Cari amici di Duc in altum, Edward Pentin ha messo a confronto alcuni passaggi del discorso del presidente cinese Xi Jinping al World Economic Forum di Davos e alcuni brani di documenti e testi di Francesco. Il risultato è sconcertante: se noi togliessimo le firme, le affermazioni dei due risulterebbero totalmente interscambiabili. Stessi concetti e stesso linguaggio. A questo punto, visto che si incomincia a parlare del successore di Francesco, i paladini della continuità hanno la soluzione a portata di mano: fare papa Xi Jinping.
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di Edward Pentin
Nel suo discorso in video al World Economic Forum il presidente cinese Xi Jinping ha parlato a lungo delle sfide sociali, economiche e politiche che il mondo deve affrontare attualmente, soprattutto alla luce della crisi sanitaria del Covid-19. Ma ciò che colpisce è come molti dei concetti da lui espressi siano simili alle dichiarazioni fatte da papa Francesco negli ultimi anni.
Di seguito sono riportati alcuni estratti comparabili.
Xi Jinping – I paesi di tutto il mondo dovrebbero sostenere il vero multilateralismo. Dovremmo rimuovere le barriere, non erigere muri. Dovremmo aprirci, non chiuderci. Dovremmo cercare l’integrazione, non la dissociazione.
Francesco – La lezione più importante che possiamo trarre da queste crisi è la nostra necessità di costruire insieme, in modo che non ci siano più confini, barriere o muri politici dietro cui nasconderci. Come tutti sappiamo, da una crisi non si esce mai da soli, senza gli altri» (messaggio a BBC Thought for the Day, in occasione del Meeting COP26 a Glasgow, 31 ottobre 2021).
Xi Jinping – Le piccole imbarcazioni potrebbero non sopravvivere a una tempesta, ma una nave gigante è abbastanza forte per affrontare una tempesta. Grazie agli sforzi concertati della comunità internazionale, sono stati compiuti importanti progressi nella lotta globale contro la pandemia.
Francesco – Nessun popolo, nessun gruppo sociale può raggiungere da solo pace, prosperità, sicurezza e felicità. Nessuno. La lezione appresa dalla recente pandemia è la consapevolezza che siamo una comunità globale, tutti sulla stessa barca (messaggio per la Giornata internazionale del multilateralismo e della diplomazia per la pace, 24 aprile 2021).
Xi Jinping – Atti di costruzione risoluta di “cortili esclusivi con alte mura alte” o “sistemi paralleli”, per creare entusiasticamente piccoli circoli o blocchi esclusivi che polarizzano il mondo, estendere eccessivamente il concetto di sicurezza nazionale per frenare i progressi economici e tecnologici di altri paesi, e alimentare l’antagonismo ideologico e politicizzare o armare questioni economiche, scientifiche e tecnologiche, indeboliranno gravemente gli sforzi internazionali per affrontare le sfide comuni.
Francesco – Si erigono nuovi muri per l’autoconservazione, il mondo esterno cessa di esistere e lascia solo il “mio” mondo, al punto che gli altri, non più considerati esseri umani dotati di una dignità inalienabile, diventano solo “loro”. Ancora una volta incontriamo “la tentazione di costruire una cultura dei muri, di innalzare muri, muri nel cuore, muri sulla terra, per impedire questo incontro con altre culture, con altri popoli. E coloro che innalzano muri finiranno come schiavi all’interno delle stesse mura che hanno costruito. Sono rimasti senza orizzonti, perché non hanno questo scambio con gli altri” (enciclica Fratelli tutti, 3 ottobre 2020).
Xi Jinping – L’anno scorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite ho presentato un’iniziativa di sviluppo globale per attirare l’attenzione internazionale sulle sfide urgenti affrontate dai paesi in via di sviluppo. L’Iniziativa è un bene pubblico aperto al mondo intero, che mira a formare sinergie con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e promuovere lo sviluppo comune in tutto il mondo.
