Testimonianze / Il tesoro della Messa antica. 4

Cari amici di Duc in altum, continua la pubblicazione settimanale delle testimonianze sulla Santa Messa tradizionale. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno scritto: il loro contributo è prezioso e rinfranca l’anima. Mostra con tutta evidenza che il Santo Sacrificio della Messa è azione soprannaturale cui siamo ammessi a partecipare per l’infinita bontà di Dio. In Esso siamo chiamati a elevarci e c’è un solo modo per farlo: in ginocchio e in silenzio accogliamo i torrenti di grazia che si riversano dall’altare.

Invitiamo a inviarci le testimonianze all’indirizzo: venietvide.missa@gmail.com 

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Gentile dottor Valli, è con piacere che propongo la mia esperienza con la Santa Messa vetus ordo. Mi trovavo per lavoro a Londra il mercoledì delle Ceneri del 2007 e, finita la giornata, scesi dall’albergo per fare due passi. Come sempre quando sono solo e lontano da casa, cercai una chiesa sperando che fosse cattolica, per pregare tranquillamente. Ne trovai una a un isolato dal mio albergo e entrai. Pochi minuti dopo vidi la processione d’ingresso di questi chierici vestiti in modo che non conoscevo ed ebbe inizio qualcosa di divino, che mi tenne lì tutta la Messa (tenga conto che per me, ambrosiano, la Messa del mercoledì delle Ceneri è già di per sé straordinaria). Alla comunione, ricordo, intonarono il Miserere di Allegri (ascoltato per la prima e unica volta in chiesa). Da allora appena posso partecipo alla Messa vetus ordo.

Fabrizio

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Gentilissimo dottor Aldo Maria Valli, ecco in breve il mio incontro con la Santa Messa vetus ordo. Grazie infinite a Lei per il suo lavoro ed il suo impegno.

Che Dio la benedica.

La mia prima volta alla Messa di sempre fu nel 2007. Venivo da anni complicati, in cui l’infelicità, che cercavo di curare invano con le false carezze del mondo, cresceva in modo preoccupante. Un po’ alla volta avevo iniziato a vagolare per le chiese, non solo per la Messa domenicale, ma anche durante la settimana. Ero alla ricerca di qualcosa, che sentivo mi mancava. Certamente oggi posso dire che la Grazia aveva incominciato a lavorare. Un giorno “per caso” ho partecipato alla mia prima Santa Messa vetus ordo in una piccola chiesa di campagna. Malgrado il latino studiato a scuola, non capii nulla, ma mi sentii subito avvolta in un abbraccio accogliente. La sensazione fu che qualcuno fosse lì e che da sempre mi stesse aspettando. Avevo finalmente trovato quello che mancava alla mia vita. Da quel giorno ho frequentato solo e sempre la Messa vetus ordo, anche quotidiana.

Sono quindici anni che ho lasciato la mia città, ora vivo in campagna a pochi chilometri dalla chiesa. Ho la Messa tradizionale tutti i giorni e di questo sono grata al Signore con tutto il cuore. Negli anni ho visto crescere il numero dei fedeli in modo impressionante: in fondo l’uomo cerca Dio naturalmente durante tutta la vita, e nella Santa Messa di sempre lo trova e lo riconosce come il suo Salvatore.

Maria Luisa

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Carissimo Aldo Maria, grazie di cuore per la sua coraggiosa difesa della Tradizione cattolica e della Santa Messa di sempre che ne è il tesoro prezioso. Ho 74 anni e perciò ho potuto conoscere e vivere la liturgia antica, anche come chierichetto: quanto pesa quel messale!!!

Poi come tanti fui conquistato dal Concilio Vaticano II, anche perché ero in contatto frequente con monsignor Luigi Sartori, che svolgeva un ruolo importante al Concilio. Mi sono impegnato nella catechesi dei fanciulli per decenni, ho svolto ruoli diversi a livello parrocchiale, vicariale e diocesano, anche sul piano liturgico, fino a qualche anno fa. Poi, in pensione, attraverso lo studio approfondito della Divina commedia, dei Padri della Chiesa e di tanti altri autori medievali e moderni, ho approfondito la liturgia cattolica. E proprio qui, anche con lo stimolo del libro di monsignor Schneider Christus vincit, ho scoperto che la Messa per la quale tanto mi ero speso non era quella della fede cristiana autentica. Allora assieme a mia moglie mi sono messo a leggere e studiare documenti conciliari, encicliche, libri di molti autori. Ho ritrovato così la Messa della mia infanzia. Non ci crederà, ma mi sono messo a piangere come un bimbo per la profonda commozione, ma anche per la rabbia per essere stato ingannato per quasi cinquant’anni proprio dalla mia Chiesa o meglio dalla sua gerarchia. Ora seguo la Santa Messa di sempre col tablet, non essendovi vicino a casa mia chiese in cui si celebri secondo il vetus ordo. Ve ne era una, ma a seguito del funesto motu proprio Traditionis custodes è stata sospesa. Grazie ancora per le bellissime testimonianze che lei riporta e che tanto bene fanno.

Un affettuoso abbraccio.

Angelo

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Buongiorno, volevo indirettamente testimoniare riguardo a una conversione dovuta alla Messa antica. Si tratta di questo. Mesi fa ero, come sempre succede quando sono a Roma, alla Santa Messa domenicale in rito romano antico della chiesa di Santa Trinità dei Pellegrini. In questa Santa Messa è stata data notizia della salita al Cielo di un recente neo convertito grazie alla Santa Messa in rito romano antico. Si tratta di un ragazzo di una trentina di anni che, dopo tantissimi anni di abbandono della Fede, era ritornato alla Fede e ai Sacramenti grazie alla scoperta di questa Messa in Santa Trinità dei Pellegrini.  I sacerdoti della parrocchia, molto colpiti da questa perdita, hanno voluto ricordare il giovane con una immaginetta con la sua foto e alcune sue parole di apprezzamento per la Messa tradizionale. Per conoscere la sua storia e testimonianza in merito alla sua conversione grazie alla scoperta della Messa Antica, consiglierei di contattare i sacerdoti di Santa Trinità dei Pellegrini. Un caro saluto.

Nicola

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Giovedì 5 maggio la prossima puntata. Le precedenti sono state pubblicate il 7 aprile, il 14 aprile e il 21 aprile 

 

 

 

 

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