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Stati Uniti / Il risveglio eucaristico chiave dell’evangelizzazione. Parola di ex anglicano

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Padre Doug Grandon è oggi un prete cattolico, ma ha trascorso la prima metà della sua vita come protestante. Da sacerdote anglicano, cominciò a chiedersi se la liturgia che stava celebrando desse davvero origine al Corpo e Sangue di Cristo, o fosse semplicemente pane e vino.

Nel 2003 è diventato cattolico.

“Ora non ho dubbi: quando celebro la Messa, quelli che do alle persone sono il Corpo e il Sangue di Cristo“, dice padre Grandon. Che aggiunge: “Ricevere ed essere devoto all’Eucaristia ha fatto la differenza nella mia vita. Direi anche che ha avuto un effetto decisivo sulla mia ricerca della santità. Credo davvero che l’evidenza dimostrerebbe che l’Eucaristia mi ha dato un potere significativo per diventare un uomo migliore”.

Nell’ambito del pluriennale risveglio eucaristico nazionale, condotto dai vescovi degli Stati Uniti, sessanta sacerdoti sono stati incaricati di essere disponibili a predicare l’Eucaristia. Padre Grandon, cappellano nazionale della Fellowship of Catholic University Students (Focus) con sede in Colorado, è uno di questi predicatori.

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti suggerisce che ai predicatori potrebbe essere richiesto di partecipare a riunioni diocesane e dirigenziali parrocchiali, messe diocesane speciali e ore sante eucaristiche, eventi per giovani e giovani adulti, convocazioni e ritiri del clero, assemblee e congressi.

Padre Grandon dice che si è impegnato a essere disponibile a predicare in vari luoghi durante il prossimo anno. La sua intenzione è di richiamare le persone alla devozione all’Eucaristia e, per coloro che sono già debitamente devoti all’Eucaristia, di invitarli a una devozione ancora più profonda.

“Se possiamo aiutare i cattolici a trovare Gesù più profondamente nell’Eucaristia, con una comprensione adeguata… la nostra Chiesa sarà molto migliore e le vite saranno trasformate” dice padre Grandon.

Il sacerdote osserva che molti cattolici possono considerare la Messa settimanale un semplice obbligo, piuttosto che un’opportunità di rinnovamento. Nel corso del suo lavoro con Focus, ha notato – e i dati lo dimostrano – che i giovani missionari con cui lavora ottengono frutti più abbondanti nel loro ministero quando coltivano la devozione all’Eucaristia, sia durante la Messa che durante l’adorazione.

“L’intera teologia dell’Eucaristia che abbiamo noi cattolici, per grazia di Dio, è assolutamente sorprendente, ed è un vero peccato che non tutti i cattolici la capiscano o si impegnino a rispettarla”.

Padre Grandon dice che la sua predicazione sarà indirizzata principalmente ai cattolici, facendo molto affidamento sulle Scritture del Nuovo Testamento – in particolare il capitolo sesto di Giovanni – condividendo l’esperienza dei santi che hanno incontrato Cristo nell’Eucaristia, così come la propria esperienza personale. Soprattutto, vuole presentare la verità su cosa è e chi è l’Eucaristia, e spera che la verità attirerà anche i non cattolici.

“La verità che viene presentata – afferma il sacedote – è molto attraente e lo Spirito Santo attirerà tutti, siano essi un tiepido cattolico o un non credente, o un serio protestante evangelico, come me. Li attirerà in questo rapporto più profondo, e poi a un impegno adeguato a ricevere regolarmente l’Eucaristia. E anche per esaminare la loro vita in modo che la ricevano con dignità”.

A partire da luglio 2022, le diocesi di tutto il Paese saranno incoraggiate a celebrare eventi eucaristici e fare dell’Eucaristia un elemento primario della vita cattolica. Poi, nel luglio 2023, le parrocchie saranno incoraggiate a fare lo stesso. Il risveglio eucaristico culminerà nell’estate del 2024, con il Congresso eucaristico nazionale che si terrà a Indianapolis.

Fonte: infocatolica.com

 

Aldo Maria Valli:
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