Nel corso del 2022 finora sono già stati 127 i casi di violenza contro i cristiani in India, secondo i dati raccolti da un’organizzazione ecumenica con sede a New Delhi, lo United Christian Forum (UCF), come riferisce l’Agenzia Fides.
L’organizzazione, che si occupa di monitorare le violenze contro i cristiani, spiega che per quanto riguarda l’anno in corso i casi sono stati registrati attraverso una linea telefonica a disposizione di tutti a costo zero.
Il coordinatore nazionale dell’Ucf, il laico cattolico A.C. Michael, commenta: “Più di duemila anni fa Gesù fu perseguitato, e i seguaci di Gesù sono ancora oggi perseguitati in alcune parti del mondo, inclusa l’India, dove gruppi di persone diffondono odio contro le minoranze per scopi politici”.
L’anno scorso i casi di violenza contro i cristiani furono 502. “Una persecuzione – dice Michael – che in India si sta intensificando, portando a violenze, sistematiche e accuratamente orchestrate, perpetrate anche attraverso l’uso dei social network, per diffondere disinformazione e fomentare l’odio”.
Per quanto riguarda il 2022, l’Ucf segnala un totale di quaranta casi nel mese di gennaio, trentacinque a febbraio, trentaquattro a marzo e alcuni altri in aprile. Cifre che includono solo i casi segnalati direttamente, mentre molti altri restano non denunciati.
È anche noto che ben ottantanove parroci sono stati picchiati e minacciati. Inoltre, sessantotto chiese sono state attaccate, con 367 donne e 366 bambini feriti.
Stando alle cifre dell’Ucf, la popolazione cristiana non è cambiata secondo i censimenti effettuati in India negli ultimi anni. L’ultimo censimento ufficiale, del 2011, indicava che il 79,8% dei 1.380 milioni di abitanti dell’India appartiene all’induismo, il 14,2% all’Islam e il 2,3% al cristianesimo.
Fonte: infocatolica.com