di Fabio Battiston
Tra i molteplici temi ed argomenti che il cattolicesimo modernista ha da tempo messo in soffitta figura certamente quello degli angeli. Nei ricordi di chi ha più di cinquanta o sessant’anni (come chi scrive) affioreranno forse i momenti in cui ci insegnavano a pregare “Angelo di Dio che sei il mio custode” o quelli in cui ascoltavamo da sacerdoti e catechisti – nelle omelie domenicali o a dottrina – come queste entità spirituali della creazione divina combattessero per noi, e con noi, l’epica battaglia contro i demoni e il loro capo: Lucifero.
C’è ancora traccia di tutto ciò nella Chiesa? Quanta parte dell’insegnamento dottrinale e pastorale è dedicato oggi a questo aspetto della vita cristiana? Favole per bambini, diranno in molti (non certo i lettori di Duc in altum); è ben altro ciò di cui deve occuparsi la Chiesa nel mondo moderno!
Sarebbe interessante fare una ricerca per capire quale importanza e ruolo l’angelologia (la dottrina sugli angeli) riveste ai nostri giorni, non solo per il clero cattolico e i laici impegnati nell’evangelizzazione ma anche per ciascuno di noi. Personalmente ritengo che i risultati sarebbero sconfortanti e, in fondo, non sarebbe cosa di cui sorprendersi. Quanti credenti ad esempio, nel 2022, sanno cosa sono i Novissimi?
Ben vengano, dunque, iniziative che possano suscitare nuovo interesse su questi custodi dell’esistenza umana, ridando finalmente voce a un preziosissimo insegnamento. Un patrimonio dottrinale e spirituale che il modernismo imperante nel cattolicesimo odierno vuol rinchiudere in soffitte ammuffite ove seppellire una tradizione e un magistero da dimenticare per sempre.
È quindi con grande soddisfazione che va salutata l’iniziativa editoriale promossa dall’associazione Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP). Per i tipi delle edizioni Cantagalli è stato infatti pubblicato L’Angelica milizia. Gli angeli nel panorama attuale della Chiesa e del mondo. Il libro, uscito nel 2021, propone una raccolta di scritti del professor Plinio Corrêa De Oliveira (1908-1995), fondatore di TFP, uno dei maggiori esponenti del pensiero cattolico contro-rivoluzionario nonché storico, politico e filosofo tra i più significativi nel panorama culturale brasiliano e internazionale. L’opera, magistralmente curata dal professor Julio Loredo, presidente della sezione italiana di Tradizione, Famiglia e Proprietà, contiene una corposa ancorché non completa raccolta di scritti di De Oliveira dedicati ai temi dell’angelologia (i materiali ancora da pubblicare sono infatti vastissimi).
Il 16 novembre scorso, a Roma, il libro è stato presentato dal curatore nella sede di TFP Italia.
Molto è stato detto e scritto sulla vita, il pensiero e le opere di Plinio Corrêa De Oliveira, e non è certo tema del presente contributo soffermarsi su questo. Per inquadrare il personaggio basterà citare l’incipit dell’introduzione all’opera, redatta da Loredo: un “Crociato del XX secolo”; era questo il titolo di un’autorevole biografia (1996) scritta su di lui da Roberto De Mattei, uno degli intellettuali italiani più vicini al pensiero del filosofo paulista. Anche lo scrittore Rino Cammilleri non esitò a definire Oliveira “capo della crociata del XX secolo”. Appellativi quanto mai appropriati solo pensando a come l’intera esistenza di De Oliveira sia stata dedicata – in Brasile e in tutto il mondo – alla difesa e alla diffusione del cattolicesimo, della sua dottrina e tradizione, contro i plurisecolari assalti che ne hanno minacciato l’esistenza, dalla riforma luterana fino ai nostri giorni.
Resta ancora da citare, prima di tornare all’Angelica milizia, l’opera capolavoro di Plinio Corrêa De Oliveira Rivoluzione e contro-rivoluzione (1959).
Ed ora uno sguardo sull’opera presentata dal professor Loredo.
