a cura del Sodalitium Equitum Deiparae Miseris Succurrentis
Oggi la liturgia della Santa Chiesa di Dio celebra la memoria dei Santi Martiri Innocenti; il Martirologio Romano ci dice che è la “Festa dei santi Innocenti martiri, i bambini che a Betlemme di Giuda furono uccisi dall’empio re Erode, perché insieme ad essi morisse il bambino Gesù che i Magi avevano adorato, onorati come martiri fin dai primi secoli e primizia di tutti coloro che avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l’Agnello”.
Bimbi innocenti, inconsapevoli del perché del loro martirio eppure Santi, “primizia di tutti coloro che avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l’Agnello”.
Sì, uccisi “per Dio e per l’Agnello” perché l’ostilità e la violenza perpetrata contro di essi è scaturita dall’odio verso il Signore dei signori e dalla paura scaturita nel cuore dell’Empio per la Sua presenza così in Cielo come in terra.
Sì, “primizia” di tutti gli Innocenti perché il loro sangue è stato versato in odio a Cristo e alle creature da Lui più amate: i bimbi uccisi nel ventre della propria madre, quelli usati a soddisfazione delle più turpi pulsioni, quelli lucidamente sacrificati sull’altare del Demonio, quelli a cui è stata negata e tolta l’innocenza, quelli traviati fin dalla più tenera età, snaturati, psicologicamente plagiati e torturati.
“Ai miei santi darò un posto d’onore nel regno del Padre mio, dice il Signore”, così recita la seconda antifona ai Salmi delle Lodi della Liturgia delle Ore di oggi, e come non unire a quella santa Schiera tutti quei piccoli innocenti che in questi nostri giorni stanno subendo forse la più crudele e, certamente, la più subdola delle torture?
Non solo costretti a condotte di vita indegne di ogni essere umano – e tanto più della loro esuberante vitalità – non solo irreggimentati in schemi e prassi di vita che nulla hanno a che fare con una sana e formativa disciplina ma, addirittura, sottoposti dall’Empio a trattamenti sanitari follemente inutili, del tutto privi di qualsiasi fondamento scientifico, di cui si ignorano – da parte della maggior parte di noi comuni mortali ma non da chi li ha “costruiti” con fini certamente perversi – gli effetti a medio e lungo termine.
Ma, ancora, la quinta antifona delle medesime Lodi recita: “Davanti al trono di Dio tutti i santi gridano a gran voce: Vendica il nostro sangue o Signore”.
Sì, Signore, vendica il loro sangue, secondo la Tua volontà, come Tu sai e puoi; secondo la Tua Giustizia e la Tua Carità: con la conversione di questi meschini servitori del Demonio dopo aver loro aperto gli occhi del Cuore e reso loro evidente la sozzura dei loro peccati o con la tua terribile Giustizia: “Abbassò i cieli e discese, fosca caligine sotto i suoi piedi […] Si avvolgeva di tenebre come di velo, acque oscure e dense nubi lo coprivano. Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi con grandine e carboni ardenti. Il Signore tuonò dal cielo, l’Altissimo fece udire la sua voce: grandine e carboni ardenti. Scagliò saette e li disperse, fulminò con folgori e lo sconfisse” (Sal 17,10-15).
“Spera nel Signore e segui la sua via: ti esalterà e tu possederai la terra e vedrai lo sterminio degli empi” (Sal 36,34).
Vendica il loro sangue se necessario con il nostro, insipienti a tal punto da non averli protetti a sufficienza.
Vendica il loro sangue e, per la Tua Misericordia, rendi noi umili strumenti della Tua Volontà, fieri e irremovibili Tuoi testimoni.
“Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, sostiene in me un animo generoso” (Sal 50,12-14),
28 dicembre a.D. 2021, Festa dei Santi Innocenti, Martiri