di Paolo Gulisano
L’Inghilterra è da quasi cinque secoli un laboratorio dal quale sono usciti una serie di incubi: eresia neopagana e stregonesca di Elisabetta I, Rivoluzioni industriali, darwinismo, malthusianesimo, marxismo (Marx visse ed elaborò la sua ideologia a Londra), capitalismo sfrenato, fabianesimo, Massoneria, fino al transumanesimo. A fronte di questi mali spaventosi si formarono fin dal XVI secolo gli anticorpi spirituali, da san Tommaso Moro e i Martiri trucidati dalla Riforma fino ai grandi intellettuali convertiti degli ultimi due secoli, da John Henry Newman a G.K. Chesterton.
Il cattolicesimo inglese è stato forgiato nel fuoco delle prove più dure, e nella Chiesa in Inghilterra troviamo figure straordinarie, modelli di vita per i tempi difficili in cui viviamo.
Esattamente cento anni fa, il 27 gennaio del 1923, nasceva nel Lanchashire Margaret Mary Mathers, divenuta Madre Maria Maddalena del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria. Era nata in una famiglia cattolica, e tra i suoi avi c’è da ricordare la figura luminosa di san John Wall, sacerdote francescano, morto martire per la fedeltà alla Chiesa cattolica nel 1679.
Il padre di Madre Maria Maddalena fu terziario francescano. Sua madre le instillò l’amore al Cuore di Gesù e di Maria, e questo amore l’animò per tutta la vita.
Marie, come veniva chiamata in famiglia, da piccola frequentò la chiesa di San Giuseppe, a Leigh, tenuta dai padri gesuiti, presso i quali andava a confessarsi. Ebbe una solida educazione catechistica e imparò ad amare la Chiesa sull’esempio dei martiri inglesi.
All’età di diciassette anni Marie entrò nel monastero carmelitano di Lisieux, in Francia, dove alcuni decenni prima era vissuta santa Teresa del Bambino Gesù. Fu un’esperienza di gioia. In monastero prese il nome di Marie Clare e conobbe due sorelle di santa Teresina, ancora viventi, cioè suor Celina e suor Maria, e da loro apprese fatti inediti circa la vita di santa Teresina. Dopo un certo periodo di permanenza nel monastero, però, Marie Clare dovette uscire perché si ammalò di polmonite e la badesssa le disse che non era volontà di Dio continuare quella vita, consigliandola di dedicarsi alla cura dei malati nel mondo.
Tornata nel mondo, Marie dedicò quindi la sua vita agli ammalati. Dopo la preparazione universitaria, secondo l’ordinamento inglese, diventò infermiera con diversi titoli.
Lavorò nell’ospedale femminile di Liverpool (Hospital for Women) dove salvò tanti bambini dall’aborto. Quando era l’ora stabilita per fare l’aborto, dal momento che era diventata caposala, suscitava una ribellione delle infermiere da lei coordinate, e così l’aborto veniva impedito. Rischiava la sua carriera, ma nonostante ciò, sebbene l’ambiente non fosse cattolico, fu sempre rispettata. Qualcuno le aveva obiettato che così facendo violava la legge. Ma lei rispondeva che la Legge di Dio viene prima di quella degli uomini. Un giorno rimproverò il primario, dicendogli: “Stia attento, perché non sfuggirà alla giustizia divina”. Qualche giorno dopo il primario, lavorando sul tetto del proprio garage, cadde e si infortunò la mano con la quale operava le interruzioni di gravidanza. Da quel giorno non fu più in grado di continuare a esercitare la sua professione e a provocare aborti.
Sposatasi negli anni Cinquanta con un protestante scozzese, ma rispettoso delle convinzioni religiose della moglie, ebbe due figlie.
Una volta tornata a vivere nel mondo, Marie fu tentata dalla seduzione di questo, e il demonio – come ebbe modo di raccontare – cercò di farla cadere nella propria rete. Per questo motivo, quando più tardi emise i voti, scrisse nel suo Diario che intendeva vivere una vita di pentimento imitando la Maddalena del Vangelo.
Il Signore la tolse dalla rete del peccato, che lei ripudiò. Aveva intanto iniziato una corrispondenza con Padre Pio da Pietralcina, che le aveva detto che la Madonna le avrebbe mandato qualcuno a indicarle la via che doveva seguire per assecondare la volontà di Dio.
