L’Ordine dei medici di Roma: “Scovare e colpire i seicento medici che non si sono vaccinati”

Cari amici di Duc in altum, vi propongo la circolare che l’Ordine dei medici di Roma e provincia ha inviato agli iscritti. Da notare il linguaggio (si parla di medici che sono “sfuggiti” alla vaccinazione, come se fossero criminali) e il numero che viene fornito: ben seicento i medici che non si sono fatti vaccinare. Trattandosi di professionisti, si suppone che questi seicento abbiano le loro buone ragioni per “sfuggire”. Ma su queste ragioni la circolare non si interroga minimamente. L’importante è scovare i “fuggitivi” e colpirli perché la vaccinazione, viene sottolineato, “ormai è come la laurea”.

Dopo il documento dell’Ordine dei medici, trovate il commento che mi è stato inviato dalla dottoressa Laura Liberini.

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Covid-19, Magi: “Da metà dicembre sospensioni per medici no-vax, Ordine ora avrà accesso diretto all’anagrafe vaccinale”

Roma, 9 dicembre – “A brevissimo avremo accesso diretto all’anagrafe vaccinale, che ci consentirà di verificare, per quanto riguarda Roma e provincia, i medici che sono ‘sfuggiti’ alla vaccinazione anti-Covid. Purtroppo le Asl sono state molto lente e non ci hanno dato i riscontri che attendevamo: da loro abbiamo avuto 50 segnalazioni e ne abbiamo sospesi 35, ma i numeri sono molto più ampi. La ricognizione non è stata quindi soddisfacente. Ecco perché la legge 172 ha cambiato e ha tolto alle Asl questo compito e lo ha conferito all’Ordine professionale”. A spiegare il nuovo sistema che intercetterà i medici senza vaccino è Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia.

“Sono 600 i medici non in regola con le vaccinazioni anti-Covid – sottolinea il presidente dell’Omceo della Capitale – e questi sono numeri che ci hanno dato la Regione e i Nas, che stanno effettuando i controlli. Non appena avremo accesso all’anagrafe vaccinale, da metà dicembre, interverremo quindi anche con le sospensioni dopo i cinque giorni dalla comunicazione con cui chiediamo al medico di vaccinarsi perché risulta non ancora immunizzato. Una volta verificato che non esiste un codice di esenzione che sollevi il medico dall’obbligo vaccinale, e trascorsi i cinque giorni, procediamo con la sospensione, e il sanitario, già nell’immediato, non potrà esercitare la professione”.

Una procedura che azzererà i tempi fino ad ora registrati, assicura Magi e che farà emergere tutti coloro che non vogliono fare il vaccino: “Non si tratterà solo di medici di famiglia, ma anche di medici ospedalieri e liberi professionisti” rimarca il presidente. “L’obbligo vaccinale, come previsto dalla legge, è un elemento essenziale per esercitare la professione medica ed è un requisito fondamentale, i colleghi che non risultano vaccinati non possono nemmeno iscriversi all’Ordine dei medici. Ormai è come la laurea e questo obbligo vale anche per la terza dose” conclude Magi.

Fonte: direnl.dire.it

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“Io, medico, sono sbalordita. Che fine ha fatto il giuramento d’Ippocrate? Che fine hanno fatto libertà e indipendenza della professione?”

di Laura Liberini

Leggendo questa circolare inviata ai medici iscritti all’albo professionale di Roma e provincia dal presidente Antonio Magi, il primo dubbio che mi è venuto in mente è stato: “Ma costoro hanno mai prestato il giuramento d’Ippocrate?”
Dal giuramento in forma moderna:
“GIURO
di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento CONTRASTANDO OGNI INDEBITO CONDIZIONAMENTO CHE LIMITI LA LIBERTÀ E L’INDIPENDENZA DELLA PROFESSIONE…
… di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e INTERVENTI TERAPEUTICI CLINICAMENTE INAPPROPRIATI ED ETICAMENTE NON PROPORZIONATI…
… di attenermi ai PRINCIPI MORALI DI UMANITÀ E SOLIDARIETÀ NONCHÉ A QUELLI CIVILI DI RISPETTO DELL’AUTONOMIA DELLA PERSONA…
… di AFFIDARE LA MIA REPUTAZIONE PROFESSIONALE alle mie competenze e AL RISPETTO DELLE REGOLE DEONTOLOGICHE (che, ricordiamo, sono l’insieme delle norme riguardanti i doveri del medico nei suoi rapporti con le autorità, con i cittadini e CON I COLLEGHI)…
… di ISPIRARE LA SOLUZIONE DI OGNI DIVERGENZA DI OPINIONI AL RECIPROCO RISPETTO…
… di RISPETTARE IL SEGRETO PROFESSIONALE E DI TUTELARE LA RISERVATEZZA SU TUTTO CIÒ CHE MI È CONFIDATO, CHE OSSERVO O CHE HO OSSERVATO, INTESO O INTUITO NELLA MIA PROFESSIONE O IN RAGIONE DEL MIO STATO O UFFICIO…”
Ecco! Dunque, quanti di questi impegni sono stati disattesi nella circolare dell’Ordine?
Dove sono finite la libertà e l’indipendenza della professione? E i principi morali di umanità e solidarietà? E il rispetto delle regole deontologiche verso i colleghi? E il segreto professionale?
È segno di libertà, solidarietà, civiltà o deontologia la sospensione (che forse dopo sei mesi si trasformerà in radiazione dall’albo) “inflitta” ai colleghi che hanno deciso in scienza e coscienza di non vaccinarsi? La sospensione è forse ispirata al reciproco, doveroso, rispetto della divergenza delle opinioni?
Oltretutto, dal punto di vista meramente pratico, sospendere seicento e passa medici, che rischierebbero così la successiva radiazione, è una misura “prudente” vista la ormai cronica carenza di personale sanitario in Italia?!
Io davvero non so cosa stia accadendo al mondo e all’umanità. La gran parte degli uomini ha deciso di seppellire in sé la legge naturale di ordine morale e di mettere a dormire la propria coscienza e, come dice il professor Tommaso Scandroglio, ha deciso di “vivere di conserva, sparare qualche colpo dalle retrovie per non esporsi al tiro incrociato delle avversità dell’esistenza” e, dico io, di adattarsi al pensiero dominante apparentemente noncurante del danno arrecato alla piccola parte delle persone (ma neanche tanto piccola) che cercano invece di ascoltare proprio quella legge naturale che, dice il professor Scandroglio, “ci costringe a uscire allo scoperto. Un obbligo che non è fine a se stesso e che non nasce neppure dal capriccio di Dio. Un obbligo che è preludio di felicità. I doveri morali sono tali perché strada necessaria per arrivare a essere felici. Se vuoi essere te stesso dovrai agire di conseguenza. Un dovere morale che quindi paradossalmente libera.”
Questi signori dell’Ordine, mi pare, hanno smarrito assieme alla legge naturale anche se stessi!
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Nella foto, il giuramento d’Ippocrate a forma di croce su un manoscritto bizantino dell’XI secolo

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