di Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Insieme ai canti dai balconi, la luce in fondo al tunnel e “andrà tutto bene”, dicevano “ne usciremo migliori”. In realtà non solo non siamo migliorati, ma peggioriamo quotidianamente.
In tutta Italia la delinquenza aumenta, in alcune realtà in modo abnorme, e le forze dell’ordine, disperse sul territorio a gestire altro che non sia la sicurezza, male addestrate e guidate ancora peggio, non riescono ad arginare l’illegalità incalzante. A Bari, come altrove, intere zone sono in mano a spacciatori, bande di nuovi cittadini si fronteggiano, spesso alticci, in pieno centro, i giardini pubblici sono usati come bagni, i commercianti taglieggiati, e le forze dell’ordine latitano.
Ma da ora, finalmente, tutto questo sarà un brutto ricordo, la Regione Puglia ha firmato un nuovo protocollo d’intesa con l’Esercito per creare nuovi rapporti di collaborazione. Ci sono voluti diversi incontri tra il Consiglio intermedio di rappresentanza militare e l’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia per partorire un vero capolavoro.
Per accrescere il livello di sicurezza “percepita” dai cittadini che utilizzano i mezzi di trasporto regionali, si è deciso di concedere uno sconto al personale dell’Esercito che viaggia in uniforme. Il presidente Emiliano, sempre entusiasta quando può farsi pubblicità vendendo fumo, tanto c’è sempre chi bovinamente lo applaude, ha sottolineato che l’accordo da una parte favorisce i militari che spesso devono spostarsi per motivi di servizio dall’altra assicura ai cittadini un maggior livello di sicurezza e costituisce un deterrente contro i crimini.
Scopriamo ora che dopo la temperatura percepita, esiste anche una sicurezza percepita. Verrebbe da chiedere se la stessa percezione di sicurezza l’hanno avuta le ragazze stuprate a Milano in una piazza presidiata dalla polizia. È vero, in quella circostanza il questore aveva dichiarato che le violenze erano state effettuate seguendo schemi del tutto nuovi per Milano, «al contrario di quanto già succede in molte città europee».
In altre parole in Italia le forze dell’ordine non studiano le nuove tecniche adottate dalla delinquenza nel resto di Europa, o forse semplicemente non studiano. E l’ineffabile Luciana Lamorgese, il ministro degli Interni più incapace tra i ministri più incapaci del mondo, aveva parlato di “necessità di una profonda azione di intervento sociale in chiave educativa e preventiva”.
Probabilmente è stata questa dichiarazione a ispirare la Regione Puglia: cosa ci può essere di meglio, per garantire la sicurezza percepita che far girare sui mezzi pubblici militari in divisa? Immaginate quanta sicurezza possano percepire i cittadini e come si possano spaventare scippatori, borseggiatori o semplici bulli e prepotenti vedendo viaggiare su un mezzo pubblico un maresciallo attempato, con pancia prominente che gli impedisce di rincorrere perfino i nipotini a casa. Ma immaginate anche come si debba sentire motivato un militare che sa di essere usato come spaventapasseri in cambio di uno sconticino sull’utilizzo dei trasporti pubblici. E magari, tra un po’ di tempo, verrà in mente a qualche altro genio di inserire quello sconto nei fringe benefit, in modo che, se la somma complessiva risparmiata nell’anno superi la soglia fissata dal Tuir, vada inserito in busta paga, e costituisca la base imponibile per Irpef e contributi Inps.
Per evitare questo rischio e per far risparmiare alla Regione mancati introiti si potrebbe pensare di mettere sui mezzi pubblici manichini in divisa, sparpagliati tra la folla, sarebbero sicuramente spaventapasseri più adatti.
Fonte: centrostudifederici.org