Dopo la sparata di Monti / Giordano e Del Debbio imbavagliati
di Andrea Sartori
Non passano che poche ore dalla sparata del senatore Mario Monti sulla necessità di una “somministrazione meno democratica dell’informazione” ed ecco che cominciano a cadere le prime teste: quelle di Mario Giordano, con la sua trasmissione “Fuori dal coro” e di Paolo Del Debbio con “Dritto e rovescio”.
È in particolare il caso di Mario Giordano ad essere interessante, in quanto la sua trasmissione era realmente “fuori dal coro” (eco della montanelliana “stecca nel coro”) e aveva già avuto problemi coi vertici Mediaset. Il giornalista si era già visto minacciare la trasmissione di chiusura nel recente passato. De Debbio ha invece mantenuto sempre una linea meno dissidente, pur dando la parola anche ai no vax.
Berlusconi è stato chiaro: basta no vax in tv, che sono “un pericolo per la salute e per la ripresa”. E forse anche per la sua corsa al Quirinale, per la quale il Cavaliere sarebbe pronto anche a vendere l’anima e addirittura a flirtare coi grillini.
Anche senza Monti, comunque, la libertà di stampa in Italia era già praticamente morta. Lo dimostra anche il recentissimo caso dello scandalo ad orologeria contro Sigfrido Ranucci dopo che aveva osato insinuare che la Pfizer agisse per soldi e non per amore verso il genere umano. Monti ha solo ufficializzato quel che era nell’aria
La scusa di “sospensione temporanea” non regge, e se la ricorda anche il sottoscritto che si vide “sospesa temporaneamente” la sua rubrica sul settimanale locale “L’Informatore vigevanese” ufficialmente per mancanza di fogli, in realtà per gli articoli critici sul defunto governo Conte. Quel che fu nel piccolo accade ora nel grande, le scuse sono le medesime. Non si disturba il manovratore
Fonte: visionetv.it