Cari amici di Duc in altum, ecco il testo dell’intervento dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò a Canale Italia.
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di monsignor Carlo Maria Viganò
Ancora una volta, dopo due anni di farsa psicopandemica, ci troviamo a considerare le apparenti incongruenze e contraddizioni di una serie di misure nominalmente volte a prevenire la diffusione del contagio della Covid-19. E ancora una volta è necessario ribadire un concetto che non sarà mai abbastanza ripetuto: le nostre domande, le obiezioni pur sensatissime che poniamo ai responsabili del presente disastro sanitario, sociale ed economico sono fondamentalmente inadeguate. Sì: sono inadeguate e non pertinenti perché danno per scontato che i nostri interlocutori agiscano con onestà e buonafede, e che le loro decisioni siano dovute ad una serie di eventi imprevedibili e a una situazione di emergenza in continua evoluzione.
La realtà è ben diversa: tutte le decisioni prese dal governo, dalle agenzie e istituzioni europee e dagli organismi internazionali sono perfettamente coerenti ad un unico copione, sotto un’unica regia, aventi come finalità la deliberata distruzione del tessuto sociale, politico, economico – e religioso, ovviamente – delle Nazioni, in vista dell’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, ossia di una dittatura globale. Per ottenere questo scopo criminale, che costituisce un vero e proprio colpo di stato planetario, si è provocata un’emergenza – oggi pandemica, domani ecologica – che consenta quel Great Reset teorizzato dal World Economic Forum e fatto proprio dall’ONU col nome di Agenda 2030.
Gli interessi in gioco sono noti: abolizione della sovranità nazionale, impoverimento della popolazione, drastica precarizzazione dell’impiego, abolizione della proprietà privata, riduzione delle tutele lavorative e del costo della manodopera, controllo capillare e invasivo delle attività e degli spostamenti degli individui. Tutto questo, descritto con dovizia di particolari dal WEF, si sta realizzando sotto i nostri occhi, con la complicità dei media mainstream, l’asservimento dei governanti di quasi tutti i Paesi, la corruzione della classe medica e lo scandaloso strapotere dell’élite finanziaria globale. Non vi è infatti organo pubblico o privato che sia immune dalle interferenze di questi gruppi di potere, che hanno nelle case farmaceutiche e nei fondi di investimento a cui esse appartengono una delle loro molteplici ramificazioni.
Se comprendiamo che questo è un colpo di stato e che serve per instaurare una dittatura, tutte le apparenti contraddizioni di quanto osserviamo appaiono coerenti e logiche, dalla proibizione delle cure agli sciagurati protocolli ministeriali, dagli inefficaci lockdown agli illegittimi obblighi vaccinali e del green pass, dalla cessione di sovranità alla mafia europea alla svendita a multinazionali straniere di asset strategici nazionali.
In questo quadro, si comprende bene per quale motivo si pongano in essere tutte quelle forme prima di patologizzazione e poi di criminalizzazione del dissenso che contraddistinguono i regimi totalitari, sul modello della dittatura comunista cinese. Un’operazione sadica – parlavate appunto di “sadismo di Stato” – in quanto deliberatamente volta all’emarginazione sociale dei dissenzienti tramite il ricatto o l’obbligo di legge. Altrettanto sadica sotto il profilo sanitario, dal momento che espone a gravissime conseguenze per la salute persone sane, con l’illusione di un inesistente beneficio, con lo scopo di creare malati cronici e di provocare una drastica riduzione della popolazione. Sadica sotto il profilo economico: pensiamo ai fallimenti di tantissime attività e al dilagare della disoccupazione o del lavoro sottopagato. Sadica sotto il profilo sociale: la revisione degli estimi catastali e il prospettato adeguamento ecologico degli immobili annulleranno un bene primario come la proprietà della casa, sostituito dal reddito universale che renderà tutti schiavi del potere.
Per queste ragioni è indispensabile un’opposizione ferma e determinata, da parte dei singoli e dei movimenti, che sarà tanto più efficace quanto più diffusa, non istituzionalizzata e senza che venga monopolizzata da alcuno. L’Alleanza Antiglobalista che ho auspicato potrebbe in questo senso dare delle linee guida, lasciando libertà di azione a quanti aderiscono ai suoi principi e rendendo oggettivamente più complesse quelle forme di repressione che vediamo già operanti.
Il mio auspicio è che, con l’intensificarsi di questa folle repressione, in tutti gli Stati i cittadini comprendano che il problema risiede nel sovvertimento e nel tradimento da parte dell’autorità delle finalità che le sono proprie, e nel suo asservimento a poteri sovranazionali nemici del bene comune proprio perché nemici di Dio e dell’uomo.
Il Signore ci mostra l’inferno in terra che ci aspetta se questo colpo di stato non verrà denunciato e fermato. Sta a noi, con la coraggiosa testimonianza del Vangelo nella nostra vita, mostrare che un mondo obbediente alla Legge di Dio è non solo possibile ma necessario, se vogliamo che questo incubo distopico finisca.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
Fonte: https://rumble.com/vqxz7r-intervento-per-canale-italia.html