Il titolo e sottotitolo del libro, L’angelica milizia. Gli angeli nel panorama attuale della Chiesa e del mondo, offrono già ambito e misura in cui si muove il pensiero (ma anche le intuizioni e le congetture) di De Oliveira nel suo viaggio tra questi esseri spirituali. Da un lato il concetto di una “angelologia militante” cui De Oliveira affianca la propria militanza, autodefinendosi un “cattolico combattente”. Dall’altro l’estrema attualità – sia nella contemporaneità vissuta dall’autore che nella realtà del cattolicesimo dei nostri tempi – di una dottrina troppo spesso tenuta ai margini (se non addirittura reietta e dimenticata) nella Chiesa, nelle sue liturgie e insegnamenti. L’angelologia militante viene vista dall’autore come elemento decisivo nell’azione contro il maligno, come risposta angelica contro tutte le rivoluzioni (protestante, francese-illuministica, marxista-comunista) e le dittature che hanno insanguinato gran parte del XX secolo. Oliveira non ha potuto vivere, se non nei primi decenni post-conciliari, la paurosa e rapidissima rivoluzione modernista, neopagana e anti cattolica di cui siamo oggi testimoni, ma si può però esser certi che anche contro di essa – ulteriormente aggravata dalla presenza delle sue numerose metastasi all’interno della Chiesa – avrebbe invocato e pregato per l’intervento della milizia e dei suoi spirituali rappresentanti.
Il professor Loredo, nel suo sapiente lavoro di raccordo e cucitura del pensiero di De Oliveira, ci propone una visione del filosofo brasiliano nella quale è necessario contrapporre al male un “tipo umano alternativo”. Questa persona, anche per tramite della fede-dottrina angelologica, si rende strumento del bene nella battaglia da compiere contro i secolarismi d’ogni tempo. Amore e devozione per gli angeli: questo il messaggio per i credenti che vogliano essere autenticamente controrivoluzionari. Ma la dottrina non basta; nella sua concezione Plinio Corrêa definisce uno scenario nel quale la realtà angelica – connotata dalla triade esistenza, natura ed azione – deve guidare l’uomo a un’analoga consapevolezza in cui coniugare la fede nella dottrina con l’azione pratica in difesa della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Gli alleati in questo combattimento esistono e sono numerosissimi; sono loro: gli angeli.
Diverse e tutte interessanti le tematiche trattate nell’opera, come pure i concetti che ne sono alla base. Tra i vari argomenti troviamo aspetti rilevanti non solo sul piano dottrinale ma anche su quello della loro estrema attualità rispetto alla temperie ecclesiologica che stiamo attraversando. Ecco alcuni esempi. Gli angeli: esistenza, natura ed azione; La Gerarchia angelica; La caduta degli angeli nella guerra angelica; Angeli e demoni nello scontro tra rivoluzione e contro-rivoluzione; Gli angeli custodi; Società angelica e società umana.
L’Angelica milizia è anche, e a pieno titolo, un trattato teologico. Lo dimostra, tra l’altro, l’autorevole prefazione di don Renzo Lavatori, membro della Pontificia Accademia di Teologia e docente emerito di Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre università ecclesiastiche di Roma.
Plinio Corrêa de Oliveira, un uomo, un cattolico, forse d’altri tempi? I suoi angeli una nostalgica rimembranza di una fede infantile e ormai dimenticata? La sua fede, come molti sacerdoti e laici direbbero oggi con disprezzo, un’ostentazione divisiva e lacerante? La mia risposta è ovviamente un no gridato in faccia al pensiero unico cattolicamente corretto. Ma la risposta più vera possono darla alcune parole di Plinio Corrêa tratte dal suo già citato capolavoro Rivoluzione e contro-rivoluzione: “Noi apparteniamo alla scuola dell’onore. Di conseguenza, per noi è alla luce dell’onore che tutte le virtù hanno luce, e senza l’onore, le virtù sono prive di luce. Perciò consideriamo la lotta della Contro-Rivoluzione contro la Rivoluzione come una lotta dell’onore contro il disonore”.
È di questi uomini, e di questa fede, che abbiamo bisogno oggi. Qui e ora!
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