Cari amici di Duc in altum, dopo la preghiera di riparazione che si è tenuta a Reggio Emilia ricevo e volentieri diffondo il seguente comunicato inviato dagli organizzatori.
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A seguito della processione di Reggio Emilia e in riferimento agli obiettivi che il Comitato fin dal principio si era posto, la soddisfazione e la gioia sono grandi. Questo per diversi ordini di motivi.
Innanzitutto sul piano soprannaturale. Il valore intrinseco dell’atto riparatorio è tale da essere ricco di contenuto.
In secondo luogo, sul piano naturale. In una Reggio Emilia rovente e semideserta, le file a perdita d’occhio di fedeli presenti alla processione parlano da sole. L’adesione è stata ampia e profonda, con devozione e raccoglimento.
Nel 2017 si ebbe contro la riparazione un vasto bombardamento di attacchi da commentatori arruolati, politici, attivisti Lgbt, e la processione fu un successo. Nel 2022 il tutto è stato pervaso da molto più silenzio e la processione è stata ugualmente un successo. Ove si sia trattato della vecchia e ritrita strategia dell’attaccare o del silenziare per distruggere, va certamente constatato il fallimento in entrambi i casi. E le immagini sono lì a dimostrarlo.
Una breve nota di colore è per la Gazzetta di Reggio. Conoscevamo la sgangherata faziosità del foglio reggiano ma non era semplice immaginare che piombasse così in basso: prima dell’atto, minimizzando l’informazione a riguardo; ad atto compiuto, falsificando apertamente la realtà dei fatti. L’uso di tali mezzi certifica in modo ancor più netto quanto sia andata a segno la riparazione. E questa conferma, per certi versi, ci soddisfa ulteriormente.
Infine un grande grazie a tutti i sacerdoti e fedeli presenti, che salutiamo al canto del Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
Il Comitato Beata Giovanna Scopelli