Sono stato intervistato su papa, salute, dimissioni…

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Il vaticanista Valli sulla salute del Papa: “Bergoglio sa che si governa con la testa, non con le gambe”

Si rincorrono le voci di possibili dimissioni da parte di Papa Francesco. Il pontefice ha annunciato poche ore fa di non poter presenziare alla Messa per la celebrazione del Corpus Domini. Intervistato da Fanpage.it, il vaticanista Aldo Maria Valli smentisce l’ipotesi. “Francesco è un uomo umorale, ma non ha mai pensato a un addio. Sa che si governa con la testa, non con le gambe”

Intervista a Aldo Maria Valli, vaticanista e saggista

a cura di Gabriella Mazzeo

fanpage.it

Si rincorrono da settimane le voci sulle possibili dimissioni di Papa Francesco, sempre più in difficoltà a causa delle sue condizioni di salute. Di poche ore fa è la notizia della rinuncia alla celebrazione della Messa per il Corpus Domini. Bergoglio ha dovuto desistere a causa di dolori all’anca e al ginocchio che non gli consentono di camminare. Proprio attorno al bollettino medico del Pontefice gravitano i rumors insistenti su un prossimo addio al Vaticano. Secondo il vaticanista e saggista Aldo Maria Valli, è improbabile che Papa Bergoglio decida di rimettere il suo mandato. “Dopo Ratzinger le dimissioni del Papa sono un’ipotesi da prendere in considerazione – ha spiegato in un’intervista a Fanpage.it – ma non credo sia questo il caso. Lo stesso Bergoglio ha detto dopo il ricovero al Gemelli che un addio non è mai stato nei suoi piani”.

La battuta sulle condizioni del ginocchio (“Piuttosto che operarmi ancora, mi dimetto”) e il Concistoro convocato per il 27 agosto possono essere due presagi delle dimissioni da parte del Papa?

No, non credo. Dopo l’operazione al colon del luglio scorso Bergoglio non vuole tornare in ospedale, semplicemente. È vero che dal 2013, quando Ratzinger ha rinunciato al pontificato, le dimissioni del Papa sono ormai un’ipotesi da prendere in considerazione, ma non sembra questo il caso. Francesco stesso, in un’intervista radiofonica dopo il ricovero al Gemelli, disse: “Dimettermi? Non mi è mai passato per la testa”.

In molti ritengono che la visita all’Aquila fissata per il 28 agosto sia un richiamo al gesto di Papa Ratzinger, poi dimessosi quattro anni dopo. Si tratta di un paragone forzato o ha senso pensare a un’anticipazione di quel che avverrà?

Più che un richiamo a Ratzinger, ad alcuni sembra un richiamo a Celestino V che si dimise nel 1294, pochi mesi dopo l’elezione. Il suo corpo è custodito proprio nella basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila. Il fatto che il Papa vada proprio lì ha fatto nascere le supposizioni perché il suo stato di sofferenza è comunque evidente. C’è da dire che Bergoglio è un uomo umorale capace di una serie di colpi di scena, ma al momento dal Vaticano non arrivano voci a sostegno di un addio.

Eppure si rafforzano di continuo, spinte dalle notizie sul suo stato di salute. Come sappiamo le dimissioni sono abbastanza rare: Papa Giovanni Paolo II per esempio ha continuato il suo mandato fino alla fine. Il Vaticano può davvero gestire il secondo Pontefice dimissionario in nove anni?

Canonicamente è possibile che ci sia un secondo Papa emerito, ma è comunque difficile. La presenza di due pontefici in pensione sarebbe davvero complicata da gestire. Il Vaticano ne risentirebbe anche sul piano dell’immagine: un nuovo addio lo trasformerebbe in una specie di cronicario.

È invece possibile che siano altri a spingere Bergoglio verso il ritiro?

No, Francesco non è il tipo che si fa condizionare da altri. Prende le sue decisioni in totale autonomia, anche contro il parere dei consiglieri più fidati.

Le sue condizioni di salute sono davvero così precarie?

Ha rinunciato al viaggio in Africa e al Corpus Domini perché soffre di dolori al ginocchio e all’anca. Ha 85 anni, chiunque di noi abbia genitori o nonni di quell’età sa di cosa parliamo. Ma come ha detto lui stesso, si governa con la testa, non con le gambe.

Cosa può dirci invece su queste voci la nuova nomina di Zuppi a presidente della Conferenza episcopale italiana?

Il cardinale Zuppi è certamente un fedele di Bergoglio. Va considerato tra i papabili in un prossimo conclave, è vero. Anzi, forse è il favorito. Ma, come dice un vecchio adagio che i romani ben conoscono, chi entra in conclave da Papa, ovvero troppo sicuro dell’elezione, ne esce facilmente da cardinale. I conclavi riservano spesso sorprese. Dalla sua Zuppi ha comunque alcune buone carte: fa parte della potente comunità di Sant’Egidio e ha grandi doti diplomatiche che gli consentono di andare d’accordo con tutti.

Fonte: fanpage.it

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