Il Freedom Convoy all’israeliana. Manifestanti chiedono la fine dello stato di emergenza
Anche in Israele un Freedom Convoy in stile canadese per dire basta alla restrizioni. Raduno di veicoli davanti alla Knesset.
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di Debora Brand
Lunedì gli israeliani hanno organizzato una manifestazione Freedom Convoy in stile canadese contro le restrizioni da coronavirus, con migliaia di auto che si sono dirette davanti alla Knesset, il parlamento israeliano, nella capitale Gerusalemme.
Appesi alle auto c’erano cartelli che dicevano “annullare il mandato delle mascherine”, “niente più restrizioni, tornare alla normalità”, “nuovo ordine mondiale”, mentre i manifestanti suonavano i clacson, tamburi e perfino shofar (il corso usato in alcune cerimonie religiose) di fronte all’edificio della Knesset, il tutto per chiedere al governo di porre fine alle restrizioni sulla pandemia e rimuovere lo stato di emergenza.
“La libertà non è questa”, si leggeva su un cartello accompagnato dall’immagine di una ragazza con una mascherina.
“Sono qui per i miei figli, in modo che possano avere un mondo migliore”, ha detto uno dei manifestanti al quotidiano Haaretz. “I diritti vengono sottratti ai cittadini senza una vera giustificazione e dobbiamo combattere, ma non siamo nemici di nessuno”.
“Siamo tutti riuniti qui per la libertà. Perché già da due anni tutto questo mondo sta impazzendo a causa delle norme e dei provvedimenti che non ci permettono di vivere liberi come siamo nati”, ha detto alla Reuters un altro manifestante.
Se da un lato Israele nelle ultime settimane ha rimosso molte restrizioni, incluso il green pass da esibire per mostrare la prova della vaccinazione al fine di accedere a ristoranti, cinema, palestre e hotel, dall’altro gli israeliani sono ancora tenuti a mostrare un green pass per i grandi raduni, compresi i matrimoni, e le mascherine sono ancora obbligatorie al chiuso.
Fonte: breitbart.com
Foto: Ronaldo Schemidt/AFP tramite Getty Images