di Carlo Maria Viganò
Con grande scandalo per la salvezza delle anime e per l’onore della Chiesa di Cristo, la Conferenza episcopale del Belgio ha approvato e pubblicato un rito di “benedizione” delle unioni omosessuali, contravvenendo sfrontatamente all’insegnamento immutabile del Magistero cattolico, che considera tali unioni «intrinsecamente perverse» e che, come tali, non solo non le può benedire, ma deve anzi condannarle come contrarie alla Morale naturale. La base ideologica di questo rito sacrilego viene indicata nelle parole subdolamente ingannatrici di Amoris lætitia, secondo cui «ogni persona, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto».
Il processo di dissoluzione dottrinale e morale portato avanti dalla setta bergogliana prosegue inarrestabile, incurante del disorientamento che esso provoca nei fedeli e dei danni incalcolabili che arreca alle anime.
È ormai evidente, oltre ogni dubbio, l’assoluta inconciliabilità tra l’insegnamento del Vangelo e le deviazioni di questi eretici, i quali abusano del proprio potere e dell’autorità di Pastori per lo scopo opposto a quello per cui Cristo ha istituito la Sacra Gerarchia nella Chiesa. Ed è ancor più evidente il perverso gioco delle parti che assegna a chi siede in Roma la formulazione di principi eterodossi in contrasto con la dottrina cattolica e ai suoi complici nelle diocesi la loro scandalosa applicazione, nell’infernale tentativo di scardinare la Morale per obbedire allo spirito del mondo.
I vergognosi eccessi di alcuni esponenti della Gerarchia trovano la propria origine in un piano deliberato e voluto dall’alto, che grazie al percorso sinodale vuole rendere autonomo l’episcopato ribelle nel propagandare errori di Fede e di Morale, mentre con autoritarismo impedisce ai Vvscovi fedeli di proclamare la Verità di Cristo.
21 settembre 2022
Matthæi Apostoli et Evangelistæ
Feria Quarta Quattuor Temporum Septembris
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