giovani che si ponevano dinanzi al progetto matrimonio. Questo per Padre Pio andava inserito innanzitutto in un disegno di provvidenza che Dio ha su ciascuno dei suoi figli. Non approvava quindi la fretta di trovarsi a tutti i costi l’anima gemella.

Diceva il Santo a Lucietta Pennelli: «Ti devi mettere in mente che il Signore ti vuole bene più di quanto tu non vuoi a te stessa. Se vuole che tu prenda la via del matrimonio, sa dove abiti e ti verrà a cercare». […].

Il Padre, che naturalmente non ammetteva il coinvolgimento passionale dei rapporti prematrimoniali, aveva ammonito: «Andateci piano, non trascendete in modo che, se il Signore non vi avesse fatto l’uno per l’altro, non abbiate a soffrirne». Parole sante su cui dovrebbero riflettere i giovani!

L’elemento che Padre Pio metteva al primo posto nella preparazione del Sacramento, col quale l’uomo si unisce alla donna indissolubilmente, era la preghiera.  A Probo Vaccarini che, tornato dal fronte, dopo il secondo conflitto mondiale, manifestava in confessione la sua difficoltà di trovare una ragazza seria con cui fare un progetto di vita in comune, Padre Pio consigliò di rivolgersi alla Mamma Celeste. E di fronte a una certa incredulità o perplessità che si leggeva sul viso del penitente, il Padre aggiunse: «E che cosa credi che la Madonna non sappia scegliere la donna adatta a te? Prega, ho detto!».

Una cosa che faceva soffrire il cuore di padre del nostro Santo era la rottura del vincolo matrimoniale mediante il divorzio, contro il quale si scagliava con violenza inaudita. Diceva: «Il divorzio è il passaporto per l’inferno».

Se il Padre nella preparazione del matrimonio poneva al primo posto la preghiera quale elemento che garantisce il fondamento di una unione duratura, allo stesso tempo considerava il colloquio con Dio vera e sicura custodia del vincolo sacro.

Una giovane signora si confessò da lui nel 1962. Terminata l’accusa dei peccati, il Padre le assegnò la penitenza e poi le disse: «Devi chiuderti nel silenzio della preghiera e salverai il tuo matrimonio». La donna rimase sorpresa di fronte a questa esortazione del Santo, perché in casa tutto filava liscio e tranquillo. Ma la tempesta arrivò, e lei non fu colta di sorpresa. Ricordando le parole del Padre, sopportò la prova ricorrendo appunto alla preghiera: e con la forza attinta dal Signore riuscì a salvare la sua famiglia da un sicuro sfacelo.

Fonte: itresentieri.it

 

 

 

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