Carissimo Aldo Maria,
ancora una volta ti ringrazio per la fede cristiana che testimoni con il tuo blog Duc in altum. Sei un punto di riferimento per tutti quei fedeli cattolici abbandonati dalla gerarchia (non dalla Chiesa) quasi fossero appestati solo perché, in piena coscienza e sostenuti dalla fede, si richiamano alla Tradizione cattolica, in specie alla Santa Messa di sempre. E in questo sacro rito trovano alimento spirituale per la mente e per il cuore.
Permetti di rivolgermi in particolare a Giovanni, del quale ho appena gustato la lettera.
Caro Giovanni, grazie per aver aperto il tuo cuore in difesa prima di tutto della autentica Tradizione cattolica e poi dei due meravigliosi sacerdoti don Alberto e don Stefano e della loro viva comunità che come ben hai detto non si ferma a Vocogno.
Vedi. Io abito a Monselice, in provincia di Padova, eppure mi sento un parrocchiano di don Alberto e di don Stefano e un membro di quella comunità in cui tu fin da piccolo hai avuto la grazia di ricevere e vivere la fede.
Ho una certa età, per cui nella fanciullezza ho vissuto la Messa tradizionale anche come chierichetto. Dopo molti anni e molto studio, nonostante i molteplici servizi in parrocchia, in vicariato e in diocesi, ho riscoperto la messa data lungo i secoli da nostro Signore attraverso i suoi santi. Ho versato lacrime di commozione ed ho ritrovato me stesso. Da allora seguo tutte le domeniche la Santa Messa celebrata da don Alberto e partecipo da alcuni mesi con vivo interesse agli incontri di Dottrina cristiana, ma quella vera, non quella liberale di adesso.
La notizia di quanto sta accadendo mi ha fortemente amareggiato e turbato. Tuttavia la speranza è certa, come dice san Francesco, perché “loro hanno le chiese, noi la fede”, come diceva in situazione analoga (oggi è peggio) un grandissimo santo: Atanasio, che quasi da solo, anche contro il papa, ha difeso e salvato la cattolicità.
Coraggio, quindi. Siamo nelle mani di Gesù e in quelle di Maria. Non venga mai meno la fede, perché, come ha detto domenica don Alberto, tutto passa, ma resta sempre, ieri, oggi e domani, Cristo Re e Signore nostro.
Un fraterno abbraccio
Angelo
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