Il diavolo esiste davvero? È solo un’entità simbolica o è un essere reale? Nonostante il chiaro insegnamento della Chiesa in materia, e l’insistenza di papa Francesco nel parlare del diavolo, ci sono ancora pastori, alcuni molto influenti, che diluiscono la realtà di Satana.
L’ultima polemica al riguardo è avvenuta in Francia, con l’aggravante che vi sono coinvolti centinaia di migliaia di giovani e adolescenti.
Padre Matthieu Jasseron è un giovane parroco della diocesi di Sens-Auxerre e un vero influencer sui social, in particolare su TikTok, dove conta più di un milione di followers.
Non è la prima volta che le sue opinioni su questioni legate alla fede si scontrano con gli insegnamenti della Chiesa, il che ha causato confusione in molti dei suoi giovani seguaci. E l’ultima opinione riguarda proprio il diavolo.
In uno dei suoi video su TikTok, il sacerdote ha persino affermato che l’insegnamento tradizionale sul diavolo è come una “storia per bambini” e che quando Gesù appare nei Vangeli cacciando i demoni quello che sta effettivamente facendo è guarire le persone da diversi disturbi.
Il sacerdote influencer è stato fortemente confutato da padre Guy-Emmanuel Cariot, rettore della basilica di Saint-Denys ad Argenteuil ed esorcista della diocesi di Pontoise, attraverso un articolo su Famille chretienne .
Dice l’esorcista: «Il problema, quando nelle chiese non se ne parla più, è che questa realtà riaffiora, spesso venata di errori. Nelle librerie dei supermercati ci sono innumerevoli libri sugli angeli, tutti intrisi di esoterismo e che francamente flirtano con il paganesimo. Quando Dio viene rifiutato dalla cultura e anche dall’insegnamento cristiano, sorgono tutti gli altri dèi».
Va ricordato, aggiunge l’esorcista, che l’esegesi del sacerdote influencer è stata confutata migliaia di volte e particolarmente dai papi, sin dal Concilio Vaticano II.
Padre Cariot ricorda l’insegnamento riassunto nel Catechismo, l’unico che rifletta la vera dottrina della Chiesa riguardo al diavolo.
Innanzitutto, l’esorcista francese insiste nel ricordare che “Dio è innocente rispetto al male” e che “ogni concessione a questa affermazione ci allontana dalla rivelazione cristiana”. Pertanto, aggiunge: «L’origine del male, come raccontato nella storia della caduta originale, esonera Dio da ogni male. Chi potrebbe dire che questa questione non è vitale? Se Dio ha una qualche complicità con il male, cambia tutto il suo volto. Egli si rivela a noi in Gesù Cristo come “agnello innocente”».
In secondo luogo, padre Guy-Emmanuel Cariot spiega un fatto fondamentale: «Il diavolo si rivela come avversario del disegno divino, che è quello di fare degli uomini suoi figli. Il diavolo è soprattutto l’avversario di Dio».
In questo senso, l’esorcista di Pontoise fa notare che Satana viene ad accusare l’uomo di tutti i mali, per far fallire in lui il progetto dell’adozione divina. «Questo è quello che ha fatto con Adamo, quello che ha fatto con successo con Giuda».
«Tutte le sofferenze della Passione sono come le sofferenze di Gesù per Giuda. Sì, il disegno di Dio può essere estinto e annientato dalla sottomissione del cuore umano a suggestioni diaboliche».
Il terzo aspetto che spicca, e che ha molto a che fare con la polemica, è che “il diavolo è una creatura”. L’esorcista mostra che “lontano dai racconti mitologici dell’antichità che ci presentano sempre un principio del male che combatte contro un principio del bene, la rivelazione biblica ci presenta il diavolo come una creatura angelica”.
«La mancanza di fede e di conoscenza del diavolo deriva purtroppo dalla mancanza di attenzione e di insegnamento sul mondo angelico, quel mondo invisibile a proposito del quale nel Credo diciamo che Dio è il creatore. Dio non crea un angelo cattivo. Ogni angelo impegna tutta la sua libertà una sola volta (noi che siamo nel tempo possiamo evolvere nella nostra libertà, non l’angelo). Lucifero, geloso del progetto di adozione filiale degli uomini, rifiuta di servire e viene espulso dal cielo con i suoi angeli», ricorda padre Cariot.
In quarto luogo, l’esorcista sottolinea che “il diavolo è sconfitto”. Per molti questo è un paradosso perché sembra che il male trionfi nel mondo. La realtà è però ben diversa: «La sua sconfitta è totale e la grazia si diffonderà nel mondo”.
Allora perché il male sembra regnare? «Prenderò l’immagine alquanto banale dell’anatra la cui testa è stata mozzata e il cui sistema nervoso continua a muovere le ali o il becco. Il fastidioso potere del diavolo non è certo finito. Ma la porta del cielo è aperta e la salvezza è possibile in Gesù Cristo. Nessuno può più chiudere questa porta. È la base della speranza cristiana così spesso incarnata dai santi nel corso dei secoli. In circostanze spesso infernali, essi sono stati in grado di incarnare la vittoria. Pensate a San Massimiliano Kolbe che cantava i salmi nella sua terribile prigione di Auschwitz e accompagnava con immensa carità i suoi compagni di prigionia fino all’incontro con il loro Creatore. Cosa rimane oggi del nazismo? Niente. Niente. Cosa resta della carità di Massimiliano Kolbe? Dov’è la vittoria? Dove l’amore di Gesù rivelato sulla croce si incarna nel mondo».
Un altro punto che padre Cariot sottolinea è che la liturgia insegna al cristiano l’atteggiamento corretto. Per fare ciò, insiste sul fatto che dal Battesimo il catecumeno è invitato a rinunciare a Satana, non come qualcosa di astratto che rappresenta un male morale, ma come un essere angelico chiaramente indicato da Cristo in numerose occasioni nel Vangelo. Si tratta di rinunciare a Satana per dire di sì a Dio.
«La preghiera cristiana per eccellenza, il Padre Nostro, ci invita nella sua ultima richiesta di essere liberati dal male». Lo ha chiarito lo stesso papa Francesco al punto 160 della Gaudete et exsultate: «Quando Gesù ci ha lasciato il Padre Nostro, ha voluto che finissimo per chiedere al Padre di liberarci dal Maligno. L’espressione qui usata non si riferisce al male in astratto e la sua traduzione più accurata è “il Maligno”. Indica un essere personale che ci molesta. Gesù ci ha insegnato a chiedere ogni giorno questa liberazione perché la sua potenza non ci domini».
Infine, padre Cariot parla della lotta per la libertà. Secondo lui, è illusorio non vedere il diavolo da nessuna parte, ma considera molto pericoloso anche vederlo vittorioso ovunque. «È chiaro che da nessuna parte nelle Sacre Scritture vediamo il diavolo agire direttamente su una decisione umana. È sempre per suggestione che spinge l’uomo a cadere, ma senza di noi non può fare nulla». Comprendiamo, allora, ciò che ci dice san Paolo: «Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio» (Efesini 6, 11-17).
In conclusione, l’esorcista afferma: «Lontano dai miti antichi e dai racconti per bambini, la realtà diabolica è ben attestata nell’opera di salvezza di Gesù Cristo».
Fonte: religionenlibertad.com