di Investigatore Biblico
Ne abbiamo visti di errori di termini, ultimamente, nella traduzione Cei 2008.
Nel caso di questo articolo, invece, in cui analizziamo il versetto 2 del Salmo 147, ci troviamo davanti a un versetto mozzato, letteralmente troncato. E in quanto mozzato nel testo, diventa mozzato nel suo significato.
Andiamo ad analizzarlo.
CeiI 1974: “Lodate il Signore, è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a Lui conviene” (Sal 147,2)
Vulgata: “Alleluja. Laudate Dominum, quoniam bonus est psalmus; Deo nostro sit jucunda, decoraque laudatio” (Sal 147,2)
Cei 2008: “È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode” (Sal 147,2)
Per comprendere meglio lo stravolgimento immotivato della Cei 2008, prendiamo in esame il testo ebraico traslitterato: “Ki tov zammerah Elohènu, ki na’im na’wat tehillah”: “Lodate il Signore, perché è bene inneggiare al nostro Dio, perché è soave, a lui gradita la lode”.
In primis, nella nuova versione (Cei 2008) è stato omesso (cancellato!) l’incipit del Salmo, ovvero: “Lodate il Signore”, presente sia nel testo originale ebraico sia nella Vulgata e nella Cei 1974.
Pertanto, senza mezzi termini, il versetto è stato mozzato, segato, amputato, o come preferiamo dire: a voi il termine più congeniale.
Secondo, l’espressione “gradita la lode”, che in ebraico è “na’wah”, (“gradevole”, “conveniente”), sparisce grazie ad altra magia della nuova traduzione. Il grande e geniale update.
In sostanza, il pool di traduttori (o cosca?) Ccei 2008 stravolge (o distrugge?) completamente il versetto in questione, riducendolo in modo banale.
Torno a insistere sulla necessità di rispettare la Parola di Dio in continuità con la tradizione secolare di chi ha tradotto, con solerzia, cercando di rispettare e amare il lascito di quel testo. Come facciamo a fidarci di una traduzione così sommaria e piena di errori grossolani?
La mia voce è solo di un poveretto che cerca di evidenziare questo grossissimo problema, che sta alla base di ogni deviazione.
Possiamo discutere di mille argomenti, in seno alle questioni di Chiesa, e molte diatribe sono in atto e corrette. Ma se, scusate l’eufemismo, sputtaniamo la Bibbia in questo modo, come possiamo pensare di seguire una via diritta?
Prego Dio che in futuro qualcuno riprenderà le redini e rimetterà a posto ogni cosa, a partire dal testo, fino a tutte le storture ideologiche che ogni cattolico è costretto a subire, consapevole e inconsapevole.