Cari amici di Duc in altum, se la Corte costituzionale ha pensato bene di affermare che “sono state ritenute non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario”, io non ho nessuna difficoltà a ribadire che la mia coscienza continua a ritenere non irragionevole né sproporzionata la scelta di infischiarmi bellamente di ciò che dice la Corte. Da quell’organismo, facente parte del sistema, non poteva arrivare niente di diverso da ciò che arrivato. Quindi avanti con la resistenza e l’obiezione di coscienza. Come l’amico Massimo Viglione ben argomenta nell’articolo che qui vi propongo.
A.M.V.
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di Massimo Viglione
“Sentenza del 01/12/2022: la Corte Costituzionale salva l’obbligo vaccinale”.
Questo è più o meno il ritornello che tronfiamente riportano, oggi 2 dicembre, tutti i giornali e le agenzie di informazione in Italia.
In realtà, anche un profano di Diritto come chi scrive riesce a percepire il fatto che non c’è, nel commento di accompagnamento, una palese dichiarazione, nero su bianco, della legittimità giuridica dell’imposizione, da parte di un governo, dell’obbligo vaccinale a tutta la popolazione; bensì sono espressi giudizi di merito favorevoli e giustificanti l’operato in materia sanitaria (con la relativa legislazione ovviamente) del governo Conte e soprattutto del governo Draghi.
Tuttavia queste sottigliezze, messe in rilievo da alcuni (Cesare Sacchetti e altri), pur non essendo false in sé, sono, per l’appunto, sottigliezze. Ciò che in realtà conta, e che i giudici della Consulta sanno molto bene – come sanno molto bene tutti i rivoluzionari e sovversivi di tutti i tempi – è che non contra la lettera, bensì lo spirito che essa emana e diffonde, determinando le scelte politiche e quindi la storia dei popoli.
Per fare un esempio eclatante e classico, è esattamente ciò che è avvenuto con il Concilio Vaticano II: al di là della pedissequa lettura ed esegesi dei testi (in cui ci si arrabatta stancamente da sessant’anni), ciò che è rimasto è la dissoluzione interna alla Chiesa che essi, al di là di quello che precisamente dicono, hanno provocato e provocano. Ovvero, il celeberrimo “Spirito del Concilio”, come la scuola di Bologna ha sempre sottolineato con somma gioia.
Lo stesso dicasi appunto dello “spirito del vaccino”. Questa sentenza – improvvidamente e con fanciullesca (ci chiediamo, però, fino a che punto innocente) ingenuità richiesta – è pienamente sovversiva non per le precise parole o perché la Corte costituzionale eserciti il potere esecutivo (come altrettanto ingenuamente qualcuno ha fatto notare pensando di poter continuare a vivere tranquillo), ma perché il potere esecutivo ne ha bisogno per creare il clima che permetterà – magari non appena faranno arrivare una nuova “pandemia” (vera o presunta) – di porre in essere l’obbligatorietà.
E non serve dire che gli organi corrispondenti degli altri Paesi europei hanno sentenziato in maniera differente. Solo i ciechi mentali possono non aver ancora capito che, in tutto quanto di folle e totalitariamente anti-umano sta avvenendo dal febbraio 2020 in poi, l’Italia costituisce il paese capofila della sperimentazione sociale di massa del progetto di quel trans-umanesimo globalista ancora rivendicato di recente da Klaus Schwab all’ultimo G20 di novembre (a che titolo era presente e perché aveva diritto di parola?) e quasi quotidianamente ribadito dagli altri esponenti della medesima élite (da Gates a Musk). Inoltre, se anche altri Stati europei hanno preso provvedimenti simili, lo hanno fatto però in maniera differente da quella dei due governi italiani precedenti l’attuale e, soprattutto, sono decaduti una volta terminata la fatidica emergenza sanitaria, a differenza appunto di quanto accaduto (e ancora accade) in Italia.
Pertanto, possiamo affermare che porre la speranza della pratica della Giustizia nella Corte costituzionale italiana è come ricorrere al lupo per salvare le pecore.
Invito i lettori a porsi le seguenti domande e a rispondersi in piena onestà:
Cosa credete che deciderebbe la Consulta se fosse richiesta di giudizio sulla legittimità dell’imposizione, a tutela della salute pubblica, del passaporto verde?
Cosa credete che deciderebbe la Consulta se fosse richiesta di giudizio sulla legittimità dell’imposizione, a tutela della salute pubblica, di un microchip cutaneo?
Cosa credete che deciderebbe la Consulta se fosse richiesta di giudizio sulla legittimità dell’imposizione governativa dell’obbligo scolastico fin dai tre mesi di vita del neonato, come previsto nel programma politico del Partito democratico alle ultime elezioni?
Cosa credete che deciderebbe la Consulta se fosse richiesta di giudizio sulla legittimità dell’imposizione di sottrazione dei figli minori a quei genitori che si rifiutassero di vaccinarli (e vaccinarsi)?
Al contrario, cosa credete che deciderebbe la Consulta se fosse richiesta di giudizio sulla legittimità della pretesa, da parte di tutti noi, dell’imposizione di dichiarazione scritta sui prodotti alimentari dell’uso di insetti nel cibo in vendita?
Se in tutti i quesiti precedenti risponderebbe sicuramente favorevolmente, possiamo essere certi che sull’ultimo quesito risponderebbe negativamente.
