Jimmy Lai (pseudonimo di Lai Chee-Ying) trascorrerà il suo terzo Natale in cella. Imprenditore ed editore di Hong Kong, si trova in carcere per aver partecipato alle proteste pro democrazia. La condanna a cinque anni e nove mesi è stata decretata dopo che le autorità lo hanno dichiarato colpevole di frode per una violazione contrattuale riguardante un affitto risalente agli anni Novanta.
Lai, settantacinque anni, è il fondatore del tabloid Apple Daily, il giornale più letto di Hong Kong, poi chiuso dalle autorità circa un anno e mezzo fa. Apple Day era rimasto il solo quotidiano di Hong Kong con una posizione apertamente critica nei confronti del governo della città e del regime cinese. La chiusura è arrivata dopo una serie di atti di repressione che hanno portato anche all’arresto di Lai, del direttore responsabile e di parte della dirigenza, oltre che al blocco di tutti i fondi economici a disposizione del giornale.
Lai rischia di essere condannato all’ergastolo per l’accusa di aver violato la controversa legge sulla “sicurezza nazionale” di Hong Kong, quella che dal 2020 ha dato alla Cina, e quindi al partito comunista, un maggior controllo sulla città.
Ora dagli Stati Uniti è partita un’iniziativa per portare a Lai un poco di consolazione. Alunni di scuole cattoliche gli stanno inviando lettere e cartoline.
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Un Cristo sofferente pende dalla croce, magro ed emaciato. È disegnato a matita, l’unico mezzo disponibile in una piccola cella all’interno della prigione Stanley di Hong Kong. Un’altra immagine raffigura Nostro Signore abbandonato, con indosso una corona di spine. Il sangue sgorga dalle sue mani, dai suoi piedi e dal costato squarciato. La Beata Vergine Maria, con i capelli biondo oro e una luce che si irradia dalla sua testa, è raffigurata con il capo chino.
Questi sono alcuni dei disegni fatti da Jimmy Lai in carcere, mentre attende un processo il cui esito secondo molti è già stato deciso.
Un magnate dei media che avrebbe potuto facilmente trovare un rifugio sicuro in lidi lontani è invece in carcere, in rappresentanza della gente che vive in un paese in cui si è deciso di mettere a tacere uomini e donne che difendono la verità.
In questi giorni Lai, che trascorrerà il terzo Natale da solo in una cella, sta ricevendo supporto e consolazione dalle lettere che gli scrivono gli studenti. “Postcards for Jimmy” è una campagna che April Ponnuru ha avviato insieme ai suoi colleghi del Committee for Freedom in Hong Kong Foundation, organizzazione dedita all’aiuto dei prigionieri politici detenuti a Hong Kong.
Le scuole cattoliche americane che partecipano al progetto stanno inviando lettere e cartoline che mostrano il disegno del Cristo crocifisso realizzato da Lai. Come sottolinea Ponnuru, l’invio di questi messaggi è una “meravigliosa opportunità per compiere un’opera di misericordia corporale e rendersi conto degli enormi sacrifici che le persone stanno facendo ancora oggi per obbedire alle loro coscienze.
Anche i più piccoli partecipano all’iniziativa. Bambini di tre anni della scuola materna cattolica di St. Luke nel Garden State hanno disegnato un cane, un gatto o dei cuori.
Altri alunni hanno portato i loro disegni in chiesa e, prima di inviarli a Hong Kong, li hanno deposti sull’altare. Poi, durante la Messa, si è pregato per Lai.
Inviare cartoline e lettere a Jimmy Lai è un modo per fare entrare un raggio di luce e di speranza in una cella. “I prigionieri politici spesso temono di essere dimenticati – dice Ponnuru – quindi mi piace pensare che quando Jimmy riceve questi messaggi dai suoi fratellini e sorelline nella fede viene consolato e incoraggiato a continuare la lotta”.
“Jimmy Lai testimonia il potere della fedeltà. Ha fatto la cosa giusta invece della cosa facile, e questo ha richiesto grande coraggio e ha comportato un enorme costo in termini personali. Molti non capiranno la sua scelta di soffrire piuttosto che piegarsi alla volontà di chi detiene il potere. Ma i cristiani apprezzano particolarmente il fatto che i luoghi più umili del mondo possano essere i più importanti. Nella sua umiltà, dalla sua cella di prigione, Jimmy sta testimoniando la verità in un modo incredibilmente potente”.
Chi desidera partecipare, può inviare un’e-mail al Committee for Freedom in Hong Kong Foundation all’indirizzo postcard@thecfhk.org
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Fonte: ncregister.com
Nell’illustrazione sopra il titolo, uno dei disegni realizzati in cella da Jimmy Lai