Caro Aldo Maria, ti scrivo / Cronache dal clero. La Carta Papa
di padre Mario Begio
Un anno fa ho avuto un colloquio molto forte col mio vicario zonale, perché voleva che mi vaccinassi. Mi ha portato dei numeri, delle statistiche, degli articoloni cui tributava una fede che da anni il clero non mostra più nemmeno per le Scritture (eccetto quando le traduce a piacimento pur di farsele andare ancora bene). Mi ha citato Draghi e, sinceramente, non ho capito se stesse facendo dell’umorismo, per cui ho riso, perché mi hanno insegnato a compiacere i superiori, che hanno già molte sofferenze da sopportare. Lui però non rideva, quindi non era umorismo, quindi era convinto che le parole di Draghi potessero davvero valere qualcosa per un sacerdote cattolico. Boh. Infine ha tirato fuori la magica “Carta Papa”. Perché negli ultimi duecento anni se dici “Papa” tutti si arrendono. È come in quei giochi di società dove c’è la carta che spariglia tutto: “Uno”, “Merda!” (scusate, ma è il gioco) e gli altri. Poi non ho capito perché davanti al Papa tutti cedono, ma davanti a Cristo no. Mamma me lo aveva spiegato diverso. E niente, siccome io con l’ironia vado forte, ma coi giochi di società no, allora il vicario ha cambiato strategia e ha tirato fuori la nota della Santa Inquisizione in favore dell’aborto. Cioè, non in favore dell’aborto, ma che qualche decina di aborti per un vaccino efficacissimo che protegge da una pandemia che uccide tutti si può pure tollerare (evviva i martiri per la patria globale!). L’hanno chiamata partecipazione remota, o cose simili. Non so voi, ma trovo meno volgare “merda!” di questo “partecipazione remota”. Alla fine comunque mi ha convinto, perché altrimenti mi toglieva l’8 x 1000.
Ora è passato un anno: il vaccino non è efficacissimo, la pandemia non ha ammazzato tutti quelli che diceva di ammazzare (i morti con Covid recuperano sulla destra i morti per Covid), in compenso io non conto più i tumori, gli acciacchi, le pericarditi e i malori improvvisi soprattutto tra giovani adulti di mia conoscenza. E allora vorrei avere il coraggio di interpellare il vicario e di fargli una domanda alla quale non riesco a trovar risposta, e nemmeno la Carta Papa mi è di aiuto: ma quelli che ancora si accaniscono nel raccomandare queste punture nonostante non siano sperimentate, non siano efficaci, ci siano molti eventi avversi segnalati e le morti per tutte le cause aumentino vertiginosamente, questi fanno loro pure “partecipazione remota” a qualcosa? O nel loro caso è proprio istigazione a delinquere e basta?
E mi fermo qui. Per oggi.
4.continua
Le precedenti Cronache dal clero di padre Mario Begio sono state pubblicate qui, qui e qui