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Lettera / Comunione sulla lingua. Diritto negato, anche a Lanciano

Caro dottor Valli,

nelle mie peregrinazioni per l’Italia recentemente ho sentito Messa a Lanciano, nel Santuario del miracolo eucaristico. Celebrante molto attento alla liturgia, preparato, bella predica, cosicché al momento della distribuzione dell’Eucarestia mi aspettavo di trovare rispetto per i diritti di Nostro Signore (e pure dei fedeli), secondo le disposizioni della Cei.

Purtroppo mi sbagliavo: prima della distribuzione, con annuncio esplicito, è stato specificato dal sacerdote che in quel santuario la Comunione è distribuita solo sulle mani. A malincuore, ho dunque rinunciato a riceverla.

Impressione ancora peggiore, se possibile, ho ricevuto dopo la Messa: al fondo del santuario, l’altare maggiore presenta l’ostensorio con il Corpo e il Sangue di Cristo dello straordinario miracolo, osservabile perfettamente anche dal retro, ma sul posto non si trovano che dei cubi di legno, a mo’ di sgabelli, senza alcuna possibilità di inginocchiarsi se non sul pavimento. E dire che di spazio ce n’è in abbondanza!

Sconsigliata e disincentivata l’adorazione, se non proibita. Rispetto per la Presenza Reale? In via di rottamazione. E tutto ciò nella diocesi retta da uno dei teologi più ascoltati e celebrati, persino nel luogo stesso di uno straordinario miracolo eucaristico.

Aurelio Brenna

Foto da abruzzoturismo.it


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Aldo Maria Valli:
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