“Ma così si fa il processo alle intenzioni!” griderà subito qualcuno. In realtà, se vogliamo essere veramente onesti con noi stessi, non possiamo negare di essere pienamente consapevoli, nel nostro cuore, che qui si sta solo esprimendo la realtà della situazione politica, giuridica, mediatica e culturale dell’Italia odierna. Ovvero di un paese che ormai ha di fatto privato i suoi cittadini di ogni tutela giuridica e politica, precipitando ogni giorno di più nel peggiore totalitarismo, i cui esiti potrebbero ben presto mostrarsi molto più ferocemente terribili di quelli “classici” del XX secolo.
Lo Stato italiano, per quel poco che in apparenza rimane, è oggi una colonia i cui politici sono servi di forze straniere dominanti (inutile dire che lingua parlano queste forze) e dei poteri della super-finanza globalista e anti-umana. L’intera classe politica, senza esclusioni, è stata complice di tutto quanto avvenuto dal febbraio 2020 in poi e lo è ancora oggi, specie dinanzi alle morti quotidiane e agli immensi danni alla salute delle persone a causa della vaccinazione di gregge imposta.
Le cose non sono affatto cambiate con il nuovo governo di centro-destra. Senza dilungarsi troppo sul presente, bastano due veloci considerazioni a chi ha ancora un intelletto libero in uso: la mancata promessa di annullare le multe per gli ultracinquantenni non vaccinati e l’invio, appena procrastinato fino al dicembre 2023, di armi e soldi all’Ucraina, mentre i nostri terremotati vivono da anni al gelo nelle casette sotto la neve o mentre mancano i fondi per gli ospedali, per le scuole, per sovvenire alle famiglie in difficoltà vera, specie con lo spaventoso aumento dei prezzi di prima necessità degli ultimi mesi. E sorvoliamo sulle promesse di commissioni d’inchiesta sulla politica sanitaria dei due governi precedenti: come non capire che lo spirito della sentenza della Consulta serve anche a smorzare il clima di minimale richiesta popolare di giustizia?
Potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario, con il loro garante, insieme all’intero mondo mediatico e d’informazione e dell’intellettualità che fa da zerbino al sistema, sono tutti schierati dalla stessa parte, quella della schiavitù e della progressiva affermazione della politica trans-ecologica e trans-umana.
Capire questo, totalmente e in profondità interiore, è il primo passo per costruire una minima speranza di reazione. Se salvezza potrà mai esserci, verrà solo da Dio. Ma noi dobbiamo fare la nostra parte (“La Grazia richiede la natura” o, se preferite, “aiutati che Dio ti aiuta”), e il primo passo in tal senso è la disobbedienza di popolo a qualsiasi altra imposizione sanitaria, anti-umana, trans-umana o (trans)ecologista da parte di qualsiasi governo.
Solo la negazione di fatto della volontà di vaccinarsi (o continuare a vaccinarsi) da parte della maggioranza degli italiani potrà servire a fermare il regime in atto: poche persone possono infatti venire costrette con la forza, molte possono ancora essere costrette con l’arresto o la perdita del lavoro: ma decine di milioni di persone che dicono “no!”, “basta così!” divengono una forza dirompente.
Per questo occorre smettere di avere ogni forma di fiducia verso le istituzioni e i politici. Tutti, nessuno escluso (e anche se ci fosse qualcuno che la pensa bene, solo per il fatto di militare in uno dei partiti classici diviene inutile e, volente o nolente, complice del sistema). Compresi quelli dell’attuale governo di centro-destra. Anzi, questi per primi, perché sono i più ingannatori.
Può darsi che questo governo non applichi l’obbligo. Forse…
Ma quando cadrà e tornerà Draghi, o chi per lui, non vi sarà più nulla da fare. Quando cadrà? Quando ci faranno piombare addosso la prossima pseudopandemia. Secondo un déjà vu.
Allora, o la Meloni e suoi boys si adegueranno, o saranno cacciati. E, conoscendo quello che hanno fatto negli scorsi tre anni, non vi possono essere dubbi sul fatto che tenteranno di adeguarsi per restare al potere. Come la vicenda delle multe e quella delle armi e dei soldi all’Ucraina già indicano chiaramente.
Occorre smettere di seguire tutti gli intellettuali che appoggiano questo governo, a partire da quelli più cattolici, perché sono i primi a ingannarsi e a ingannare il mondo di cui sono riferimento e a istigare l’obbedienza al suicidio di popolo. E questo vale per tutti, chiunque siano, senza peana a “idoli” che vantano una fiducia malriposta. Occorre smettere di farsi ciechi per non vedere la realtà per quella che è, le persone per quello che hanno dimostrato di essere, ormai in maniera palese.
Occorre smettere di seguire media, giornalisti e docenti asserviti, medici ed “esperti” di ogni genere, e soprattutto la televisione: tutti costoro e il loro strumento sono gli artefici dell’incantesimo di massa in atto. Sono il vero potere dei dannati che guidano oggi il mondo occidentale.
Occorre di contro seguire, dare fiducia e sostenere nelle loro attività pubbliche e nelle loro associazioni e iniziative concrete coloro che fin dall’inizio hanno assunto la posizione giusta perché hanno compreso subito la realtà accadente, e non hanno taciuto, e l’hanno denunciata; quella realtà che oggi è palese dinanzi agli occhi di tutti. Se non ci si decide a compiere questo passo, ci si destina al microchip, agli insetti, alla carne sintetica, alla vaccinazione sine die, alla miseria, alla fame e al freddo del trans-ecologismo, al trans-umanesimo adveniente.
Occorre capire una volta per tutte, cos’è lo “spirito” (con la s minuscola) rivoluzionario, ovvero l’antitesi dello Spirito di Dio: lo spirito del vaccino appunto, speculare a quello del Concilio, che ha prodotto un clero in grandissima parte succube e servo di questa infernale società destinata alla morte. E pure al vaccino.
Ma di questo parleremo un’altra volta.