Francesco – L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, approvati da più di 190 nazioni nel settembre 2015, sono stati un grande passo avanti per il dialogo globale, segnando “una solidarietà vitale e universale” (Laudato sì’, 14). Diverse tradizioni religiose, inclusa quella cattolica, hanno abbracciato gli obiettivi dello sviluppo sostenibile perché sono il risultato di processi partecipativi globali che da un lato riflettono i valori delle persone e dall’altro sono sostenuti da una visione integrale di sviluppo (discorso Religioni e obiettivi di sviluppo sostenibile: ascoltare il grido della terra e dei poveri, 8 marzo 2019).
Xi Jinping – Dovremmo seguire la tendenza della storia, lavorare per un ordine internazionale stabile, difendere i valori comuni e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità. Dovremmo preferire il dialogo allo scontro, l’inclusività all’esclusione, e opporci a tutte le forme di unilateralismo, protezionismo, egemonia o politica di potere.
Francesco – Il momento presente offre una preziosa opportunità per guidare e governare i processi in corso e per costruire società inclusive basate sul rispetto della dignità umana, sulla tolleranza, sulla compassione e sulla misericordia (messaggio al World Economic Forum, 21 gennaio 2016).
Xi Jinping – I paesi devono rafforzare la cooperazione internazionale contro il Covid-19, attuare una cooperazione attiva sulla ricerca e lo sviluppo di farmaci, costruire congiuntamente più linee di difesa contro il coronavirus e accelerare gli sforzi per costruire una comunità globale all’insegna della salute per tutti. Di particolare importanza è sfruttare appieno i vaccini come un’arma potente, assicurarne l’equa distribuzione, accelerare la vaccinazione e colmare il divario globale nell’immunizzazione, in modo da salvaguardare veramente la vita, la salute e i mezzi di sussistenza delle persone.
Francesco – È necessario un impegno globale, da parte della comunità internazionale, affinché l’intera popolazione mondiale possa avere uguale accesso alle cure mediche essenziali e ai vaccini. Possiamo solo notare con rammarico che, per vaste aree del mondo, l’accesso universale all’assistenza sanitaria rimane un’illusione (Discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, 10 gennaio 2022).
Xi Jinping – La storia ha dimostrato più volte che lo scontro non risolve i problemi; porta solo a conseguenze catastrofiche. Il protezionismo e l’unilateralismo non possono proteggere nessuno, e alla fine danneggiano gli interessi degli altri oltre ai propri.
Francesco – Ci troviamo quindi di fronte a una scelta tra due possibili strade. Un percorso porta al consolidamento del multilateralismo come espressione di un rinnovato senso di corresponsabilità globale… L’altro percorso sottolinea l’autosufficienza, il nazionalismo, il protezionismo, l’individualismo e l’isolamento… Non deve prevalere (videomessaggio al 75° Incontro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 25 settembre 2020).
Xi Jinping – Indipendentemente dalle difficoltà che possono presentarsi, dobbiamo aderire a una filosofia di sviluppo incentrata sulle persone, mettere lo sviluppo e i mezzi di sussistenza in primo piano e al centro delle macro-politiche globali, realizzare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Francesco – Siamo tutti membri di un’unica famiglia umana. Da questo fatto deriva l’obbligo morale di prendersi cura gli uni degli altri, così come il principio correlativo di porre la persona umana, piuttosto che la mera ricerca del potere o del profitto, al centro stesso dell’ordine pubblico (messaggio al World Economic Forum, 21 gennaio 2020).
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In conclusione, c’è ben poco, nel discorso di Xi Jinping, con cui probabilmente Francesco e il Vaticano di oggi non sarebbero d’accordo.
Eletto appena un giorno dopo Francesco, il 14 marzo 2013, Xi ha anche affermato che “la Cina sta intraprendendo un nuovo viaggio per costruire un paese socialista moderno a tutti gli effetti”.
La Chiesa aveva una lunga storia di condanna del socialismo e del comunismo, fino al Concilio Vaticano II, quando il comunismo è stato deliberatamente escluso dalle discussioni e mai menzionato o condannato nei documenti (si veda questo articolo del 2012 in cui ho esaminato ciò che è successo).
Fonte: edwardpentin.co.uk