Cari amici di Duc in altum, il dibattito su evoluzione e/o creazione sta riscuotendo ampio interesse fra i lettori. Dopo un articolo sul fisico Nicola Cabibbo (qui) è intervenuto l’ingegner Sergio Marra (qui), al quale ha replicato Artuto Viviani (qui). E ora ecco la controreplica di Marra. Buona lettura. Per gli interventi: blogducinaltum@gmail.com
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di Sergio Marra
Caro Valli,
con riferimento all’intervento del signor Viviani del 4 settembre, Evoluzione? Non facciamo di tutta l’erba un fascio, vorrei chiarire per l’ultima volta ai suoi lettori quanto segue per evitare confusione:
1) Il creazionista non prende mai posizioni “aprioristiche, pregiudiziali, recanti persino, talvolta, un qualche sentore di tipo ideologico”; da decenni tutti i creazionisti nascono evoluzionisti, e non può essere diversamente vista la grancassa mediatica, scolastica e televisiva che li sommerge presentando l’evoluzionismo come un dato di fatto assodato alla pari delle equazioni di Maxwell: ve-lo-dice-lascienzah! Il risultato è la notevole diffusione dell’ateismo. Solo in alcune vittime della propaganda nasce (per caso, un libro, un articolo, le parole di un amico), la curiosità di capire meglio cosa c’è dietro le quinte, d’informarsi. In gran parte dei casi questo lavoro porta al rifiuto del dogma evoluzionistico, fatto ormai frequente perfino negli atei: ci vuole veramente molta fede per credere nell’evoluzionismo; o uno stipendio ad esso correlato. Ovviamente non tutti diventano creazionisti. Comunque di aprioristico e pregiudiziale nel creazionista non c’è proprio nulla, è tutto a posteriori e post-giudiziale. Nella mia lettera precedente ho suggerito d’informarsi e ho fornito una significativa bibliografia. Per poter giudicare e scegliere bisogna prima conoscere. La fede può illuminare il percorso, ma gran parte del lavoro lo deve fare la ragione. Se a qualcuno le posizioni risultanti possono sembrare ideologiche forse ciò è dovuto alla tiepidezza delle sue.
2) Non è vero che esiste “una certa evoluzione compatibile con la creazione”, l’affermazione è gratuita e non a caso non descrive questo ipotetico modello; tanto meno lo fanno l’infinità di citazioni dell’articolo indicato, in gran parte generiche e politico-curiali quando non completamente false (“il fatto [dell’evoluzione] può ritenersi sufficientemente certo” sentenzia la defunta Civiltà Cattolica). Confermo quanto già detto: la macro-evoluzione dovuta a mutazioni casuali e selezione naturale, quella che porterebbe dalle molecole all’uomo attraverso crescenti gradi di complessità e grazie alla morte degli inadatti, è completamente incompatibile col cristianesimo.
3) Invito a non fidarsi di qualunque sedicente cristiano ciarli di evoluzione senza prima rispondere alla madre di tutte le domande: Dio ha creato la morte prima di Adamo?
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