Nel 1971 ebbe un grave incidente: venne investita fuori dall’ospedale, e mentre era in fin di vita, in rianimazione, venne visitata e confortata da un frate. Solo in seguito l’infermiera si rese conto che si era trattato di Padre Pio, morto tre anni prima. Guarì completamente, ed ebbe sempre modo di testimoniare che Padre Pio era stato il miglior medico che avesse mai incontrato.
Nel 1986 Margaret perse il marito. Ciò le fu causa di dolore, ma la Madre di Dio la preparava a seguire mediante il dolore e la sofferenza suo Figlio Gesù nella vita consacrata, e la liberò dagli impedimenti terreni, anche quelli umanamente più sacri come il matrimonio.
In questo cammino di sequela ricevette diverse condizioni di Grazia. La Madonna diventò una presenza sempre più significativa nella sua vita, e anche sempre più reale. Ebbe modo di ricevere da lei dei messaggi. La Madre di Dio chiese talvolta a Madre Maria Maddalena di pregare e offrire la sua sofferenza per Giovanni Paolo II, perché – diceva – “è circondato da nemici”.
Madre Maria Maddalena venne diverse volte in Italia. Andava ad Assisi, ma anche in altri luoghi, per esempio a Montichiari, dove era apparsa la Madonna a Pierina Gilli, e lì si manifestò anche a lei. Le chiese se accettava di essere coronata di spine, e la coronazione significava che Madre Maria Maddalena diventava partecipe in modo speciale della Passione di Gesù.
La Madre ebbe diverse altre manifestazioni del soprannaturale. Più di una volta san Francesco le parlò quando lei si recava a venerarlo presso la sua tomba ad Assisi. Si avvicinò così alla spiritualità francescana, andando alle fonti del carisma di Francesco, in anni in cui cominciava a diffondersi una visione annacquata ed ecologista del francescanesimo. Lei invece si rivolse al santo delle stimmate, dell’identificazione totale con Cristo, così come aveva fatto Padre Pio.
Madre Maria Maddalena dopo la morte del marito aveva emesso i voti di castità, povertà e obbedienza in modo privato, poi davanti alla Madonna che le era comparsa alla Porziuncola. Infine Madre Maria Maddalena rinnovò i voti in forma privata nella basilica di santa Pudenziana a Roma.
C’era molta gente. La Madre era in estasi. Furono scattate delle foto, ma stranamente non riuscirono. L’ex infermiera che aveva aiutato a nascere tanti bambini, e salvato tante vite, iniziò così la vita religiosa, e incominciò a salvare non solo corpi, ma anche anime.
Si stabilì a San Giovanni Rotondo, all’ombra del grande santo. Anzi, alla sua scuola. Su di lui ebbe a scrivere: “Padre Pio era certamente un buon discepolo alla scuola di Gesù. La vita intera di Padre Pio era una lotta continua per imitare il divino Maestro, per diventare mite. E cosa dire delle sue maniere rudi? Padre Pio era consapevole di avere un carattere così schietto, aperto e spontaneo da apparire aspro. Era ciò che la madre gli aveva dato, come era solito dire, e per tutta la vita cercò continuamente, con l’aiuto di Gesù e Maria, di frenarlo (…). Mediante la sua mitezza, Padre Pio ereditò la terra. Ne sono una prova le folle che si accalcano alla sua tomba. Quanto poco desideriamo un’abbondante eredità! La terra è a nostra disposizione, se siamo miti come Gesù e Padre Pio”.
Madre Maria Maddalena, seguendo le orme di Padre Pio, nonché della Maddalena del Vangelo, amò tanto il Cuore di Gesù e di Maria, mettendo in pratica gli insegnamenti avuti dalla mamma terrena. Pregava spesso San Giuseppe e San Michele Arcangelo. La sua arma era il Rosario, che recitava continuamente, anche per ottenere grazie per le tante persone che si rivolgevano a lei. Si offrì vittima per i peccatori. Fu dotata di celesti carismi, sulla cui autenticità viene lasciato il giudizio definitivo alla Chiesa.
Morì in concetto di santità la mattina del 19 maggio 2007, verso le 2:30, a San Giovanni Rotondo, nella Casa Sollievo della Sofferenza. Fu tumulata nel cimitero di San Giovanni Rotondo. La sua fu una vita nascosta, quasi eremitica, ma che rifulge per il tanto bene compiuto, e che merita di essere conosciuta.