Siamo venuti per “onorarlo”? Se il risultato dell’ecumenismo è di non riconoscere la divinità di Gesù
Cari amici di Duc in altum, ricevo dal Giovane Prete questo commento, tanto pacato nella forma quanto corrosivo nella sostanza, a proposito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
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del Giovane Prete
Caro Aldo Maria,
dal 18 al 25 gennaio si è svolta la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, a cui hanno aderito anche i cattolici mediante l’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Personalmente, non sono iniziative che mi fanno palpitare il cuore ma va bene così. Tuttavia quello che è inaccettabile è il titolo scelto: In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo. Sì, avete letto bene: onorarlo!
Vorrei ricordare a tutti i grandi teologi che hanno lavorato a questa Settimana (di Passione) che onorare appartiene agli atti di venerazione (o dulia) dato che il termine “venerazione” deriva dal latino veneratio, mentre in greco si dice δουλια, ovvero, appunto, onorare.
Per questo la Chiesa riserva la venerazione:
– alla Madonna che per la sua eccelsa dignità di Madre di Dio è posta sopra tutti gli angeli e i santi e che per questo riceve una venerazione di iperdulia;
– ai santi; e tra loro un posto speciale spetta a san Giuseppe per essere stato padre adottivo di Gesù e custode della Sacra Famiglia;
– agli angeli;
– alle immagini sacre (statue, sculture, dipinti, icone);
– alle reliquie dei santi.
Per quanto riguarda Gesù invece non si parla di venerazione, ma di adorazione: “In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per adorarlo”!
Il termine “adorazione”, dal latino adoratio e dal greco λατρεια (latria), è un termine biblico e teologico che indica la devozione o il culto prestato solo a Dio. Il Catechismo al n. 2096 ci insegna che “adorare Dio è riconoscerlo come Dio, come Creatore e Salvatore, Signore e Padrone di tutto ciò che esiste, Amore infinito e misericordioso. ‘Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai’ (Lc 4,8), dice Gesù, citando il Deuteronomio (Dt 6,13)”.
Pertanto possiamo sintetizzare il tutto dicendo che nell’adorazione prestiamo culto a Dio in sé mentre nella venerazione sempre a Lui ma attraverso le sue creature.
Detto questo, caro Aldo Maria, non c’è molto altro da aggiungere. Se il risultato di unirsi in preghiera è quello di non riconoscere la divinità di Gesù, direi che è meglio passare il tempo a fare dell’altro, Suggerirei magari di inginocchiarci davanti a Gesù nel Santissimo Sacramento, anche se comprendo possa essere imbarazzante per tutti… non solo per le altre confessioni cristiane!